Bluesman texano, al terzo album, Hinkle mischia i suoni della Lousiana con quelli del natio Texas. Un cocktail originale ed un chitarrista di indubbio talento. Basta ascoltare Ball and Chain, Some Day, Bitch on Wheels, Mardi Gras Girl, Slipping Jack, Three-Legged Alligator. Swamp blues, con un tiro notevole e robuste dosi di southern rock.
personalita` singolare nel panorama europeo dei suoi contemporanei, camillo pessanha e` stato uno dei poeti che meglio hanno saputo dar voce al movimento simbolista, maestro riconosciuto dei piu` importanti poeti portoghesi del novecento, fernando pessoa in particolare. cio` grazie a "uno stile personalissimo, che esalta le virtualita` della lingua ricavando dalle parole un potere di evocazione e suggestione. nella musicalita` pessanha riesce a cogliere la legge sottesa ai rapporti tra soggetto e oggetto, fra materia e idea, fra realta` e sogno". "clessidra" riunisce i versi pubblicati da pessanha nell`omonimo volume del 1920, con le aggiunte di successive edizioni postume.
Sanctuary Publishing, 2002, UK. Emersa dalla sordida povertà e dall'intolleranza razziale della St. Louis di inizio ventesimo secolo, l'attrice ha ammaliato il pubblico di tutta l'America con le sue danze e i suoi spettacoli divertenti, prima di scandalizzare Parigi con la sua sensualità e la sua franchezza. Recitò in molti cabaret a Berlino e Parigi incluso l'infausto Folies Bergere, guadagnandosi una reputazione come simbolo di libertà e al contempo di licenziosità. Il volume racconta l'intera storia di questo grande personaggio.

Incarcerato ingiustamente, Dillon canta, in versione country elettrico, canzoni che parlano di ingiustizia e di come tenere sempre accesa la fiamma della speranza.
Un disco storico, l'incontro tra Frank Sinatra ed Antonio Carlos Jobim, con classici quali The Girl From Ipanema, Change Partners e How Insensitive. Rimasterizzato e con due tracce inedite aggiunte.

2 CD. Ristampa rimasterizzata, contiene due dischi solisti di Doug Sahm: The Last Real Texas Blues Band e Juke Box Music.
il destino di art kane e della sua fama e` piuttosto singolare nel panorama della fotografia americana e internazionale della seconda meta` del novecento. nell`evocare oggi il suo nome, accade - e con immeritata frequenza - di imbattersi nello sguardo interlocutorio di chi dubita di averlo mai udito prima. eppure, se proverete a mostrare alle stesse persone certe sue immagini, quegli sguardi si accenderanno, riconoscendo subito alcune celebri icone gia` viste pubblicate su giornali, riviste, o forse stampate in formato poster e appese alle pareti di qualche locale. non occorrono ulteriori prove per dimostrare quanto le fotografie di art kane abbiano superato la popolarita` del loro autore, diventando parte di un immaginario popolare legato soprattutto al mondo della musica pop, rock e jazz (etichetta questa che gli va senz`altro stretta), ma anche alla moda e ai temi sociali e politici che hanno infiammato la coscienza civile degli stati uniti intorno agli anni sessanta. kane e` stato un mito nei decenni settanta e ottanta per moltissimi fotografi, anche di qua dall`oceano, che ne ammiravano l`approccio libero e visionario all`image making all`uso della fotocamera: valga per tutte la testimonianza di franco fontana, che ne sarebbe divenuto con gli anni grande amico, raccolta per l`occasione in una videointervista da guido harari, fotografo anch`egli, formatosi sulle immagini di kane e oggi tra gli artefici dell`appassionata opera di recupero del suo archivio che ha reso possibile questa mostra.
Primo lavoro come solista per il leader dei Lady Antebellum, Charles Kelley. Al contrario di quanto si possa pensare, Kelley fa un disco di real country, con ballate classiche e qualche brano elettrico dal timbro diretto.
nessuno troverebbe da ridire di fronte all`affermazione che il secolo degli autoritarismi sia stato, per antonomasia, il novecento, con due regimi nazifascisti che hanno incendiato l`europa e innescato la seconda guerra mondiale e la creazione, a oriente, di quello che diverra` il blocco sovietico, sopravvissuto fino al 1989. paolo mieli parte proprio dalle scintille del conflitto, dal patto molotov-ribbentrop e dai che hanno segnato anche il lungo periodo postbellico (e sopravvivono nella retorica putiniana) per impostare un`analisi attenta dell`eredita` che ancora scontiamo del secolo scorso. concentrandosi in apertura sull`ombra nera dei regimi tedesco e italiano, il lavoro dello storico porta l`autore a rintracciare nel passato piu` o meno recente i semi dell`autoritarismo: li individua nella reazione alla congiura di catilina, nell`agire di un papa come gregorio vii, nel populismo di guglielmo ii, nei tribuni della plebe durante la rivoluzione francese. infine, quando a quello storico si unisce lo sguardo del grande giornalista, mieli identifica i temi che abitano il dibattito pubblico odierno e che dell`autoritarismo portano un inconfondibile tratto: la convivenza religiosa spesso impossibile, la violenza organizzata del nostro mondo globale, il terrorismo nelle sue forme ormai internazionali, la cancel culture che abbattendo i monumenti vuole imporre una . per insinuare il dubbio che quella (in)giustificata euforia democratica sorta sulle ceneri della guerra mondiale e rinnovata dalla caduta del muro di berlino non sia stata altro che un abbaglio collettivo: il secolo autoritario di un secolo fa dura ancora oggi.
2CD. Pubblicazione non ufficiale da casa The Godfather che document ail concerto acustico alla Carnegie Hall di New York del 7 gennaio 2014.
