
Nuovo album per la cantante country rock. Questa volta però Kim mischia le carte e, grazie alla produzione di Giles Martin (figlio di George), fa un album più rock che radici.

Kim Richey debutta per la Yep Rock con un disco che la mette in primo piano nella attuale scena cantautorale Usa. Un disco di ballate introspettive, brani rock, canzoni vere dal piglio suggestivo. Country, folk, blues, la Richey passa in rassegna stili multipli, ma con un tocco decisamente personale. La aiutano musicisti di primo piano come Trisha Yearwood, Jason Isbell, Pat Sansone ( Wilco ), Carl Broemel ( My Morning Jacket ) e Will Kimbrough ( DB's ).

Molti, in Italia, si sono accorti di Ben Miller e della sua band, perchè hanno aperto i concerti dei ZZ Top. Noi lo aveva già presentato, tramite il suo disco precedente, Heavy Load. Ben Miller arriva dal midwest ed ha un suono decisamente personale che mischia l'urgenza del rock and roll, la frenetica energia del bluegrass, il soul del Delta blues con lo spirito della musica degli Appalachi. Una sorta di Americana fuori da ogni schema, personale e vigorosa.

Colonna sonora del film omonimo, diretto da Daryl Hannah ed interpretato dalla stesso Young e da The Promise of The Real. Si tratta di un nuovo album, registrato in parte dal vivo ( bellissima Cowgirl Jam, che si fonda su Cowgirl In The sand e dura più di dieci minuti ), Pocahontas ( voce e organo), Peace Trail. Quindi Tumbleweed, Baby What You Want Me To Do, Happy Together, Many Moons Ago In The Future, Show Me, Hey e molte altre. C'è anche Angel Flying Too Close to The Ground, cantata però da Willie Nelson con Young ed Promise of the Real come backing band. Reprise Usa.

Siamo nel 1974 ed i Big Star devono presentare, dal vivo, il loro secondo album: Radio City. Chris Bell non è più in formazione, neppure Andy Hummell, che è tornato a studiare. Allor Alex Chilton e Jody Stephens scelgono John Lightman. Questo concerto, trasmesso al'epoca dall'emittente radiofonica WLIR, viene ora riproposto nella sua interezza. 15 canzoni, rimasterizzate a dovere dalla Omnivore, una delle migliori etichette per quanto riguarda le ristampe. Il disco, in realtà, era già stato pubblicato diversi anni fa dalla Rykodisc (1992), con il titolo di Big Star Live.
