


il volume inaugura la pubblicazione dell`intero corpus degli scritti di emilio lussu. nella sezione storia e` raccolta la produzione politica del periodo sardista, nella sezione memoria sono marcia su roma e dintorni e un anno sull`altipiano, le ricostruzioni in chiave narrativa che lussu ha mirabilmente reso dell`esperienza di guerra e della sua prima opposizione al fascismo. in questa sezione sono proposti anche il racconto il cinghiale del diavolo e il successivo commento.

al centro del romanzo una coppia: russell "crash" calloway, un editor brillante e ambizioso, ma insoddisfatto della propria vita e del proprio lavoro, e la moglie, corinne, una donna affascinante che lavora a wall street ma deve vedersela con le proprie contraddizioni. la loro vita scorre senza un attimo di tregua fra cene animate e party di lavoro, ma il loro matrimonio non va nel verso giusto. russell e corinne si allontanano l`uno dall`altra, lui sempre piu` attratto dal desiderio di nuove speranze sessuali, lei sempre piu` alla ricerca di un senso profondo da dare alla propria vita: un figlio, un lavoro diverso. ma la storia non finisce senza un filo di speranza.

gli acarnesi sono gli abitanti di acarne danneggiati dalla devastazione della guerra che infuria tra atene e sparta. scritta nel 425 a.c. e ambientata ad atene, proprio durante la guerra del peloponneso, questa commedia da` ad aristofane l`occasione per scagliarsi contro gli uomini politici del suo tempo. il suo primo bersaglio e` cleone, il principale esponente politico ateniese, guerrafondaio per eccellenza. l`altro personaggio sul quale la commedia ironizza e` euripide, al quale l`autore rimprovera la tendenza a degradare i suoi personaggi. aristofane compose l`opera quando aveva soltanto vent`anni, ma la forza della sua satira e l`irriverenza del suo sguardo emergono gia` con prepotenza.




negli anni a cavallo tra ottocento e novecento l`italia, a differenza di altri paesi europei, non aveva ne` una vera e propria tradizione di antisemitismo, ne` "teorici" che se ne fossero fatti banditori. sembrava pertanto impossibile costruire un "antisemitismo italiano". subito dopo la prima guerra mondiale, pero`, qualcuno fu di diverso avviso. questo qualcuno fu giovanni preziosi, sacerdote nato nel 1881 in provincia di avellino, che, dopo alcuni viaggi negli stati uniti, abbandono` la tonaca e nel 1915 fondo` la rivista "la vita italiana", che divenne l`organo ufficioso di tutto cio` che di antisemita circolava nel nostro paese. nume tutelare della svolta antiebraica intrapresa dal duce all`inizio degli anni trenta, nel 1942 fu addirittura nominato ministro di stato. romano canosa, studioso attento di fenomeni e personaggi del ventennio spesso ingiustamente trascurati, offre per la prima volta in queste pagine un ritratto inedito e coinvolgente di una figura cruciale dell`antisemitismo italiano. a riprova che lo storico, per quanto la vicenda trattata possa risultare scabrosa, non puo` esimersi dall`obbligo di affrontarla. se non altro per contribuire a evitare che possa ripetersi.


"celan rappresenta la realizzazione di cio` che non sembrava possibile: non solo scrivere poesia dopo auschwitz ma scrivere `dentro` queste ceneri, arrivare a un`altra poesia piegando questo annichilimento assoluto, e pur rimanendo in certo modo nell`annichilimento. celan attraversa questi spazi sprofondati con una forza e una dolcezza e un`asprezza senza paragoni". (andrea zanzotto)




il popolo e gli dei si sono allontanati irrimediabilmente. la grande crisi ha separato con un abisso i diversi gironi della societa` e si e` spezzata la catena di connessioni tra il popolo e l`e`lite. abbiamo ceduto sovranita` a sfere sovranazionali e a oscuri poteri finanziari, coperti dall`impunita` e inquinati dai conflitti di interesse. siamo diventati sudditi di regni lontani. la politica e gli italiani non hanno piu` molto da dirsi. il rapporto si e` deteriorato e si e` spento nella reciproca separatezza. siamo un popolo vitale, dobbiamo pero` riprendere la strada dello sviluppo e recuperare sovranita`. e soprattutto dobbiamo ridurre le distanze tra sempre piu` ricchi e sempre piu` poveri. non si riaccende la fiamma dei desideri senza interpretarli, senza individuare un orizzonte condiviso, senza riscoprire il fascino di un sogno collettivo.

"i vampiri" (1957) di riccardo freda e mario bava e` comunemente ritenuto il primo horror italiano. lo stupore dei critici, lo scarso successo di pubblico, l`ambientazione parigina sembravano palesare l`horror come un corpo estraneo al nostro cinema nazionale. i film del terrore italiani andranno cosi` in giro per il mondo sconfessando i propri natali, camuffandosi sotto etichette e pseudonimi posticci, portatori di un retaggio culturale che sembrava escludere a priori l`orrore dal nostro paesaggio e immaginario. l`horror nazionale si manifesta in concomitanza con una piu` ampia affermazione dell`horror a livello europeo, al cui interno il cosiddetto "gotico all`italiana" opera per imitazione di modelli stranieri, ma si dimostra anche capace di rielaborarli con originalita`, attingendo alle strutture simboliche del melodramma e intessendo relazioni con altri generi. dall`inizio degli anni sessanta l`horror italiano circola, si espande, rende difficile se non improduttivo mantenere il cinema separato da una piu` ampia dimensione mediale e di dialogo intertestuale e conservare distinzioni tra cultura alta e bassa.

frutto di un pluriennale lavoro di ricerca in vari archivi americani e italiani, questa raccolta di lettere inedite, curata da renato camurri, copre un arco cronologico corrispondente al periodo dell`esilio americano di gaetano salvemini. docente all`universita` di harvard dal 1934 al 1948, per la fama di cui godeva gia` prima di arrivare nel prestigioso ateneo di cambridge e per l`impegno profuso attraverso la collaborazione a giornali, riviste italiane e americane e la pubblicazione di numerosi libri, salvemini costitui` un punto di riferimento fondamentale all`interno della comunita` composta dagli intellettuali europei impegnati nella comune battaglia contro i totalitarismi e nel dibattito sulla crisi e il futuro della democrazia. contrariamente, infatti, a una vecchia e superata immagine trasmessaci da alcuni biografi, il salvemini che emerge da queste lettere non e` l`eremita chiuso nel suo studio della widener library di harvard. il suo profilo e` piuttosto quello di un intellettuale pienamente inserito nella vita accademica e scientifica americana, al centro di una vasta rete di relazioni sociali e culturali, un refugee capace di interpretare la traumatica esperienza dell`esilio come occasione per ritrovare una nuova vitalita` umana e scientifica.









le banche, la moneta, i titoli sono una componente fondamentale di un`economia di mercato, ma sono anche l`espressione di una tecnocrazia che, come tutte le altre, esercita un potere enorme, gode di una posizione privilegiata, si e` dotata di un linguaggio esoterico e consuma riti avvolti in una cortina impenetrabile all`uomo comune. ma l`homo oeconomicus, cosi` freddo e astratto nella rappresentazione della letteratura specialistica, e` fatto di carne, ossa e sentimenti non sempre nobili, anzi talvolta anche sordidi. ecco perche` i personaggi che vediamo sul grande schermo, con i loro sentimenti, la fiducia, le speranze, i sogni, le debolezze, i vizi, ci aiutano a capire molto dei processi apparentemente complicati della finanza. proprio perche` la finanza tocca la vita di ognuno di noi e` fondamentale capirne di piu`: questo libro e` una guida preziosa per orientarsi in un mondo ad alto tasso di complessita` tecnica.



un giovane tedesco di origine israeliana e una giovane americana di origini palestinesi si incontrano in una biblioteca di new york e si innamorano. eitan e` un genetista e ha imparato a interpretare il mondo con gli occhi della scienza, wahida sta facendo una tesi su al-?asan ibn mu?ammad al-wazzan, un colto diplomatico marocchino del xvi secolo rapito da pirati cristiani e portato in dono a papa leone x che, dopo averlo debitamente battezzato, lo accogliera` alla sua corte con il nome di leone l`africano. ma la differenza tra i due giovani non e` tanto quella delle
oltre 1000 aerei civili, da turismo, militari, sportivi, idrovolanti, sperimentali ed elicotteri, presentati in schede illustrate, con tutte le caratteristiche tecniche e le descrizioni dettagliate. un libro imperdibile su modelli provenienti da tutto il mondo. una rassegna completa per appassionati e collezionisti.