
"`il banchiere anarchico` e` il resoconto di un semplice colloquio tra due uomini al tavolo di un ristorante, a fine pranzo. un dialogo platonico, genere ricorrente nei manoscritti di pessoa, ma che e` ben diverso dalle imitationes rinascimentali, come, per esempio, per rimanere in area portoghese, i "dialogos em roma" di francisco de holanda o i piu` tardi quattro "apologos dialogais" di francisco manuel de melo. in pessoa il dialogo non ha mai interlocutori reali. e nel nostro caso il banchiere, personaggio descritto come ricchissimo e monopolista, racconta come e perche` sia sempre stato e ancora sia anarchico; mentre lo stupefatto e poco meno che muto spettatore e` incapace di ergersi a convincente interlocutore." (ugo serani)

"chi meglio della signora ne`mirovsky, e con un`arma piu` affilata, ha saputo scrutare l`anima passionale della gioventu` del 1920, quel suo frenetico impulso a vivere, quel desiderio ardente e sensuale di bruciarsi nel piacere?" scrisse, all`uscita di questo libro, il critico pierre loewel. le giovani coppie che vediamo amoreggiare in una notte primaverile (la grande guerra e` finita da pochi mesi, e loro sono i fortunati, quelli che alla carneficina delle trincee sono riusciti a sopravvivere) hanno, apparentemente, un solo desiderio: godere, in una immediatezza senza domani, ignorando "il lato sordido" della vita, soffocando "la paura dell`ombra". eppure, quasi sulla soglia del romanzo, uno dei protagonisti si pone una domanda - "come avviene, nel matrimonio, il passaggio dall`amore all`amicizia? quando si smette di tormentarsi a vicenda e si comincia finalmente a volersi bene?" - che ne costituira` il filo conduttore. con mano ferma, e con uno sguardo ironicamente compassionevole, ire`ne ne`mirovsky accompagna i suoi giovani personaggi, attraverso le intermittenze e le devastazioni della passione, fino alla quieta, un po` ottusa sicurezza dell`amore coniugale.

un uomo e una donna, nell`autunno della loro vita, vincono un soggiorno in un elegante albergo a cinque stelle nella splendida engadina. in quel luogo incantevole la donna sente rivivere ancora una volta desideri e aspirazioni, mentre l`uomo e` vittima della paura, dell`insicurezza e affronta tutto come se fosse il suo ultimo viaggio. per fortuna ha con se` l`inseparabile borsa di plastica dove tiene tutto quello che gli puo` servire. in questo libro camenisch alterna quarantasette miniature nelle quali seguiamo i due anziani, il loro rapporto ma anche le domande fondamentali, che sono poi di tutti: da dove veniamo, che cosa volevamo diventare, dove stiamo andando? l`amore, la vita e la morte, le domande senza tempo che trovano una risposta proprio quando l`esistenza e` all`imbrunire. un`opera profonda e lieve, ironica e arguta, capace di regalarci storie umane, anzi umanissime, talvolta tragicomiche e sempre ridotte a una essenzialita` tale da renderle vere agli occhi di ogni lettore.

nella torino di inizio novecento, il giovane edmondo ferro ha cominciato da poco la sua carriera di avvocato mentre nelle campagne piemontesi, dove regnano incontrastati duro lavoro e poverta`, una ragazza e` costretta a imbarcarsi per terre lontane: due destini paralleli che si incontreranno sorprendentemente in una storia sulla capacita` di assecondare le proprie inclinazioni nella ricerca della vera felicita`. l`avvocato ferro lavora svogliatamente nel prestigioso studio di famiglia quando in realta` vorrebbe solo dedicarsi alla lettura dei romanzi, sua unica vera passione. nei salotti dell`alta borghesia cittadina, che e` costretto a frequentare, stanno facendo parlare di se` alcune medium trattate come dive e spesso accompagnate da fotografi che si dicono in grado di immortalare gli spiriti dell`aldila`: un`attivita` molto alla moda ma altrettanto sospetta sulla quale l`avvocato si ritrova suo malgrado a dover fare chiarezza. nelle campagne circostanti, intanto, sono in molti a decidere di emigrare; e` anche il caso di pia, un`umile ragazza che, con la speranza di aiutare la propria famiglia, viene convinta da un intraprendente fotografo a imbarcarsi per l`argentina insieme ad altre giovani contadine, nell`illusione di raggiungere un promesso sposo che non ha mai visto e che non vedra` mai. il viaggio infatti riservera` a tutte ben altre sorprese e, tra pericoli inaspettati e gravi disavventure, pia avra` l`occasione di scoprire una vocazione che prima non conosceva. desy icardi prosegue la sua serie di libri sui cinque sensi con un romanzo interamente dedicato alla vista e alla capacita`, mai scontata, di saper cogliere le occasioni. al centro del racconto l`arte della fotografia in tutte le sue manifestazioni e una ragazza con una fervente curiosita`, che sara` in grado di cambiare per sempre il corso della sua vita. la fotografa degli spiriti e` una storia avvincente ed emozionante sull`importanza di trovare la propria strada inseguendo le passioni piu` vere