nadar, pseudonimo di gaspar-felix tournachon (1820-1910) e` considerato da molti - ad esempio da barthes - il piu` grande fotografo di tutti i tempi, colui che trasformo` con la fotografia ai suoi esordi il destino stesso dell`immagine, esercitando un`influenza decisiva su quest`arte nuovissima e anche sulla pittura. nadar attraversa per intero il xix secolo eternando l`immagine delle piu` grandi personalita` del suo tempo: scrittori, poeti, attori, scienziati, politici. in questo piccolo volume sono rappresentati i suoi ritratti fotografici piu` celebrati, che testimoniano la mirabile capacita` di nadar di catturare in uno scatto fotografico non solo i tratti dominanti della personalita` del modello, ma soprattutto la sua anima.
il "fedone" fa parte dei dialoghi cosiddetti socratici, quelli cioe` che rispecchiano l`insegnamento del grande maestro, ma rivela gia` una forte autonomia nel pensiero di platone. il tema affrontato e discusso in questo dialogo con serrata dialettica e stupefacente psicologia e` quello, indubbiamente complesso, della natura dell`anima, delle sue contrastanti tendenze, della sua essenza immortale.
una piccola citta`, la rochelle, immersa in una gelida pioggia autunnale; borghesi apparentemente insospettabili che giocano a bridge; una serie di strani delitti che viene improvvisamente a turbare la vita della citta`; e due personaggi (il cappellaio, agiato e rispettabile commerciante, e il "piccolo sarto" armeno con addosso il suo irrimediabile odore di aglio e di miseria) che si osservano in una comunicazione tragica e segreta: due sguardi consapevoli, due punti di vista contrapposti e complementari fino alla reciproca dipendenza, fino alla complicita`, si affrontano in una sorta di controcampo investigativo di altissima tensione drammatica.
in questo rutilante affresco - un condensato chimico di tutto quanto e` stata ed e` ancora oggi la russia -me`rime`e ricostruisce, con il piglio del grande narratore e la scrupolosa esattezza dello storico, gli eventi tumultuosi che segnarono il trentennio compreso tra la morte di ivan il terribile (1584) e l`inizio della dinastia dei romanov (1613). durante questa "spaventevole anarchia" (che, definita significativamente "epoca dei torbidi", ha ispirato un gran numero di opere, non ultima il boris godunov di puskin) ben tre impostori si spacciarono per demetrio, il figlio di ivan morto all`eta` di dieci anni in circostanze tanto cruente quanto misteriose, e marciarono su mosca rivendicando il trono degli zar. su un cupo fondale di intrighi, assassini, congiure, rivolte e saccheggi, si muove la massa policroma dei protagonisti e delle comparse: boiari e patriarchi, atamani e generali, tartari e cosacchi, astrologhi e gesuiti, zarine costrette a prendere il velo e contesse polacche con la vocazione dell`avventuriera. e tutto il popolo di un impero sterminato: la plebe moscovita, i contadini, i monaci, i soldati. landolfi, che trovava il libro "di un interesse palpitante", volle tradurlo lui stesso, ed e` nella sua prosa che lo offriamo al lettore.
heidi e` rimasta orfana e la zia dete si e` presa cura di lei fino all`eta` di cinque anni, quando e` costretta ad affidarla all`unico altro parente ancora in vita, il nonno, un vecchio che vive in una baita isolata, conosciuto come lo zio dell`alpe. heidi si abitua molto presto alla vita nella natura incontaminata, fa amicizia col giovane pastore peter e impara a occuparsi dei lavori domestici. un giorno pero` la zia dete trova per heidi una sistemazione a francoforte, presso la famiglia di clara, una ragazzina costretta sulla sedia a rotelle. heidi e clara diventano grandi amiche, e nonostante l`opposizione dell`arcigna governante, la signorina rottenmeier, heidi riuscira` a condurre clara in montagna, convinta che li` l`amica possa riprendere a camminare. heidi scoprira` che l`alpe e` la sua vera casa, e capira` di non poter tornare a francoforte, ma non potra` mai dimenticare clara, la sua grande amica di citta`. introduzione di beatrice masini. il gadget allegato e` una maglietta (taglia unica 9-11 anni). eta` di lettura: da 8 anni.
Nobel per la Letteratura 2023. 1853. il giovane pittore Lars Hertervig, allievo all`accademia di belle arti di Dusseldorf, e` un`anima irrequieta, divisa tra l`insicurezza verso il suo talento e l`amore per Helene Winckelmann, la figlia della sua padrona di casa.
