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Cathy Jordan, Rick Epping e Seamie O'Dowd, nuova formazione di irish folk

robinson crusoe e` l`unico sopravvissuto a un naufragio su un`isola ostile e misteriosa dove il suo unico compagno e` il cane di bordo, tenn. robinson ha disimparato persino a sorridere, talmente e` solo e sempre impegnato a mantenere l`ordine nei "suoi" possedimenti. almeno finche` non capita sull`isola il "buon selvaggio" venerdi`, che e` sempre di buon umore, sa sorridere di se stesso e insegna a robinson a vedere la vita da un nuovo punto di vista, piu` autentico e primitivo. una civilta` che distrugge la natura in modo inesorabile, una cultura che considera il diverso da se` soltanto come una risorsa da sfruttare: i problemi che tournier mette in scena non sono ne` semplici ne` scontati. ma il libro si legge anche come un`avventura, magica e affascinante, che coglie tutta la complessita` dei rapporti umani, e mette in chiaro una volta per tutte che la presenza del "diverso" nella societa` e` non solo utile, ma indispensabile. eta` di lettura: da 10 anni.

una delle idee preferite di burckhardt, profondamente radicata in lui, e` che rubens abbia unito l`arte del nord con quella del sud. il primitivo entusiasmo per l`arte nordica, la successiva adorazione per l`italia, infine la meditata ammirazione per l`arte olandese, tutto confluisce nella figura di rubens. l`autore non si stanca di sottolineare il rapporto di continuita` tra il fiammingo e i predecessori italiani, non soltanto in occasione del soggiorno in italia durato dal 1600 al 1608, ma per tutta la sua vita, fino al culmine della sua ascesa artistica.

"gia` da parecchio tempo vedevo chiaramente che un`analisi iconologica particolare degli affreschi di palazzo schifanoja avrebbe dovuto rivelare la duplice tradizione medioevale del mondo figurativo delle divinita` antiche. qui possiamo, seguendo le fonti, chiarire fino nei particolari tanto l`influenza della sistematica dottrina delle divinita` olimpiche, come la tramandavano i dotti mitografi medioevali dell`europa occidentale, quanto anche l`influenza della mitologia astrale, come essa si conservava imperturbata nei testi e nelle immagini della pratica astrologica. la serie degli affreschi murali di palazzo schifanoja a ferrara rappresentava le immagini dei dodici mesi. il simbolismo complesso e fantastico di queste figure ha resistito finora a ogni tentativo di elucidazione; dimostrero`, estendendo il campo di osservazione a oriente, che esse sono elementi sopravvissuti di una concezione astrale del mondo delle divinita` greche. sono di fatto null`altro che simboli delle stelle fisse i quali, errando per secoli dalla grecia attraverso l`asia minore, l`egitto, la mesopotamia, l`arabia e la spagna, certo hanno perduto in pieno la chiarezza dei loro contorni greci". il saggio e` corredato dalle riproduzioni dell`intero ciclo degli affreschi del salone di rappresentanza di palazzo schifanoja.

il filo rosso che lega fra di loro gli articoli raccolti in questo volume e` la difficolta` di informare per i giornalisti che possiedono l`orgoglio del proprio mestiere nel far conoscere notizie considerate scabrose e analizzarle secondo dati certi. e la difficolta` di esercitare il diritto all`informazione da parte di chi non e` disposto ad accettare pedestremente la visione del mondo spesso imposta, proprio attraverso i media, dai poteri economici e politici. da dieci anni gianni mina`, non trovando piu` spazio nella televisione, conduce attraverso i film documentari e la carta stampata la sua battaglia di giornalista fuori dal coro, stigmatizzando interventi approssimativi, ambigui o reticenti e smentendo le versioni ufficiali con la forza indiscutibile dei fatti. gli interventi raccolti in questo libro costituiscono un esercizio di controinformazione sugli avvenimenti piu` diversi e controversi del nostro tempo: dall`incontro con il subcomandante marcos alla cronaca della repressione messa in atto da un segmento delle nostre forze dell`ordine al g8 di genova nel 2001; dalle ipotesi sui meccanismi che hanno favorito gli attentati dell`11 settembre, alle rivelazioni del diplomatico usa wayne smith sulla ripresa delle relazioni con cuba che il presidente jimmy carter stava per firmare se non avesse perso le elezioni contro ronald reagan. osservazioni spesso provocatorie, ma comprovate e mai smentite, che costituiscono uno strumento per comporre un quadro lucido del nostro tempo.

dalla corsa dei pionieri per la conquista delle grandi praterie del west alla nube di fuliggine del primo cavallo di ferro. dalla febbre dell`oro ai duelli sotto il sole cocente. dai banditi jesse james e butch cassidy al tragico massacro del settimo cavalleggeri del generale custer da parte dei sioux, nella celebre battaglia del little bighorn. e molto di piu`. il grande libro del west americano riunisce in un unico volume illustrato le storie e le cronache - di cui molte inedite in italia - che hanno creato il fascino e il mito del west, raccontandone lo spirito a meta` fra passato e presente, realta` e finzione, verita` e leggenda. oltre a racconti e leggende, testimonianze vere su personaggi, luoghi e fatti legati alla storia del west, fanno parte di questa raccolta anche le piu` famose canzoni e ballate, componenti imprescindibili dell`immaginario dei cowboy.

il tema della casa "infestata" o "stregata", della dimora invasa dai fantasmi, e` ricorrente nella letteratura fin dall`antichita` ed e` diventato un sottogenere nel cinema horror. dell`argomento pero` - e questo e` poco noto - si interessa anche il diritto romano e moderno, per evidenti motivi economici. infatti, se un appartamento venduto e affittato presenta una simile particolarita`, il suo valore commerciale diminuisce o viene messo in dubbio. il libro offre una descrizione del tema a piu` livelli, fra cronaca e tradizione, antropologia e costume, scienza e storia delle idee: i concetti di fantasma e di spirito inquieto si manifestano e si modificano nella cultura, non solo occidentale, riflettendo le mentalita` delle diverse epoche, il rapporto con la concezione dell`aldila` e la questione dell`immortalita` dell`anima comune a molte religioni. a complicare il problema interviene, verso la meta` dell`ottocento, in piena eta` positivista, il fenomeno dello spiritismo, che coinvolgera` sorprendentemente anche filosofi e scienziati alle prese con i medium, cioe` le persone in grado di comunicare con i morti. questo libro offre un repertorio di conoscenze e di quesiti ancora aperti, basandosi su fatti storicamente accertati e scoprendo qualche caso davvero insolubile, in un excursus culturale curioso e colto.

il giornalista e il banchiere. un duello fatto di domande e risposte, di ricostruzioni incrociate, retroscena confidenziali, analisi a volte contrapposte sui personaggi, i conflitti, le congiure, i denari di trent`anni della nostra storia. dalla banca d`italia di guido carli al banco di napoli, dalla cariroma a capitalia, fino a mediobanca e alle generali, cesare geronzi e` stato un protagonista assoluto della finanza italiana. hanno fatto discutere le sue relazioni con silvio berlusconi, massimo d`alema e antonio fazio, le grandi operazioni bancarie culminate con la fusione del polo romano in unicredit suggerita da mario draghi. e ancor piu` ha suscitato reazioni la sua ascesa alla presidenza dei templi della finanza del nord. nel dialogo serrato con massimo mucchetti, l`autore di "licenziare i padroni?" e "il baco del corriere", prende corpo la "confessione" di un banchiere non pentito. sono innumerevoli gli episodi mai raccontati che restituiscono la trama dei grandi affari: un continuo gioco di specchi che rimanda le mutevoli immagini dei vincitori. indicato da ciampi in cariroma, geronzi prese poi il potere sponsorizzando la lazio come chiedeva il romanista andreotti. si senti` domandare da enrico cuccia, che nei suoi ultimi giorni voleva consolidare il suo delfino maranghi in mediobanca: "vuol sempre bene a vincenzino?". ottenne da giovanni agnelli un soave: "ma caro geronzi, se lei non vuole, non si fa" con cui liquidare l`assalto alla banca di roma.

e nel dissenso che l`avventura, l`interesse, la sfida della vita intellettuale vanno cercati. e se e` vero che gli mancano regole stabilite alle quali ispirarsi per sapere cosa dire o fare, e` altrettanto certo che l`intellettuale che non voglia tradire la sua missione non ha ne` cariche da difendere, ne` territori da consolidare o custodire: e` un esiliato e un emarginato, un dilettante che possiede la capacita` di sfruttare appieno le rare opportunita` di discorso concesse, sa conquistare l`attenzione del pubblico, e` pronto alla battuta e al dibattito piu` dei suoi avversari. e soprattutto, autore/attore di un linguaggio che dice la verita` al potere.

come i suoi maestri vittorini e sciascia, consolo si e` dedicato a un`instancabile attivita` militante, su quotidiani e periodici. questo volume raccoglie cinquantadue brevi scritti, tra cui alcuni preziosi inediti, racconti - come li definiva l`autore - che coprono un arco di piu` di cinquant`anni, ripercorrendo il suo itinerario di scrittore e toccando tutti i temi a lui piu` cari. in un`intensa galleria sfilano davanti ai nostri occhi vividi quadri dell`infanzia in sicilia e della giovinezza a milano, ritratti ironici o feroci della societa` e del mondo culturale italiano; viaggi nella storia, nel paesaggio, nell`arte di una sicilia amata con dolorosa consapevolezza; interventi precisi, affilati sul nostro tempo, che testimoniano un appassionato impegno civile. i lettori di consolo troveranno pagine sorprendenti per freschezza e immediatezza e testi che gettano nuova luce sui suoi capolavori: l`articolo su aleister crowley che e` la lontana premessa a "nottetempo, casa per casa"; la rievocazione della mozia di retablo scoperta nel primo affacciarsi alla vita adulta; il ricordo di quella palermo martoriata che e` al centro dello spasimo; lo sguardo critico sul risorgimento che informa "il sorriso dell`ignoto marinaio". chi si avvicina per la prima volta a consolo scoprira` la sua lingua ricca di storia e di sapori e il ritmo musicale della sua prosa, la sua capacita` di raccontare la societa` italiana attraverso la lente di un giorno come gli altri...

antonio vive ad alessandria schiavo della bellezza di cleopatra. costretto a ritornare a roma per ragioni politiche, pone fine alla discordia con cesare ottaviano sposandone la sorella, ma la pace dura poco, perche` la gelosia di cleopatra, ed il ricordo della sua sensualita`, lo richiamano in egitto.

scritto nella tradizione della british school of psychology di stearman, burt, eysenck e cattell, questo libro di un ben noto autore si presenta come un eccezionale tentativo di accostare la quantificazione e la teoria psicologica ai fini dello studio della personalita`. in un`utilissima rassegna vengono esposti i problemi connessi con la costruzione di test psicologici, i vari metodi di misurazione della personalita` e i test di personalita`; sono poi descritti e discussi i test proiettivi e obiettivi e le misure della dinamica della personalita`. al lettore viene in sostanza offerta dapprima una discussione dei differenti metodi di misurazione della personalita` e delle varie scoperte che sono state compiute nel campo. i risultati sono poi esaminati alla luce delle teorie psicologiche della personalita`, e qui l`autore sottolinea la necessita` di una teoria che tenga conto delle variabili piu` importanti. l`obiettivo primario e` pero` evidenziare, oltre alle varie tecniche di misurazione vere e proprie, le conclusioni generali che derivano dalle misurazioni. ed e` questo che conferisce al libro un particolare valore per la teoria psicologica della personalita` e che lo pone decisamente al di sopra dei comuni testi di psicometria.

"la purezza del che e la sua morte tragica lasciano spalancate le porte del sogno" scrive jean cormier, che ha trascorso sette anni a indagare su questo personaggio leggendario, incontrando i suoi compagni di lotta, i membri della sua famiglia, i politici e gli intellettuali che lo affiancarono. il risultato e` questa appassionante biografia a cui hanno collaborato hilda guevara, figlia del che, e alberto granado, amico d`infanzia che lo accompagno` nel suo viaggio giovanile in motocicletta attraverso il sud america. ma la ricerca non si ferma qui: a questa edizione aggiornata si uniscono nuove voci, come quella di juan-martin, fratello minore di ernesto, di suo figlio camilo, e quelle di altri personaggi che, con il loro contributo, rinnovano i particolari piu` emozionanti per comprenderne meglio la complessita`. attraverso il racconto della sua formazione e della sua lotta, cormier anima quella icona di capo rivoluzionario carismatico che ha motivato un`intera generazione di giovani tra gli anni sessanta e settanta. dalla nascita ai viaggi dell`adolescenza, a quelli giovanili nei paesi sudamericani in cui si formo` la sua coscienza politica, all`attivita` di medico, a quella di guerrigliero. dalla sua dedizione totale alla causa dell`america latina oppressa dal capitalismo americano fino al coinvolgimento personale nelle ingiustizie perpetrate verso gli oppressi di tutto il mondo.

romanzo epocale, "il tamburo di latta" compie cinquant?anni e conserva tutta la sua carica provocatoria. in modo umoristico e grottesco, narra la vicenda del protagonista oskar matzerath, il tamburino inseparabile dal suo tamburo e con una voce potentissima che manda in frantumi i vetri. dal manicomio dove e rinchiuso oskar rievoca la propria storia, indissolubilmente intrecciata alla storia tedesca della prima meta del novecento. scorrono cosi nel fiume del suo racconto immagini memorabili, a partire da fatti leggendari come il concepimento e la nascita della madre sotto le quattro gonne della nonna, passando per la sua venuta al mondo ricca di presagi, fino all?ascesa irresistibile del nazismo e al crollo della germania. e stato nel giorno del suo terzo compleanno che oskar, in odio alla famiglia, al padre, alla societa ipocrita, ha deciso di non crescere piu. da quell?osservatorio particolare che e la citta polacco-tedesca di danzica e poi da dusseldorf, grazie alla sua prospettiva anomala di nano, puo guardare al mondo degli uomini dal basso e scorgerne cosi meglio le miserie e gli orrori, mentre la sua deformita si staglia contro la ripugnanza della normalita piccolo-borghese. con occhi disincantati e spalancati sulla ferocia e violenza del mondo grida una rabbia che non risparmia la vilta e la corruzione di nessuno, neppure le proprie. di questa pietra miliare della letteratura contemporanea viene ora proposta una nuova traduzione.

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