
la lenta agonia di un uomo a cui viene diagnosticato un cancro mortale. e un figlio che, pur standogli accanto, ha perso la capacita` di piangere. niente sentimentalismi, solo un lucido e freddo distacco, scopre in se` il protagonista con impotente strazio nel racconto che apre questa raccolta. al centro del secondo c`e` uno strazio analogo, provato durante le visite domenicali ai genitori, quando l`aria e` satura d`un amore informe e ingombrante, che si incanala in una malinconica e quasi insostenibile tenerezza. scritti nel 1954, questi due racconti avrebbero dovuto essere il nucleo di un romanzo, dalla storia apertamente autobiografica, che non vide mai la luce. quando, nel 1989, a broyard viene diagnosticato lo stesso cancro del padre e` come se quella storia si compisse: risoluto a farsi trovar vivo dalla morte, in un piccolo saggio, che costituisce una sorta di capitolo conclusivo, l`autore medita sul proprio male con serenita`, comicita`, euforia.



il romanzo ha per protagonista uno svedese sognatore e utopista che da anni vaga nelle isole malesi. socio di un`impresa carbonifera fallita, rimane unico abitante nell`isola di samburan. quando il deserto della sua vita sembra mitigarsi grazie all`incontro con lena, il destino gli volta nuovamente le spalle: il complotto, la malafede, l`avidita` ordiscono una trappola mortale e il romanzo precipita verso l`eccidio finale: solo la morte "vendica" l`esilio terreno cui sono costretti, in vita, gli animi nobili e generosi.


un`estate torrida in una vecchia casa in toscana. qui tristano vive la sua lunga agonia: una cancrena gli divora la gamba, i dolori sono lancinanti e la malattia si estende a tutto il corpo. lo assiste la vecchia frau, la stessa che da bambino gli raccontava fiabe e poesie in tedesco, affinche` imparasse la lingua. in uno stato allucinatorio, tristano vecchio e incattivito, racconta di se` ad uno scrittore perche` sia testimone della sua agonia e dei ricordi di una vita. fantasmi di donne amate si sovrappongono nel delirio e poi la guerra, combattuta in grecia, la scelta della liberta` e della resistenza. alla fine della vita tutto appare uguale a se stesso, un incubo che tutto sovrasta e tutto circonda.

e il 1981: glasgow, un tempo fiorente citta` mineraria, sta morendo sotto i colpi del thatcherismo. agnes bain si aspettava di piu` dalla vita: un tempo bellissima, e` ormai una donna delusa. e quando il marito la lascia, si ritrova con i tre figli in balia di una citta` devastata dalla crisi economica. mentre la donna si rifugia sempre piu` spesso nell`alcol, i figli sono costretti ad abbandonarla, per riuscire quantomeno a salvare se stessi. rimane solo shuggie, il piu` piccolo, da sempre protettore e vittima di agnes. ben educato, esigente, pignolo e un po` snob, e` una creatura completamente fuori luogo nello squallore disperato della glasgow di quegli anni. i figli dei minatori lo prendono di mira perche` gay, gli adulti lo rimproverano e ne sono infastiditi, e lui finisce per convincersi che se fara` del suo meglio per essere "normale" potra` aiutare agnes a fuggire da questa citta` senza piu` speranza. ritratto indimenticabile di una citta`, di una famiglia e di una donna, "storia di shuggie bain" e` soprattutto una struggente, straordinaria storia d`amore, che segna l`esordio potente e indimenticabile di un grande scrittore.