


"willie era senza dubbio il piu` celebre autore vivente. con ogni probabilita` era anche il piu` triste". nonostante l`attacco, il libro che robin maugham nipote di somerset e romanziere in proprio - ha dedicato allo zio e` uno dei ritratti di scrittori piu` convincenti, utili e anche spassosi che siano mai stati pubblicati. e lo e` per una ragione molto semplice: nella forma della conversazione - qui restituita con impressionante fluidita` - maugham dava il meglio di se`, alternando momenti di candore ("sono bisessuale, ma per un fatto di reputazione non e` che lo vado a strombazzare in giro") a pillole di saggezza ("ho sempre sognato di scrivere una grande commedia, cioe` un dramma che avesse un inizio, una parte centrale e una fine"), giudizi taglienti ("noel coward aveva poco talento, ma l`ha sfruttato fino all`osso") a grandi storie, cui maugham ricorre ogni volta che sul viso del nipote vede affacciarsi un`ombra di scetticismo. puo` trattarsi di un pettegolezzo mondano, di un aneddoto su aleister crowley o di un episodio inedito, come l`ambasceria affidata a maugham da kerenskij dopo la rivoluzione di febbraio, e destinata a lloyd george: non importa, cosi` come non importa che i fatti siano o no realmente accaduti - cio` che conta e` che ogni volta il lettore ha la sensazione di scoprire un romanzo in miniatura dalla firma inconfondibile.


questo e` il primo dei sei volumi che presentano l`intera opera di schopenhauer. sono state messe a disposizione le carte manoscritte lasciate dal filosofo, dando accesso per la prima volta al suo laboratorio e consentendo di osservare momento per momento quello che egli stesso definisce "il processo di fermentazione" del suo pensiero, la genesi della sua filosofia.

dalle origini a oggi, la santita` nel mondo cristiano in tutti i suoi aspetti: le forme del culto, il controllo ecclesiastico, le espressioni culturali, la fede popolare. sofia boesch gajano insegna storia medievale presso l`universita` degli studi di roma tre.



a welles spetta il ruolo del grande inventore: sul piano della visione, per avere esplorato tutte le possibilita` e le capacita` di magia ed eccesso e sul piano del racconto per averne esaltato la forza e cambiato le regole. ma la forza della rottura formale sta nello spessore culturale che la regge e che combina la tendenza all`effetto magico, indebitata con la tradizione gotica e romantica, con la tendenza didattico-brechtiana derivata dalla sua formazione politica.



si tratta di una testimonianza autobiografica sulla sorte dei fascisti dopo la liberazione, di coloro che dalla guerra uscivano vinti e che l`italia repubblicana chiamo` a pagare la "tariffa" delle proprie responsabilita`. il racconto prende le mosse negli ultimi giorni di aprile quando vincenzo costa, l`ultimo federale fascista di milano, e` catturato dai partigiani sul lago di como, giusto qualche ora prima che il duce, poco distante, cada fucilato. questa memoria, cui costa ha affidato il ricordo della sua reclusione, e` una testimonianza diretta sulla sua sorte e offre una prospettiva rovesciata del dopoguerra italiano, che al fascista appare un purgatorio degradato di angherie e miserie, dove l`unica luce e` la fedelta` al passato.















carla tavernari ripercorre in questo libro l`avventura umana, familiare ed artistica dei suoi genitori: lo scultore vittorio tavernari e la violinista piera regazzoni. la storia prende avvio agli inizi del novecento, dalle vicende delle famiglie d`origine agli anni giovanili, dall`incontro nel 1942 in un ospedale di guerra - dove piera suonava per i soldati feriti - per proseguire poi di decennio in decennio tra i tanti episodi, viaggi, eventi e mostre da cui la vita dei due protagonisti fu costellata. carla rievoca gli incontri con numerosi esponenti della vita culturale del secolo scorso a cui assistette da ragazza: da francesco arcangeli a enzo carli, da mimise e renato guttuso a dante ed elsa isella, da beppe e pupa panza di biumo ai piovene, da carlo ludovico e licia ragghianti a pier carlo santini ed altri ancora, ai quali i suoi genitori erano legati da profonda amicizia. accanto ai ricordi, hanno supportato la ricostruzione delle biografie i documenti che costituiscono l`archivio vittorio tavernari.

Carrie è un'adolescente presa di mira dai compagni, ma ha un dono: può muovere gli oggetti con il potere della mente. Le porte si chiudono, le candele si spengono. Un potere che è anche una condanna. E quando, inaspettato, arriva un atto di gentilezza da una delle sue compagne di classe, un'occasione di normalità in una vita molto diversa da quella dei suoi coetanei, Carrie spera finalmente in un cambiamento. Ma ecco che il sogno si trasforma in un incubo, quello che sembrava un dono diventa un'arma di sangue e distruzione che nessuno potrà mai dimenticare.


















alla fine dello scorso volume, abbiamo lasciato harry potter sconvolto, solo e preoccupato. il suo amato padrino sirius black e` morto, e le parole di albus silente sulla profezia gli confermano che lo scontro con lord voldemort e` ormai inevitabile. niente e` piu` come prima: l`ultimo legame con la sua famiglia e` troncato, perfino hogwarts non e` piu` la dimora accogliente dei primi anni, mentre voldemort e` piu` forte, crudele e disumano che mai. harry stesso sa di essere cambiato. la frustrazione e il senso di impotenza dei quindici anni hanno ceduto il posto a una fermezza e a una determinazione diverse, piu` adulte. nella sesta e penultima avventura di harry potter, j.k. rowling arricchisce il suo scenario di indizi e segreti stupefacenti; sospetti e verita` che non offrono risposte ma moltiplicano gli enigmi; nuovi personaggi e nuove magie ma anche inattese rivelazioni su personaggi gia` noti. mescolando la suspense dell`indagine con la passione dell`amore adolescente, harry potter e il principe mezzosangue avvince il lettore e lo lascia, stregato, in attesa dell`ultimo atto. eta` di lettura: da 12 anni.

l`entusiasmante viaggio nel magico mondo di narnia governato dal leone aslan, popolato di animali parlanti, centauri, gnomi e streghe malefiche impegnati nell`eterna lotta tra il bene e il male. riuniti in un unico volume i sette romanzi della saga che trascende il genere fantasy, ormai riconosciuta tra i classici della letteratura. "il nipote del mago", "il leone, la strega e l`armadio", "il cavallo e il ragazzo", "il principe caspian", "il viaggio del veliero", "la sedia d`argento", "l`ultima battaglia". eta` di lettura: da 11 anni.

La Casa Usher, 1985, IT. Questo volume è una raccolta di scritti e recensioni riguardo i momenti centrali del cinema degli anni sessanta e dei primi settanta contemplati secondo un'ottica "militante" che rivendica al cinema la possibilità di servire da chiave per l'interpretazione di una storia collettiva.

l`aminta ha ricevuto nel tempo le cure di molti editori e commentatori. il testo critico che qui si presenta al posto di quello vulgato, inaffidabile e concepito su presupposti erronei, perviene a una storia testuale del tutto nuova, come e` illustrato nell`ampia nota al testo che chiude il volume. a sua volta il commento rivede in profondita` la tradizione dei commenti al testo, rendendo il giusto merito ai contributi dell`erudizione sei-settecentesca, preziosi nella ricerca delle fonti letterarie sottese all`opera ma passati nel tempo sotto silenzio o dimenticati. sul fondamento di un testo criticamente accertato, al commento e` consentito di indagare piu` a fondo la fisionomia linguistica e stilistica della pastorale. l`attenzione prestata alla dimensione linguistica comporta fra i suoi risultati non solo un incremento nel numero delle fonti rispetto a quelle procurate dai commenti precedenti, in specie estendendo il raggio di osservazione al di fuori della riserva costituita dalla tradizione poetica, ma anche un`analisi piu` minuta dei riscontri praticabili in altre opere tassiane, in versi e in prosa. anche quel che non resta impigliato nella rete dei rimandi inter-testuali acquista, in questa prospettiva, una sua rilevanza, in quanto caratteristico dell`impasto linguistico dell`aminta soltanto. in qualche caso l`opera di raffronto conduce a nuove ipotesi di riconoscimento per le traduzioni di testi classici avute fra mano da tasso o per i riferimenti al contesto storico contenuti allusivamente nella pastorale: cosi` vale per i personaggi di nerina e dafne, sinora non ricondotti a figure reali della corte ferrarese. al termine di ogni atto una nota conclusiva pone nel debito rilievo la varieta` di soluzioni, formali e insieme drammaturgiche, che sono di volta in volta esperite entro l`unita` di misura della scena o dell`atto.

cos`e` la giustizia e il giusto, se e perche` dobbiamo essere giusti, il rapporto fra utilita` e giustizia: sono quesiti fondamentali gia` a partire dall`antichita` con le riflessioni di platone e aristotele. dopo di loro, la riflessione di hobbes, locke, hume, rousseau e kant arriva a inquadrare il problema della giustizia all`interno della discussione pubblica in politica. nel xix secolo marx pone la questione che le riflessioni su questo tema siano in stretta relazione con la capacita` della giustizia di soddisfare fini e aspettative sociali. infine nel xx secolo filosofi come hayek e rawls elaborano diverse ipotesi nell`ambito della teoria politica e arrivano a conclusioni teoriche ancora oggi dibattute.


quando il dipartimento di polizia di buckeye riceve una lettera che minaccia una diabolica missione di vendetta, per l?ispettrice izzy jaynes inizia un?indagine oscura e pericolosa. per fermare chi promette di "uccidere tredici innocenti e un colpevole" come riscatto per "l?inutile morte di un innocente", c?e bisogno della detective holly gibney. nel frattempo, kate mckay, attivista carismatica, simbolo di una nuova ondata di femminismo, inizia un tour di conferenze che attraversera diversi stati. mentre le sale si riempiono di sostenitori e detrattori, qualcuno trama nell?ombra per metterla a tacere. all?inizio si tratta solo di piccoli sabotaggi, ma presto il pericolo si fa reale. holly accetta di fare da guardia del corpo a kate, tra la difficolta di difendere chi non accetta protezione e l?accanimento di uno stalker rabbioso che agisce nel nome di una verita distorta. le due storie si rincorrono e si intrecciano, tra personaggi nuovi e volti noti, come la leggendaria cantante gospel sista bessie e un assassino che ha fatto della violenza il suo culto, in un finale stupefacente che solo un maestro come stephen king poteva concepire. "never flinch. la lotteria degli innocenti" e una delle prove narrative piu intense di stephen king. un romanzo che esplora le ombre della giustizia, la rabbia che si fa ideologia e la capacita umana di resistere e trasformare il dolore in consapevolezza. un?opera che fonde suspense, profondita psicologica e grande intrattenimento, confermando, ancora una volta, la maestria di uno scrittore che non ha mai smesso di esplorare cio che ci rende umani e cio che ci rende mostri.






se la narrativa, il teatro e il cinema anglosassoni ci hanno abituato all?archetipo della zitella, non ci hanno mai, forse, consegnato un personaggio disturbante quanto lise, la protagonista stranita e dolente di questo thriller metafisico, che sembra trascinare il lettore in una quest tanto insensata quanto ineludibile. sovvertendo con abilita e prosaica freddezza lo schema del giallo, muriel spark ci svela in anticipo l?epilogo, spostando il mistero dagli eventi al motivo che li scatena, e nel farlo ci offre la raggelante esplorazione di una follia che precipita in una vertiginosa spirale. soltanto alla fine si chiarira l?oggetto della ricerca di lise, e i segnali disseminati lungo la storia, in apparenza frutto di una mente incoerente, acquisteranno allora un senso, componendosi nella logica allucinata del delirio e dell?autodistruzione. immersa in una luce livida, stridente come gli accostamenti cromatici prediletti da lise, convulsa e claustrofobica insieme, questa crime story non potra che stregare il lettore, ispirandogli pagina dopo pagina "paura e pieta, pieta e paura".

questo volume contiene alcuni degli scritti piu` brillanti di c. g. jung e offre al lettore una visione suggestiva del pensiero del grande analista svizzero. in un primo gruppo di saggi - tra cui il problema fondamentale della psicologia moderna e l`applicabilita` pratica dell`analisi dei sogni -, utilissimi per chi desidera sapere che cosa e` la psicologia analitica, jung da` una chiara esposizione dei principi e degli scopi del suo metodo, mentre in un secondo gruppo tratteggia le grandi personalita` di paracelso, freud, joyce, picasso da un punto di vista psicoanalitico. infine jung affronta i grandi problemi morali del secolo ormai trascorso sull`individuo nella societa` moderna, la massa e la religione.


in "mio figlio professore", anno 1946, il bidello aldo fabrizi, diventato padre, annuncia che da grande il figlio fara` "er professore de latino". ben pochi genitori, oggi, direbbero una cosa del genere. il libro parte da questa constatazione per riflettere sul futuro dell`istruzione umanistica. lo fa avanzando alcune proposte sul modo in cui questa istruzione si potrebbe riformare, a scuola e all`universita`; e interrogandosi su alcune questioni cruciali: se il canone umanistico che ha formato le generazioni passate ha ancora un senso e un`utilita`; se e` possibile comunicarlo non a un`e`lite di studenti ma a una massa; e se insomma la trasmissione di quel sapere corrisponde davvero alla "buona battaglia" che molti insegnanti ritengono di combattere, o se invece e` tutta un`illusione, una favola che ci raccontiamo per non dover ammettere che le cose che una volta credevamo vere e importanti non lo sono piu`.


le quattro terre, un mondo in cui l`equilibrio imposto dall`ordine del bene vive sotto la costante minaccia di antiche forze demoniache, deve lottare a ogni generazione per preservarsi dall`invasione del male. a vegliare su di esse, attraverso i tempi, il druido allanon, ultimo rappresentante di una stirpe di custodi della magia, e la famiglia ohmsford, erede di una nobilta` ormai dimenticata. quando il signore degli inganni torna dal passato, sara` shea, primo erede della famiglia, a dover riscoprire la propria origine, e con essa il potere che questa le conferisce. impugnera` cosi` la mitica spada di shannara per arginare le forze dell`oscurita`. una generazione piu` tardi sara` will l`erede della magia degli ohmsford, e per questo ricevera` da allanon l`incarico di difendere e rinnovare, grazie alla potenza delle pietre magiche, la vita dell`eterea, la mitica pianta che mantiene il divieto contro il ritorno dei demoni sulle quattro terre. infine quando l`illidatch, il libro che raccoglie e da` vita alla magia nera, tornera` a minacciare ancora una volta l`equilibrio del bene, saranno la giovane brin ohmsford e il fratello jair a intraprendere, con l`aiuto dell`ultimo druido, un viaggio disperato fino alla sorgente del male, prima che sia troppo tardi.