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una riflessione sui rapporti tra politica e morale, sorretta dal rimando a filosofi e pensatori, con lo sguardo rivolto all`indietro, alla storia dell`italia repubblicana, ma anche in avanti, al futuro che sapremo costruirci. nell`italia democratica che nasceva dalle macerie della guerra la moralita` della politica risiedeva nella solidarieta`. la classe dirigente, la classe politica, aveva come obiettivo il potere non la ricchezza ed era un potere povero (come dimenticare il cappotto rivoltato con cui de gasperi si reco` negli stati uniti?). poi il miracolo economico, il protagonismo dei giovani, delle donne, i cupi anni settanta e i rampanti anni ottanta, la nascita della questione morale. fino a oggi. "quello che manca alla politica e` un verso; il senso della sua missione, il traguardo alto e lontano a cui cercare di tendere. e quando manca un traguardo, tutto si riduce allo scambio". l`essere "sfibrati" moralmente alla fine, pero`, consente straordinari recuperi. come quando l`italia del pallone, travolta dal colossale scandalo di calciopoli, fini` col vincere i mondiali in germania. perche` non provare ad assecondare il futuro di un`italia nuova, capace di una misurata, gentile e riflessiva virtu`?

primo dei due meridiani dedicati all`opera di camilleri, questo volume raccoglie tutti i romanzi appartenenti al filone "contemporaneo" dello scrittore di porto empedocle: "la forma dell`acqua", "il cane di terracotta", "il ladro di merendine", "la voce del violino", "la gita a tindari", "l`odore della notte", cui si aggiungono vari racconti tratti dalle raccolte "un mese con montalbano", "gli arancini di montalbano" e "la paura di montalbano". volume a cura di mauro novelli. introduzione di nino borsellino, cronologia di antonio franchini.

sei nuovi casi da risolvere, sei differenti indagini che finiscono per sondare il cuore degli uomini. tanti i personaggi e tante le storie, tra gli altri: la figura del maresciallo verruso, formale, pignolo, in apparenza una specie di antimontalbano. con un tremendo segreto da custodire. o l`immagine della signora giulia dalbono che non riesce piu` ad aprire gli occhi dopo un incidente che invece avrebbe dovuto spalancarglieli per sempre. montalbano indaga, perche` come al solito le cose non sono quelle che sembrano.

singh, giovane coloniale di origine indiana, lascia alla fine della seconda guerra mondiale la nativa isabella, isola incastonata nello smalto turchese dei caraibi, per andare a studiare a londra, da cui, al termine dei corsi universitari, ripartira` con una moglie bianca e una valigia piena delle schegge dei suoi sogni. tornato a casa, e diventato un imprenditore di successo, singh decide di entrare in politica in un momento cruciale per la sua piccola patria, da poco avviata verso l`indipendenza. ma, mentre e` di nuovo a londra per chiedere sussidi finanziari e aiuto politico alla ex potenza coloniale, i compagni di partito approfitteranno della sua assenza per escluderlo dal potere. a singh, condannato a un duplice fallimento, non resta che fuggire i miasmi della sua terra, contaminata fin nell`essenza, per ritirarsi in un piccolo albergo alla periferia della metropoli inglese, dove si dedichera` alla stesura delle sue memorie, riflettendo sull`ominoso destino cui il cittadino coloniale pare votato. e giungera` all`inquietante quanto amara conclusione che il coloniale puo` soltanto rassegnarsi a essere una copia sfocata del colonizzatore: i mimi del terzo mondo sono condannati a perpetuare, in una tragica parodia, gesti non loro e a patire fino in fondo i tormenti di un morbo immedicabile - quello della marginalita`.

le piogge autunnali sono diverse da quelle estive. durano piu` a lungo e lasciano nell`aria un odore acre, pungente, e strisce color granato che si confondono con il blu del cielo. eveline auerbach frequenta l`ultimo anno di liceo in una cittadina degli hamptons, sulla sponda meridionale di long island, un posto tanto vicino a new york quanto lontano mille miglia da tutto il resto. il suo e` un mondo piccolo, chiuso, un guscio protetto che riscalda. vive con la madre, una donna stravagante e generosa che insegna al college, ma e` a suo padre, uomo appassionato e colto, che deve tutto cio` che sa. poi c`e` jack, il fidanzato hippie e maledetto, che la adora. e kate, l`amica del cuore, inseparabile. l`esistenza di evie sembra gia` scandita, tutto deciso, gia` programmato. ma a volte non puoi fare a meno di distruggere le cose semplici della vita, e l`arrivo di rourke, un pugile tenebroso dagli occhi neri come vernice, che da` una mano a preparare la recita scolastica, e` un vero e proprio affondo nella carne: "chiunque lui fosse, era dentro - come un proiettile, conficcato". l`eta` adulta irrompe come una nevicata improvvisa che ricopre ogni cosa, e la realta` ha tutto un altro colore se quel che resta e` complicazione e confusione. trasferirsi a new york per seguire l`amore non sara` facile. ma gli angeli esistono, anche in una metropoli.

il settecento aborriva i toni saccenti e pomposi: e con una leggerezza volutamente settecentesca questo libro affronta di quel secolo la storia di attori, cantanti, ballerini e del loro pubblico. con leggerezza e anche con una non velata nostalgia, per un`epoca spiritosa e fiduciosa come fu quella precedente la rivoluzione. protagonista e` il deciso affermarsi di una figura il teatrante - fino a poco prima disprezzata e emarginata, colpita dall`anatema della chiesa e dalla repressione dell`ordine pubblico, poi a poco a poco emergente nelle cronache, nei salotti e nei luoghi che contano, sempre piu` ricca vezzeggiata e influente. naturalmente, la presa dell`attrice e dell`attore sulla societa` avveniva anche sul piano frivolo: si era seguiti e ascoltati, oltre che per la bravura sul palcoscenico, per l`eccentricita` giu` dal palcoscenico, per la quantita` e la qualita` degli amanti, per il tenore della vita e delle spese, per l`ostentazione magnifica del capriccio, per la spregiudicatezza del libertinaggio, per la sottigliezza della battuta feroce. e quindi, il miglior punto d`osservazione della carriera del teatrante in societa` e` quello del "che cosa dice la gente", del pettegolezzo e della fama. cosi` il libro sceglie una serie di inquadrature provenienti dal gossip e dalle cronache dell`epoca: gazzette, fogli clandestini, pamphlet vietati, memorie segrete, relazioni, verbali di polizia, processi, epistolari che restituiscono ral lettore la cosa piu` preziosa di un quadro d`ambiente storico: l`atmosfera.

un musicista e compositore, tra i migliori divulgatori musicali italiani, racconta un gigante della musica di tutti i tempi. una storia in quattro movimenti, al pari di una sinfonia di beethoven, che svela l`uomo, il linguaggio, i generi e i segreti del suo laboratorio musicale.

di segreto cospiratore. spara: l`omicida e` . eppure un caso lo risolve davvero. e lui a scoprire il che si e` approfittato di una povera giovane mentalmente instabile. montalbano e` un esperto di quei geroglifici che sono i particolari minuti, da tutti trascurati, una mosca, per esempio, presa in pugno da un imputato durante

nel "flauto magico", nella "creazione", nel "fidelio", nella "quinta" e nella "nona sinfonia" si esprimono i valori illuministi per eccellenza: la liberta`, la fratellanza, l`uguaglianza. valori che vanno conquistati passo dopo passo, che devono essere raggiunti attraverso un percorso graduale; e il processo musicale rispecchia questo percorso di conoscenza e di consapevolezza. molte composizioni dei tre musicisti, e in particolare le cinque prese in esame in questo libro, sono articolate come una grande realizzazione musicale della metafora illuminista piu` nota, quella che ha dato il nome all`intera corrente di pensiero settecentesca: il passaggio dal buio alla luce, dall`oscurita` dell`ignoranza e dell`oppressione alla luce del sapere e della liberta`. giovanni bietti, stimato divulgatore musicale italiano, e` convinto che oggi sia particolarmente importante ascoltare, eseguire, spiegare una musica che ci invita a usare la nostra intelligenza. tanto piu` importante in quanto viviamo in un`epoca in cui molto spesso si cerca di addormentare il nostro intelletto.

questo libro e` un classico nel suo genere, usato in accademie e conservatori, che esplora per il lettore ciascuno degli anelli dell`arte di suonare il pianoforte: i dettagli della tecnica ignoti al profano, con esempi esperienze e ricordi, notazioni di estetica, e grande attenzione verso gli spettatori. non e` pero` solo un manuale tecnico che imposta il delicato equilibrio musica-strumento-esecutore; al contrario, e` un libro degno di essere letto anche dai non pianisti, anche da chi non vuole altro che amare la musica. come suggerisce l`autore - heinrich neuhaus, musicista, critico, ma soprattutto il memorabile maestro di esecutori che hanno cambiato l`arte pianistica in occidente - avrebbe potuto altrettanto bene avere come titolo: sulla comprensione della musica e sulla sua esecuzione. il messaggio fondamentale e` di tipo umanistico: il pianista vero deve prima di tutto capire la musica che esegue, il suo significato, ; e dunque occorrono per questo - accanto e prima dell`abile addestramento delle dita - riflessione, cultura, etica e spirito. come un bravo critico d`arte svela la tecnica del pittore per far entrare chi guarda dentro la piena interpretazione di un dipinto, cosi` neuhaus utilizza le minuzie della tecnica per far entrare chi ascolta dentro la musica, dentro cio` che il genio creatore dei compositori voleva esprimere (o dentro il vuoto della musica quando non e` che ripetitivita`). questo e` il suo scopo: dalla scrittura musicale. egli confessa di credere che ai due poli dell`attivita` intellettuale degli esseri umani vi siano la matematica e la musica. e dunque la comprensione della musica in queste pagine rappresenta lo sforzo da tentare per corrispondere a un piu` universale desiderio di senso.

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