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e` un raffinato racconto erotico incentrato sulle visite del vecchio eguchi a un inconsueto postribolo nel quale gli ospiti possono passare la notte con giovanissime donne addormentate da un narcotico. il regolamento vieta di svegliarle, esaltando il fascino quasi magico emanato dalle fanciulle, e permette a eguchi, attraverso una delicata rapsodia di sensazioni e di ricordi, di riappacificarsi con se stesso in un viaggio tra i piu` misteriosi recessi della psiche, evocati con segni incredibilmente semplici, rarefatti e luminosi. il volume comprende anche due romanzi brevi di kawabata ( e ) ed e` arricchito dalla postfazione di un altro protagonista della letteratura giapponese del novecento, yukio mishima.

Britannia Press, 1994, UK. Il libro sceglie un approccio storico alla parabola ascendente degli U2 dalle loro umili origini fino alla celebrità.

dopo gli studi universitari a padova, tommaseo si fa luce come intellettuale che alla formazione umanistica unisce una viva sensibilita` romantica. nelle sue peregrinazioni dovute a motivi politici e a un`inquieta ansia vitale, matura l`idea di una nuova arte che unisca il sublime di dante e omero alla letteratura del popolo. escono cosi nel 1841-42 i "canti popolari toscani, corsi, illirici, greci", accompagnati da queste "scintille", libro creativo e critico, ricco di prose d`arte e di riflessione, di poesie dello stesso tommaseo e dei suoi corrispondenti. l`opera e` plurilingue: italiano, francese, greco, latino, slavo si alternano alle traduzioni dell`autore. nelle "scintille" si individua dunque un`idea plurale di nazioni e culture, un discorso rivolto a individui e collettivita` dell`italia e della franda, del mondo slavo del sud e della grecia. in questo progetto la letteratura ha un suo ruolo: e` espressione di un io che esce dal proprio chiuso, narcisistico isolamento, per trasmettere un messaggio di amore.

organizzare un matrimonio, preparare il corredo, scegliere i padrini, pianificare il viaggio di nozze, ma anche come comportarsi durante una festa da ballo, oppure preparare un pranzo di livello o scegliere i regali di natale: sono questi alcuni dei temi raccontati in questa "strenna" del lontano 1901 per gli abbonati del "mattino" di napoli. un vademecum di buone maniere che dispensa in modo dettagliato consigli pratici e raffinati suggerimenti per portarsi in societa` e per affrontare con decoro i momenti piu` delicati e talvolta piu` problematici della convivenza tra le persone. l`autrice matilde serao, con arguta saggezza e con un pizzico sottile di malizia, elargisce regole di bon ton accanto a una sua filosofia del "saper vivere". a distanza di piu` di un secolo dall`uscita, il libro della scrittrice e giornalista napoletana resiste all`usura del tempo grazie a uno stile terso e appassionato che garantisce una lettura ancora coinvolgente. saper vivere e` una testimonianza dei costumi e delle aspirazioni di un paese, solo da un quarantennio nazione, alle prese con i problemi di una modernita` con cui cerca affannosamente di fare i conti.

chi non vorrebbe imparare a disegnare velocemente e con successo? ecco un manuale per apprendere l`arte del disegno fin dai fondamenti. dopo un`introduzione ai materiali necessari sono presentate in modo chiaro ed efficace le conoscenze base, con consigli pratici per fare schizzi. nella grande sezione dedicata agli esercizi gli aspiranti artisti trovano quasi 200 pagine dedicate a tutti i temi piu` importanti. qui e` possibile scegliere tra centinaia di motivi diversi e riprodurli dal primo schizzo fino alla realizzazione completa: piante, nature morte, paesaggi, animali, corpi umani, architetture ed elementi tecnici. per approfondimenti vi sono appositi capitoli dedicati alla prospettiva, alla luce e alle ombre, alle superfici e alle strutture, cosi` come agli effetti che si ottengono con materiali diversi. questo ampio manuale, appositamente composto con oltre 1000 disegni, e` lo strumento ideale per aspiranti artisti di ogni livello.

piu` di quaranta colloqui personali con steve jobs in oltre due anni, e piu` di cento interviste a familiari, amici, rivali e colleghi, hanno permesso a walter isaacson di raccontare l`avvincente storia del geniale imprenditore la cui passione per la perfezione e il cui carisma feroce hanno rivoluzionato sei settori dell`economia e del business: computer, cinema d`animazione, musica, telefonia, tablet, editoria elettronica. mentre tutto il mondo sta cercando un modo per sviluppare l`economia dell`era digitale, jobs spicca come la massima icona dell`inventiva, perche` ha intuito in anticipo che la chiave per creare valore nel ventunesimo secolo e` la combinazione di creativita` e tecnologia, e ha costruito un`azienda basata sulla connessione tra geniali scatti d`immaginazione e riconosciute invenzioni tecnologiche. nonostante abbia collaborato in prima persona alla stesura di questo libro, jobs non ha imposto nessun vincolo sul testo ne` ha preteso di leggerlo prima della pubblicazione. e non ha posto alcun filtro, incoraggiando anzi i suoi conoscenti, familiari e rivali a raccontare onestamente tutta la verita`. lui stesso parla candidamente, talvolta in maniera brutale, dei colleghi, degli amici e dei nemici, i quali, a loro volta, ne svelano le passioni, il perfezionismo, la maestria, la magia diabolica e l`ossessione per il controllo che hanno caratterizzato il suo approccio al business e i geniali prodotti che ha creato.

"invettive musicali" e l?irriverente campionario di "giudizi prevenuti, ingiusti, maleducati e singolarmente poco profetici" che critici autorevoli ma non sempre cosi illuminati hanno espresso nei confronti di grandi compositori, da beethoven fino a copland. nessuno di loro e sfuggito al "rifiuto dell?insolito", o peggio, a quella cronica durezza d?orecchio che tanto spesso impedisce di riconoscere il bello in cio che e radicalmente nuovo. scopriamo per esempio, scorrendo le citazioni ritagliate dalle forbici erudite e affilate di slonimsky, che la musica di berlioz e simile "ai farfugliamenti di un grande babbuino", un americano a parigi "uno sproloquio... volgare, prolisso e inutile", mentre i cinque pezzi per orchestra di webern sono da considerare "significativi e sintomatici quanto un mal di denti". a brahms hanno dato dell?"epicureo sentimentale",a wagner dell?"eunuco demente", ad alban berg del "millantatore... pericoloso per la collettivita"; verdi e stato etichettato come un "signore italiano" autore di "tiritere per ottoni e piatti tintinnanti", liszt come "uno snob uscito dal manicomio", reger come "uno scarafaggio miope, gonfio... accovacciato su una panca d?organo". la condanna delle dissonanze e pressoche universale - a partire, nientemeno, da chopin -, e ogni novita e immancabilmente bollata come cacofonica: quella di bruckner e "polifonia impazzita", la mer di debussy diventa perfidamente "le mal de mer", e rachmaninov viene liquidato con un perentorio "mai piu!". l?irresistibile antologia di slonimsky si legge, dunque, come un?ilare antistoria della musica, "arte in progress" per eccellenza, sempre proiettata oltre se stessa, e oltre le regole e le comode certezze dei ?benascoltanti?.

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