il romanzo fortemente autobiografico di una delle protagoniste della stagione della lotta armata in italia, che i giornali dell`epoca chiamarono "la ragazza con il fucile". uno spietato diario sentimentale. tre anni di vita tra "armi e bagagli". una clandestinita` assoluta, condivisa in parte con uno dei fondatori delle brigate rosse, corrado alunni (che introduce il libro). relazioni sociali e affetti costretti a concentrarsi nel ristretto circuito di persone appartenenti alla stessa "banda". le divergenze, le rivalita` interne e le scissioni. la continua paranoia di essere individuati, traditi, catturati, torturati. l`angoscia di dare e subire una violenza che inclina inesorabilmente verso la morte.
l`annuario 2006 offre una lettura critica dei piu` interessanti titoli venuti alla ribalta durante la scorsa stagione, e in particolare delle diverse (e discusse) antologie apparse recentemente. lo spazio dedicato ai saggi comprende una triplice indagine sulla ricezione critica, editoriale e antologica che della poesia italiana contemporanea si ha in alcune culture europee: antonello morea si occupa di regno unito e irlanda, irene fantappie` della germania e matteo lefe`vre della spagna. seguono la terza parte del panorama che selene pascarella ha dedicato al rapporto fra cinema e poesia, e il saggio-ritratto che elio pecora ha dedicato ad alcuni notevoli autori novecenteschi oggi trascurati.
nel 1998 la carovana di overland raggiunse in nave il sudafrica per dare inizio ad un viaggio che l`avrebbe portata alla scoperta del continente africano posto a sud dell`equatore. attraverso la narrazione delle travagliate vicende storico-politiche e la descrizione di luoghi realmente visitati, spesso tra mille difficolta` causate dalla diffusa arretratezza di molte zone invase dal deserto, gli autori cercano di comprendere i complicati rapporti culturali ed interetnici sviluppatisi a partire dai secoli della colonizzazione europea e sfociati in fenomeni d`isolamento e d`impoverimento. il libro va anche oltre svelando le meraviglie naturali ed umane di un mondo poco conosciuto, se non per i suoi drammi.
docente di letteratura francese all`universita` della tuscia e all`istituto universitario di suor orsola benincasa, benedetta craveri concentra la sua attenzione in questo libro su versailles e affronta una questione centrale nel corso di tutto l`ancien re`gime: quella legata al potere delle donne. per secoli e` stato infatti predicato che affidare a una donna una qualsivoglia responsabilita` di governo fosse "cosa ripugnante alla natura, contumelia a dio, sovvertimento del retto ordine e di ogni principio di giustizia". eppure, questo potere a loro ostinatamente sottratto le donne se lo sono arrogato, vanificando di fatto le leggi e le consuetudini. lo dimostrano le storie di caterina de` medici, maria antonietta, diana di poitiers e tante altre.
la costruzione di un universo letterario e artistico del tutto indipendente dai burocrati di stato, dalle accademie e dai canoni di gusto da loro imposti ha avuto luogo solo nell`ottocento. bourdieu ne descrive la struttura e le varie configurazioni, ponendo le basi di una "scienza delle opere", il cui oggetto non e` dato semplicemente dall`opera ma anche dal suo contesto sociale. influenzato dal marxismo e dallo strutturalismo, bourdieu si dedica qui in particolare alla sociologia dei processi culturali, affrontando vari temi: il potere della scrittura; la bohe`me e l`invenzione di un`arte di vivere; la rottura con la borghesia; flaubert e baudelaire; l`invenzione dell`estetica "pura"; arte e denaro; l`invenzione dell`intellettuale...
che vuol dire essere di destra oggi, qual e` la cultura della destra e come si esprime nel nostro tempo davanti ai problemi cruciali creati dalla globalizzazione e dall`immigrazione, dal dominio della tecnica e del mercato, dalla bioetica e dalle nuove famiglie? ecco le principali domande a cui cerca di rispondere questo saggio che evidenzia alcune contraddizioni: la forbice esistente tra una cultura di destra larga e diffusa e una cultura militante di destra che e` invece minoritaria e marginale e il paradosso di una destra che per la sinistra e` sempre stata al potere sotto falso nome (liberalismo, fascismo, democrazia cristiana, berlusconismo) e per i suoi sostenitori invece e` sempre stata all`opposizione.
che tutti noi di continuo attribuiamo a noi stessi e ai nostri simili degli stati mentali e` una cosa cosi` naturale e normale che e` rimasta invisibile alla scienza psicologica per decine d`anni. ogni individuo sano possiede la capacita` di interpretare il comportamento altrui in termini di stati mentali, cioe` possiede una teoria della mente, perche`, per i nostri progenitori del pleistocene, saper indovinare prima e meglio le intenzioni di altri esseri umani, ma anche di altri predatori, costituiva un vantaggio considerevole nella lotta per la sopravvivenza. come dice baron-cohen, ai nostri antenati era molto utile saper `leggere la mente` dei loro simili. questa capacita`, collegata strettamente col cosiddetto linguaggio degli occhi, sarebbe dunque uno dei motivi del successo evolutivo della specie umana, e secondo l`autore verrebbe appresa rapidamente dal bambino normale. qualcosa pero` puo` andare storto nel bambino autistico, che soffre di una sorta di `cecita` mentale` e i risultati sono tragici, perche` per esseri che si sono evoluti per vivere in stretto intreccio con le menti dei loro simili, essere ciechi all`esistenza della mente altrui e` una perdita catastrofica. con un taglio discorsivo e aderente alla realta` viva, l`autore indaga come sia possibile che il linguaggio degli occhi, porti due menti distinte a comprendere le loro interazioni reciproche.
il distacco dalla famiglia e` un delicato periodo di transizione nella vita di tutti. sono molti i problemi che possono presentarsi: se sono gravi, ostacoleranno la transizione, non permettendo al figlio di partecipare in pieno alla vita normale adulta e impedendo ai genitori di raggiungere lo stadio successivo della vita familiare, in cui sono loro a distaccarsi dai figli. ospedali psichiatrici, prigioni, centri di riabilitazione per tossicomani, sono pieni di giovani che non sono mai riusciti completamente ad andarsene di casa. vivono vite marginali, fallimentari, ancora uniti alle loro famiglie, se non altro attraverso il rifiuto. questo libro pratico, realistico, scritto da una delle maggiori autorita` nel campo, e` il primo a trattare in modo cosi` diretto i problemi relativi a un momento tanto cruciale nella vita dei giovani (e delle famiglie) e a offrire un aiuto specifico per affrontarli. haley affronta e discute un ampio panorama dei problemi e modelli di comportamento: dai problemi familiari di ogni giorno, dai piccoli litigi, all`apatia, alla tossicodipendenza, al comportamento violento, alla delinquenza, all`istituzionalizzazione, alle fughe, ai nuovi culti religiosi che spesso fungono da sostituti della famiglia. in tutto il libro haley si riferisce costantemente a tecniche pratiche, verificate, che il terapeuta puo` utilizzare, insistendo sull`importanza di ottenere l`aiuto attivo della famiglia, invece che delle istituzioni esterne, per affrontare i problemi.
tutto ha inizio con l`assillo positivista di alfred binet che all`inizio del novecento decise di misurare nei bambini una cosa che fino allora non era mai stata misurata: l`intelligenza. arrivo` poi il q.i. inventato dallo psicologo tedesco william stern, che presto sarebbe stato adottato dall`esercito americano per arruolare soldati per la prima guerra mondiale. nella nostra societa` l`intelligenza e` una delle virtu` che sembra venire prima di tutte le altre. per enzensberger l`intelligenza e` un`invenzione moderna di cui l`umanita` ha fatto per secoli a meno. e poi, che peso dare alla creativita`, all`ispirazione, all`empatia, all`intuitivita`? come misurarle? non certo con il q.i. i test per di piu` esigono una sola risposta, cosa abbastanza rara, un`eccezione, non certo una regola: la complessita` del reale, le scienze cognitive e le ricerche sul cervello dovrebbero convincere aziende, eserciti e pubbliche amministrazioni a smettere di basarsi, quando devono decidere chi e` piu` capace, sui risultati infidi e parziali di quiz e test di intelligenza.
il volume si articola in cinque sezioni: universo barocco; inglesi in italia; italiani in inghilterra; romantici, decadenti, vittoriani e piccolo museo dannunziano; bellezza e bizzaria; il prazzesco. accanto agli studi piu` conosciuti, la cultura del manierismo e del barocco, i rapporti letterari tra l`italia e l`inghilterra, la letteratura e l`arte dell`ottocento europeo, il decadentismo, gli studi sulle arti minori, il volume propone anche il praz meno noto: il viaggiatore che ha lasciato pagine sugli stati uniti e sulla russia; il recensore acuto e caustico di volumi importanti della cultura non solo italiana, l`osservatore attento, e ricco di ironia, della storia del gusto.
limonov non e` un personaggio inventato. esiste davvero: "e` stato teppista in ucraina, idolo dell`underground sovietico, barbone e poi domestico di un miliardario a manhattan, scrittore alla moda a parigi, soldato sperduto nei balcani; e adesso, nell`immenso bordello del dopo comunismo, vecchio capo carismatico di un partito di giovani desperados. lui si vede come un eroe, ma lo si puo` considerare anche una carogna: io sospendo il giudizio" si legge nelle prime pagine di questo libro. e se carre`re ha deciso di scriverlo e` perche` ha pensato "che la sua vita romanzesca e spericolata raccontasse qualcosa, non solamente di lui, limonov, non solamente della russia, ma della storia di noi tutti dopo la fine della seconda guerra mondiale". la vita di eduard limonov, pero`, e` innanzitutto un romanzo di avventure: al tempo stesso avvincente, nero, scandaloso, scapigliato, amaro, sorprendente, e irresistibile. perche` carre`re riesce a fare di lui un personaggio a volte commovente, a volte ripugnante - a volte perfino accattivante. ma mai, assolutamente mai, mediocre. che si trascini gonfio di alcol sui marciapiedi di new york dopo essere stato piantato dall`amatissima moglie o si lasci invischiare nei piu` grotteschi salotti parigini, che vada ad arruolarsi nelle milizie filoserbe o approfitti della reclusione in un campo di lavoro per temprare il "duro metallo di cui e` fatta la sua anima", limonov vive ciascuna di queste esperienze fino in fondo...
noi moderni lettori dei vangeli siamo immensamente rozzi e limitati, se ci paragoniamo a un sacerdote ebreo o a un fedele cristiano del primo secolo. cogliamo soltanto una minuscola parte dell`infinita ricchezza di citazioni e allusioni, rinvii interni ed esterni e sensi segreti con cui veniva composto un vangelo. leggere un testo e` un`arte che abbiamo quasi dimenticato. con infinita pazienza e umilta`, pietro citati ripercorre il cammino fatto da quei primi lettori: ricostruisce la trama di rimandi e riferimenti nascosti, legge gli indizi, ricompone gli intarsi, mostrandoci come la storia, gli eventi della vita di gesu` si sono compiuti con simboli immaginati molti secoli prima. tutto il racconto evangelico - dal misterioso tema della nascita verginale di gesu` fino alle parole finali sulla croce: "mio dio, mio dio, perche` mi hai abbandonato?" - e` fittamente intrecciato con il testo dell`antico testamento, con le leggende ebraiche che formano una specie di fondale, di eco e di conferma alle verita` della nuova fede. al di la` del ricchissimo tessuto della tradizione, pero`, citati cerca con tutte le sue forze di cogliere la novita`, il respiro profondo della rivelazione cristiana. la modestia, il candore, la dolcezza di maria non trovano riscontro nei testi antichi. e nemmeno la misteriosa immagine del "bambino nella mangiatoia", uno dei segni fondamentali in cui si riconoscevano i nuovi fedeli.
3 CD. Box inedito, con tre concerti, tutti del 1979. Denver, Long Island e Chicago. Con standout cuts come Lost in Hollywood ( tre versioni di oltre 20 minuti ognuna ), Love's No Friend, Man on The Silver Mountain, All Night Long e Since You've Been Gone.
Il box, Cleopatra Usa, è una limited edition. Contiene un libro di 28 pagine, un guitar picks, keychain ed altre chicche.
questo volume rappresenta una delle pietre miliari del percorso filosofico di umberto eco e una delle pietre miliari della riflessione semiotica internazionale tout court. eco torna alla filosofia (ammesso che mai se ne sia distaccato), per confrontarsi soprattutto con l`ontologia e le scienze cognitive in materia di percezione, realismo, iconismo. confrontandosi con i nodi fondamentali della filosofia di ogni tempo, da aristotele a heidegger, eco discute i problemi dell`essere, della verita`, del falso, del riferimento, della realta`, dell`oggettivita` della conoscenza e della congettura. con straordinaria lucidita`, eco anticipa cosi`, nel 1997, temi destinati a diventare cruciali nel dibattito filosofico attuale - prima fra tutte la questione del realismo.
antonio piccolo ci ripropone il mito di antigone da un punto di vista che non era mai stato considerato: quello di emone, figlio di creonte e promesso sposo dell`eroina sofoclea. con alcune varianti che riguardano, tra l`altro, i rapporti tra ismene, la sorella di antigone, e lo stesso emone. questa originale rappresentazione del mito e` un testo che attraversa tutti i generi teatrali, dalla commedia alla farsa, alla tragedia, sul ritmo di un fantasioso e affascinante dialetto napoletano che mescola alto e basso, registri letterari e popolari, lirismo e comicita`. il mito rivive cosi` nella sua sostanza piu` autentica, specchio antico e rinnovato per parlare allo spettatore di oggi d`amore, di politica, di rapporti tra padri e figli. un testo che sfida i parametri consueti del teatro contemporaneo riuscendo a sorprendere, divertire e commuovere.
, sentenziava il grande hercule poirot. nei racconti di gabriele pedulla` una coincidenza e` appena un`avvisaglia, due sono l`annuncio che qualcosa di inatteso sta per accadere, ma tre coincidenze non si dovrebbero augurare neanche al proprio peggior nemico. o forse neppure esistono piu` le coincidenze, per le donne e gli uomini seduti al tavolo da gioco di pedulla`. e nella curiosita` che li spinge ad alzare ogni volta la posta - rimettendo in discussione verita` e certezze - conviene riconoscere piuttosto l`opera di un genio maligno in vena di buffonerie. giacomo avrebbe solo voglia di dormire; l`ingegner luigi bassetti cerca di fare carriera con la cucina cinese; olindo ha nostalgia della nebbia; eliana e g. rievocano la giovinezza leggendaria del loro amico vale... a fare da innesco a queste storie c`e` sempre un viaggio - sospirato, temuto, ricordato - che puntualmente si rovescia in smarrimento. perche`, come una foschia, un alito oscuro soffia in queste pagine dove nulla e` prevedibile, e quando alla fine il pericolo si manifesta apertamente il primo a pagarne le conseguenze e` proprio chi credeva di esserne al riparo. a cominciare dal lettore.
c`e` una trappola pronta a scattare per giova`, guardia giurata di partanna mondello. la sorella mariella ha dato in affitto il di sua proprieta`. purtroppo i due affittuari trovano scuse e pretesti (non del tutto infondati) per non pagare il canone e cio` scatena in famiglia la consueta tragedia farsesca. la madre antonietta, la zia mariola, la vicina mariangela e persino il padre infermo spingono giova` a fare qualcosa, qualsiasi cosa, quando un fatto ben piu` grave si aggiunge al danno morale e a quello economico. gli affittuari, i sedicenti fratelli mormile, sono caduti in un agguato e mariella e` stata fermata dalla polizia scatenando oltretutto una ridda di maldicenze. lo stile del duplice omicidio e` quello classico mafioso, eppure e` proprio lo zzu, il boss della borgata, a dare ordine a giova` di fare chiarezza. solo sullo sfondo si muovono le forze dell`ordine, che tutti i protagonisti della vicenda considerano un potere ostile, incapace di penetrare gli arcani del quartiere. a spalleggiare giova` in questa nuova indagine sara` il figlio del padrino, l`infido giampaolo. inspiegabili indizi e ulteriori cadaveri arrivano a complicare la situazione, mentre giova` sempre piu` si rende conto di essere su un piano inclinato che porta al disastro. , riesce a capire un attimo prima di finire in trappola. la e` lo schiaffo che si da` all`asino, utilizzandolo come capro espiatorio finale di una lunga catena di soprusi. al termine della quale, anche questa volta, si trova giova` di dio - investigatore riluttante ed esca umana -, un giufa` immerso nel contesto della mafia di piccolo cabotaggio, onnipresente nelle zone dove lo stato sembrerebbe aver fatto un passo indietro. un romanzo ricco di dialoghi da commedia brillante che portano il lettore a sorridere, salvo poi accorgersi che c`e` poco da sorridere, in questo , come lo ha definito con perfetta diagnosi goffredo fofi.