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quest`opera e` l`adattamento teatrale dei demoni di dostoevskij: viene rappresentata nel 1959, un anno prima della morte di camus. e l`opera che lo scrittore ha in mente da sempre, a cui ha lavorato con ostinazione e che considera "uno dei quattro o cinque libri al di sopra di tutti gli altri". "i demoni" e` un libro profetico, non solo perche`, come dice camus, "annuncia il nichilismo dell`uomo moderno, ma anche perche` descrive alla perfezione il disagio dell`uomo ad accettare la finitezza del suo essere nel mondo".

bernardo maestrelli, comandante di velieri, e` costretto a ormeggiare il suo "eliseo": ne` lui ne` la sua barca hanno piu` l`eta` per andare per mare. sceso a terra la sua casa diventa l`ospizio del paese, nato proprio per accogliere i vecchi marinai. li` trascorre le sue giornate, sempre uguali, fra l`orto e il molo, d`estate costretto dalle suore a chiedere l`elemosina tra i villeggianti, d`inverno a scrutare il mare. ma un giorno sulla linea dell`orizzonte appare un`ombra, la vela di un bastimento. quella sagoma in mezzo al mare accende la curiosita` e poi la speranza del capitano maestrelli e degli altri uomini di mare dell`ospizio. il veliero giunge al porticciolo; ha compiuto il suo ultimo viaggio ed e` destinato alla rottamazione. ma la ciurma dell`ospizio, capitanata da maestrelli, ogni sera di nascosto sale a bordo: l`imbarcazione viene rimessa in sesto: ripulita, verniciata, sostituite le vele strappate, riparato l`albero maestro. si`, e` vecchio quel veliero, ma puo` ancora prendere il mare. radunati i suoi uomini, una notte di vento propizio il capitano abbandona l`ospizio e mollati gli ormeggi prende il largo, verso un destino che finalmente gli appartiene.

"nella cornice dell`ospizio marino di val d`oltra, un defilato luogo di cura, due giovanissime donne, poco piu` che adolescenti, simpatizzano. una parla e racconta, l`altra ascolta e interviene. insieme stabiliscono uno smaliziato gioco delle parti. quella che ascolta si chiama elena, quella che racconta ianne. e la trama stessa del racconto evoca, in miniatura, la fisionomia del grande romanzo borghese". (giovanni tesio)

giovanbattista brutto viene invitato a trscorrere una settimana in una splendida villa settecentesca nella campagna toscana. ma non sara` un incontro facile tra il giovane studioso post-sessantottino e la galleria dei personaggi ospiti della grande antica famiglia. un frenetico balletto, fatto di incontri, ammiccamenti, ritirate, alleanze, violenze verbali, situazioni imprevedibili sempre sospese tra comico e grottesco.

"in fondo, chi puo` stabilire se questi tempi siano o meno tristi? ovviamente: chi li vive. chi li attraversa e li valuta. in questo caso, la mia tristezza dipende e deriva dalla `mia` difficolta` ad accettare quel che mi avviene intorno. faccio fatica e anzi non riesco a riconoscermi in questo territorio informe, in questa plaga immobiliare per me senza senso; dove le relazioni personali sono povere e rarefatte, dove le persone si chiudono e si isolano, comunicano attraverso i cellulari, internet, i social network, dove le paure sono le lenti degli occhiali con cui guardiamo gli altri e il mondo, dove il mondo e gli altri arrivano nelle case e agli occhi delle persone attraverso i media, dove la politica e` antipolitica, dove i partiti non sono piu` idee e associazioni ma leader e oligarchie, senza idee e senza associazioni; e vivono a pieno tempo nei telesalotti. fatico a orientarmi dove gli stranieri appaiono nemici, dove anche gli altri appaiono nemici. perche` tutti diventano stranieri - e potenzialmente nemici, altri da noi - in un mondo e in un territorio che non conosciamo e in cui non ci riconosciamo. per questo ho - e, forse, abbiamo - bisogno di bussole. per procedere e orientarsi nella nebbia, cognitiva ed emotiva, prodotta dal nostro tempo. almeno ai nostri - miei - occhi."

con i suoi 50 siti patrimonio dell`umanita`, dal primo del 1979, la val camonica, all`ultimo, il territorio di langhe e roero del 2014, l`italia e` il paese che piu` contribuisce alla bellezza del pianeta. e a testimoniarlo e` questo aggiornatissimo volume. fotografie d`autore, scattate appositamente da due esperti fotografi italiani, roberto isotti, alberto cambone, e avvincente nella narrazione di un grande giornalista, architetto e ambientalista: fulco pratesi. 50 luoghi mozzafiato, frutto dell`estro della natura o del genio umano, introdotti, come in un gioco, da un mosaico di dettagli a distanza ravvicinata accompagnati da una citazione letteraria e solo successivamente rivelati al lettore in tutta la loro completezza. 50 tesori assolutamente da scoprire. presentazione di franco iseppi.

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