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il 22 aprile 1516 usciva a ferrara, presso l`editore giovanni mazocco, la prima edizione dell`"orlando furioso". ariosto coronava cosi` il lavoro di una dozzina d`anni, ma le cose non sarebbero finite li`. per il poeta inizio` subito un periodo di revisione del suo capolavoro che avrebbe portato all`edizione intermedia del 1521 e a quella definitiva del 1532. questo lavoro di riscrittura avrebbe indotto l`autore ad ampliare il poema portandolo da quaranta a quarantasei canti, a ristrutturare l`intreccio dei vari episodi, e soprattutto a cambiare profondamente la lingua adeguandola ai dettami ispirati alle "prose della volgar lingua" di pietro bembo, che nel frattempo si stavano imponendo fra i letterati italiani di ogni regione. dunque il "furioso" che tutti leggono normalmente e` scritto nel toscano letterario esemplato sui grandi trecentisti, quell`italiano che ha costituito la lingua letteraria dominante fino ai primi del novecento. il primo "furioso", invece, assemblava liberamente il toscano con molti latinismi, con il lessico del volgare padano, con svariati termini dell`espressivita` popolare. una lingua imperfetta ma molto creativa, quasi inventata ottava dopo ottava. l`edizione che qui proponiamo offre il testo del "furioso" originario con un ampio commento sugli elementi caratteristici di questa lingua, sottolineando tutti i passaggi piu` rilevanti che avverranno nell`edizione definitiva.

geografie tentacolari e geometrie non euclidee sono parte ineludibile dell`immaginario oscuro di h. p. lovecraft, che nei decenni ha travalicato la pagina scritta per ispirare autori, illustratori e registi. da aira, la citta` di marmo e berillio, fino a kadath, l`ultima dimora degli dei della terra, tra monti inespugnabili, deserti, foreste inestricabili, questi luoghi non sono altro che sogni. ma se e` vero che in fondo tutte le cose umane non sono altro che sogno, questo atlante visionario non e` diverso da ogni altro catalogo di posti mai visitati. a compilarlo e` carlo baja guarienti, aiutato dalla matita di alberto ponticelli, con una postfazione di s.t. joshi e la mappa disegnata da francesca baerald. cio` che ne esce e` una imperdibile guida ai reami fantastici nati dalla penna del solitario di providence.

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