"poco lontano il mare e testimone della nostra tragedia: lo possiamo vedere ma non lo possiamo raggiungere." angelo scalvini e un ragazzo quando viene assegnato alla divisione acqui, il 13 gennaio 1943: per mesi respira la calma apparente dell`isola greca e annota nel suo diario le giornate sempre uguali in quel presidio sperduto nel mediterraneo. poi, sul finire dell`estate, si diffonde la notizia dell`armistizio. il suo diario di guerra diventa cosi la testimonianza dei giorni febbrili della resistenza della divisione italiana contro i tedeschi e della prigionia dei sopravvissuti nel campo di barauka, nella russia bianca, e di danzica, durante i mesi della disperata ritirata delle truppe tedesche. un`odissea senza fine e la storia di un ritorno a casa segnato dal dolore, ma anche dalla voglia di ricominciare, in memoria di quei 7.000 compagni morti in grecia, alla fine di settembre del 1943.