


"che ne e` stato della religione cinese?". questa domanda, che si ripresenta oggi ancora piu` attuale, e` immediatamente seguita da un`altra: "la cina ha una vera religione autoctona?". furono i gesuiti, nei primi anni del xvii secolo, a dare inizio al dibattito, sostenendo in tutta fretta che la vera religione della cina era il confucianesimo. quella `setta venerabile` era, a loro parere, perfettamente compatibile con la fede cristiana. la sinologia, grazie ai contributi straordinari di edouard chavannes (1865-1918), henri maspero (1883-1945) e marcel granet (1884-1940), doveva screditare le teorie dei gesuiti e dimostrare il ruolo fondamentale del taoismo. le trasformazioni della societa` cinese e la sua attuale espansione nel mondo possono essere comprese solo in riferimento a questa `tradizione vivente`, una tradizione che, nonostante le distruzioni e le persecuzioni sistematiche, e` sopravvissuta fino a oggi in seno alla societa` cinese e che, grazie a strutture liturgiche assolutamente democratiche, ha saputo rimanere fedele alla sua missione civilizzatrice e diffondere la sua immensa eredita` spirituale nel mondo intero. lungi dall`essere una dottrina morale dualista e austera, la fede della cina consiste nel seguire la natura nella sua creazione spontanea in armonia con il tao, e nell`alternarsi dinamico di due forze complementari, lo yin e lo yang. autentica religione universale dell`uomo, il taoismo vede il mondo come un tutto, felice di trovare in ogni cosa, nessuna esclusa, l`unita`.












un "viveur senza famiglia, curioso di donne piu` che libertino", numerose, incisive figure femminili, altri personaggi dalle "vite sprecate, gettate al vento" in una serie di situazioni fra il grottesco e il patetico.


guido rey e` stato autore di opere che segnarono profondamente la cultura alpinistica dell`epoca e influenzarono la letteratura dei primi cinquant`anni del xx secolo. dopo la prima guerra mondiale, giudicato troppo eroico e retorico, venne messo in disparte e praticamente dimenticato. e` di questi ultimi due anni la riscoperta della modernita` dei suoi scritti, che al lirismo che gli aveva guadagnato l`appellativo di `poeta del cervino` uniscono una descrizione vivace e tutt`altro che retorica delle ascensioni. la riproposta di "alpinismo acrobatico", pubblicato per la prima volta nel 1914, permette di far rivivere personaggi e atmosfere di un mondo ormai scomparso.



"europe central" e` un`opera apocalittica in cui il talento selvaggio di william vollmann descrive l`incubo delle due grandi dittature totalitarie del xx secolo, l`unione sovietica e la germania nazista, in guerra tra loro. lo fa attraverso alcune storie personali segnate dalle piu` terribili decisioni che individui posti in condizioni estreme siano mai stati chiamati a prendere. il risultato e` una rassegna sconvolgente e inedita delle azioni umane in tempo di guerra, spesso basata su figure storiche realmente esistite: poeti, militari, traditori, artisti e musicisti. dando prova di un incredibile virtuosismo, l`autore cambia continuamente voce, punto di vista, protagonista, muovendosi dai gulag alla guerra civile spagnola, dai processi farsa di stalin al bagno di sangue di stalingrado, ai lager nazisti. due calamita` come il nazismo e lo stalinismo sono state rese possibili dal culto delle idee e dei simboli. la magia narrativa di vollmann riesce a ridare vita a queste idee e a questi simboli, restituendo al contempo carne (e sangue) alle persone che hanno cercato di sottrarsi all`incubo e di opporsi all`implacabile rito di morte che ha devastato il cuore dell`europa. l`umanita` di ciascuno dei protagonisti di queste indimenticabili pagine e` la celebrazione piu` alta e dolorosa di un`epoca e di un mondo nei quali essere uomini e comportarsi umanamente rappresentavano la piu` eroica delle imprese.
