
peppe lanzetta ci racconta di vite malvissute, di sbronze, di gesti disperati, di amori che salvano e amori che distruggono, inventa personaggi, disegna ritratti di amici, colora la sua napoli marginale e crudele. piu` spesso pero` lascia a briglia sciolta il suo io e allora si sente la forza di una passione che quanto piu` urla di rabbia tanto piu` cerca lo spazio del sogno.



dopo ottantaquattro giorni durante i quali non e` riuscito a pescare nulla, il vecchio santiago trova la forza di riprendere il mare: questa nuova battuta di pesca rinnova il suo apprendistato di pescatore e sigilla la sua simbolica iniziazione. nella disperata caccia a un enorme pesce spada dei caraibi. nella lotta quasi a mani nude contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione finalmente sconfitta. santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura. e, soprattutto, trova dentro di se` il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita. postfazione di fernanda pivano.