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"felicita` imperfetta" e` un romanzo che parla di una felicita` possibile, quasi reale. ambientato a luino, sul lago maggiore, il romanzo ha come protagoniste due scrittrici: la giovane elena donati e la matura signora magda signorelli. elena, acquistando la casa che fu di magda, inizia con l`anziana donna un rapporto epistolare che diventa una lunga riflessione sulla ricerca della felicita` e, nel confronto a distanza con lei (magda vive a monaco), trova in se` le condizioni per una "felicita` imperfetta". al contrario magda, sola e ossessionata dai fantasmi di un passato difficile, continua l`allucinato percorso iniziato dopo la tragica morte del compagno, lo scrittore carlo bosisio, uomo geniale e deluso come lo fu nella realta` anche guido morselli. il romanzo e` costruito in modo originale e le due storie, scritte separatamente da maria giulia baiocchi e da annalina molteni secondo registri stilistici differenti, combaciano perfettamente a formare un mosaico che un segreto centro rende ancor piu` intrigante e moderno. le due scritture registrano un punto d`incontro e di complementarieta` nello svolgersi di una trama comune e soprattutto nel confronto continuo sulla possibilita` della scrittura come "fonte di felicita`". le due vite parallelamente diverse animano e conferiscono alla storia una vivacita` e un ritmo che ne tengono sempre alta la tensione risolta in un finale sorprendente e paradossale.

il confronto che la chiesa cattolica sta sostenendo con una serie di sfide, poste dalla modernita`, rischia di trasformarsi in un vero e proprio conflitto. contribuisce alla crisi l`ingerenza delle gerarchie ecclesiali in campi, dalla politica alla indagine scientifica, che la costituzione italiana affida unicamente all`iniziativa statale o che la moderna ragione ha costruito in funzione del principio della libera ricerca. la radicalizzazione dello scontro, il crescere delle polemiche, l`inevitabile necessita` di prendere posizione in un confronto che coinvolge tutti, non deve oscurare pero` la necessita` di conoscere le posizioni degli avversari in campo.

"ii mio giornalaio e` pakistano, il mio lavasecco e` persiano, il mio medico di famiglia e` italiano, il dentista e` brasiliano, il veterinario e` spagnolo, l`imbianchino e` polacco, l`elettricista serbo, il fruttivendolo indiano, il meccanico dell`auto e` bulgaro, la domestica lettone, il portinaio sudafricano, il parcheggiatore libanese, il custode della scuola di mio figlio e` israeliano, l`impiegata della banca che mi sorride sempre e` del bangladesh, il barista che mi fa il cappuccino e` ungherese, il mio barbiere e` una francese, il commesso del noleggio di dvd e` turco, il tecnico del computer e` russo e il mio tassista di fiducia e` dello sri lanka. mi fermo, ma potrei continuare per un pezzo: vivo a londra da oltre sette anni e a volte mi domando dove sono gli inglesi. 8 milioni di abitanti, 3 milioni di stranieri, 130 mila italiani, 300 lingue, 183 sinagoghe, 130 moschee, 13.000 ristoranti, 6.000 pub, 600 cinema, 400 teatri, 300 nightclub, 150 casino`, 18 mila taxi, 275 stazioni del metro`, 649 linee di autobus, 8 stazioni ferroviarie, 5 aeroporti, 5 squadre di calcio della premier league, tutte le religioni della terra, 1 regina, svariati principi, tanti soldi": un racconto brillante e divertente per conoscere tutto il resto che c`e` nella capitale britannica, quello che i turisti non vedono, e capire come sia possibile che una varia umanita` conviva con 10mila volpi sparse in tutta la citta`.

ambientate in un un`italia ottocentesca in parte fantastica, in parte reale, le avventure di fabrizio del dongo si snodano in una serie di incontri e peripezie al termine dei quali si trova il luogo del silenzio, lo spazio simbolico dell`isolamento e della rinuncia: la certosa di parma. e` un romanzo modernissimo, profondamente "realista". stendhal vi riassume a un tempo lo spaesamento che la nascente societa` borghese determina nell`individuo e la perdita tutta individuale delle illusioni.

"brucetellers" e` una raccolta di racconti, un progetto benefico e un tributo a uno dei rockers piu` amati nel mondo. l`idea nasce da un gruppo di fan di bruce springsteen per ricordare un amico scomparso, e si concretizza grazie alla disponibilita` di 90 autori che raccolgono l`appello e offrono il loro contributo personale, declinando il proprio rapporto con l`artista nella forma a loro piu` congeniale: musicisti del calibro di massimo bubola, cristina dona`, marino severini dei gang e graziano romani, firme del giornalismo (mauro zambellini, stefano mannucci, marco denti, paolo vites e altri) e scrittori (leonardo colombati, ermanno labianca, gianluca morozzi). hanno impreziosito l`opera vini lopez (batterista di springsteen nei primi anni settanta), alessandro portelli (docente all`univerista` "la sapienza" di roma), padre antonio spadaro (direttore de "la civilta` cattolica") e molti altri appassionati del musicista americano tra cui blogger, liutai, semplici fan, disegnatori e fotografi. presente anche una sezione fotografica a colori, che ospita istantanee inedite di concerti e disegni originali. il ricavato dell`opera e` devoluto alla fondazione dell`ospedale pediatrico meyer.

perche` gli europei hanno assoggettato gran parte degli altri popoli? secondo diamond le diversita` culturali affondano le loro radici in diversita` geografiche, ecologiche e territoriali sostanzialmente legate al caso. armato di questa idea, l`autore puo` lanciarsi in un appassionante giro del mondo, alla ricerca di casi esemplari con i quali illustrare e mettere alla prova le sue teorie. attingendo alla linguistica, all`archeologia, alla genetica molecolare e a mille altre fonti di conoscenza, diamond riesce a condurre questo "tour de force" storico-culturale con sorprendente maestria, affiancando aneddoti personali a racconti drammatici o a spiegazioni di complesse teorie biologiche, che affronta con abilita` di divulgatore.

Ristampa rimasterizzata 2023 di uno dei dischi più famosi dei Teenage Fanclub, 1991.

joni mitchell ha un particolare malanimo nei confronti dei biografi. pochi anni fa un intervistatore ha visto nel salotto della sua casa californiana, usato come fermaporte, un libro su di lei. "non c`e` magia in questi libri", si e` lamentata. "non sono autorizzati, e sono pieni di supposizioni ridicole e pettegolezzi". questa e` la prima biografia italiana di joni mitchell. non autorizzata ma, auspicabilmente, non riempita di supposizioni ridicole e pettegolezzi. piuttosto, un atto d`amore verso un`artista che ha composto musica straordinaria, pur definendosi "una pittrice solitaria". fuori, o meglio al di sopra delle categorie in cui generalmente incaselliamo chi fa musica. comparata sovente con bob dylan o leonard cohen. che ha conquistato nel tempo molti cuori: con la musica, con il coraggio di scelte mai facili, in una vita di certo non banale tra successi, delusioni, arte, sempre con una straordinaria capacita` di superare i (tanti) momenti difficili. una biografia che cerca di capire come gli artisti della musica che ancora negli anni settanta si definiva "giovane" hanno influenzato generazioni di ragazze e ragazzi, poi donne e uomini, inevitabilmente crescendo e invecchiando con noi. con un`intervista a carlo massarini.

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