


al nome di ivan il terribile e` legata l`immagine del potere assoluto nella sua forma piu` crudele, grandiosa ed esaltata. di solito i potenti agiscono, non si raccontano, preferendo lasciare il compito a cronisti per lo piu` adulatori. ma ivan il terribile fu anche in questo un`eccezione: con due sbalorditive lettere al principe kurbskij volle motivare le sue azioni, degnandosi persino di rigettare con doviziose argomentazioni le fondate accuse mosse da colui che era stato un suo influente collaboratore. perche` perseguitare ferocemente i sudditi? perche` annullare ogni principio di giustizia? ivan non teme certo di rispondere a queste domande, ricorrendo a tutta l`imponente complessita` di un io ipertrofico, allucinato, contraddittorio e amorale.



il romanzo, pubblicato nel 1904, narra la storia di un timido provinciale, mattia pascal, che si allontana di casa dopo una delle solite liti con la moglie romilda e la suocera, e, arrivato a montecarlo, vince, giocando a caso, diverse decine di migliaia di lire. il possesso di una grossa somma e la lettura di una notizia di cronaca che annuncia la sua morte (si tratta di un`erronea identificazione del cadavere di un disperato che si e` ucciso gettandosi nel pozzo di casa pascal), lo inducono a simulare davvero la morte e a tentare di cominciare una nuova vita. mattia pascal diventa cosi` il signor adriano meis, e va a stabilirsi a roma...



come sta il mondo? male. malissimo. sballano i governanti. sballano i governati. le mucche, i mari, i climi, tutta la terra sballa. e avanzano, globali e fatali, gli apostoli del nuovo. del "niu`". new economy, new holidays, new way of life. anche la storia, la vecchia storia dei sussidiari, cambia musica. fra un brivido e una risata, benni commenta, smaschera, anticipa. diabolicamente.


una carrella sul mare, piena di umanita` che fugge dalla guerra, dalla fame, dalla persecuzione, dalla tirannia, con il sogno di un altrove. fra loro, c`e` un vecchio. una specie di saggio o di sciamano che ha vissuto, in tempi diversi, molte vile in molti luoghi del mondo. assumendo via via le sue mutevoli identita`, risponde alle domande dei migranti. salvatore veca affida al suo vecchio, carico di anni, di sapere, di scritture, il compito di guardare dentro il nostro destino, il destino di un occidente che. una volta di piu`. si sporge sulla catastrofe possibile. la voce del vecchio e` la voce di una cultura che. per segmenti, per lacerti luminosi, e` tutta chiamata a raccolta, prima del silenzio, e contro il silenzio.

da compagni di viaggio (1870) a l`albero della conoscenza (1900), i racconti pubblicati in questo volume compongono un personalissimo tour italiano. vi si possono ritrovare i luoghi di piu` prevedibile interesse: lo splendore notturno di firenze ne la madonna del futuro, l`incanto della campagna romana in adina, l`atmosfera della roma archeologica ne l`ultimo dei valerii. ma ci sono anche incontri ed entusiasmi meno scontati: i paesaggi alpini di a isella, l`opprimente canicola estiva di compagni di viaggio. conclude il percorso l`albero della conoscenza, che si svolge in inghilterra, ma vive dell`ironica nostalgia di villa carrara, dove l`italia diventa modello di una classicita` remota e stereotipo del pittoresco.




Giunti, 1995, IT. Il libro traccia in breve la storia fondamentale dei Guns N' Roses soffermandosi sui dischi e sui più grandi concerti. Contiene un'ampia sezione dedicata ai testi con traduzione a fronte delle canzoni più famose della band da Welcome To The Jungle a Civil War.

l`autore riconosce apertamente la crisi che aleggia sull`unificazione europea. c`e` un abisso tra i discorsi burocratici della cee e il disinteresse (se non addirittura l`avversione) nell`opinione pubblica del vecchio continente. eppure egli vuole trovare il modo di trarne comunque frutto, proponendo obiettivi concreti per rilanciare le potenzialita` ancora latenti nel progetto generale. cosi` pone sotto il riflettore della sua analisi temi della massima rilevanza per tutti: disoccupazione, competitivita` economica, riforma dello stato sociale, le questioni della giustizia e dell`ordine sociale, la disaffezione dai partiti e dalla politica tradizionale, nonche` il clima di paura e/o disagio creatosi dopo i mutamenti della situazione internazionale.

2CD. Considerato l'ultimo grande disco dei Led Zeppelin, Physical Graffiti contiene una manciata di canzoni che hanno contribuito a scrivere la storia della band inglese. Canzoni come Kashmir, Custard Pie, In My Time of Dying, Trampled Under Foot, Bron- Yr- Aur, Down By The Seaside. Digipack limited edition.














come possiamo trovare il coraggio di essere sinceri con noi stessi, anche se non abbiamo alcuna certezza su chi siamo davvero? ecco la domanda che anima questo romanzo. e la storia di una donna misteriosa di nome athena, raccontata attraverso le voci di molte persone che la conoscevano bene, o che l`avevano soltanto incontrata. le persone creano una realta`, e poi si ritrovano vittime di essa. athena si ribello` a tutto questo, e pago` un prezzo altissimo. il suo grande problema era quello di essere una donna del xxii secolo che viveva, pero`, nel xxi, e lo rivelava a tutti. ha pagato un prezzo? senza dubbio. ma avrebbe pagato un costo ben piu` alto, se avesse represso la sua esuberanza. sarebbe stata amareggiata, frustrata, preoccupata di "cio` che penseranno gli altri", e avrebbe continuato a ripetersi: "prima risolvero` queste faccende, poi mi dedichero` al mio sogno", sempre lamentandosi del fatto che "le condizioni ideali non arrivano mai".

e lo stesso commissario maigret, nelle sue memorie, a raccontare (in una esilarante mise en abyme) come gli era capitato di far visitare i locali della polizia giudiziaria a uno scrittorello dotato di , tale georges sim. nella realta` fu xavier guichard, che ne era il direttore, a proporre, all`inizio degli anni trenta, a un simenon che di maigret ne aveva gia` pubblicati una mezza dozzina, di trascorrere qualche giorno al quai des orfe`vres: giusto per rendere piu` verosimili il suo personaggio e l`ambiente in cui si muoveva. lui non se lo fece ripetere due volte e ne approfitto` anche per scrivere una serie di articoli. tuttavia, poiche` (come il lettore ha gia` potuto constatare nei tre precedenti volumi dei reportage) non di rado il romanziere eclissa il giornalista, non solo simenon annota spunti per i suoi futuri romanzi, ma si toglie lo sfizio di raccontare celebri inchieste, casi giudiziari clamorosi, aneddoti singolari. dai quali emerge anche uno spaccato della parigi dell`epoca, con la fauna dei suoi quartieri malfamati, gli immigrati delle periferie, i ricchi borghesi delle strade eleganti, i piccoli artigiani degli arrondissement piu` poveri: una parigi che gia` allora cominciava a cambiare profondamente - e che oggi e` quasi del tutto scomparsa. cosi` com`e` scomparsa quella polizia di cui simenon ci mostra all`opera gli ultimi esemplari, e della quale non nasconde di rimpiangere i metodi sbrigativi ma efficaci. con una nota di ena marchi.

. cosi` scrive nel suo diario il consigliere titolare popriscin - funzionario di rango non elevato ma di grandi ambizioni, roso dal senso di inferiorita`, dall`invidia verso piu` altolocati colleghi al servizio dello stato -, che ritiene un privilegio l`incarico di temperare, una volta alla settimana, le penne d`oca di un superiore della cui figlia e` segretamente innamorato. nelle pagine che accolgono le sue frustrazioni e i suoi sogni di gloria si insinuano le sempre piu` assurde fantasie che lo abitano: mucche che comprano il te`, il carteggio tra due cagnoline dal quale apprende che la giovane amata andra` in sposa a un altro. lo sdegno e un`impotente rabbia lo precipitano definitivamente nella follia ( questa, priva del demoniaco romanticismo che caratterizza l`insania del pittore nel ritratto, un altro dei di gogol`). persa del tutto la ragione - ora si crede ferdinando viii, re di spagna -, popriscin viene rinchiuso in un manicomio, dove si occupa degli e si angoscia per la sorte della luna. dinanzi al suo delirio, alle grida strazianti per le brutali che gli vengono inflitte, anche a noi non resta che ripetere, come popriscin: . un silenzio che verra` riempito dalla voce stridula e penetrante dell`uomo del sottosuolo di dostoevskij.

da oltre trent`anni l`italia vede attuarsi periodicamente soluzioni `irregolari` delle crisi politiche. ciampi, monti, draghi. da tempo i presidenti della repubblica si regolano come se fosse in vigore da noi la costituzione della quinta repubblica francese, o forse pensano che sia ritornato lo statuto albertino: convocano `qualcuno` che metta le cose a posto. non possiamo non chiederci se, tra le cause immediate di questa deriva, non ci sia il disinvolto e reiterato ricorso alla cosiddetta `unita` nazionale` e al conseguente assembramento di formazioni politiche ritenute antitetiche ma destinate a perdere, nel corso di tali esperienze, larga parte dei loro connotati. e` probabile che tutto questo si sia verificato sotto la pressione incalzante di costringenti strutture extranazionali in grado di imprimere una accelerazione. ma il problema ineludibile che abbiamo di fronte e`: a quale prezzo e con quale riassetto del nostro ruolo internazionale si sia prodotta una tale mutazione, e se essa sia irreversibile.


"l`autunno e` arrivato. le foglie cadono dagli alberi. l`aria e` piu` fresca. la gatta violetta corre in giardino...". un libro illustrato per bambini dai 5 anni con il testo in stampatello maiuscolo e tanti esercizi per giocare con la storia, perfetto per le prime letture! eta` di lettura: da 5 anni.

la pace e` l`obiettivo e la condizione della democrazia: diritti dell`uomo, democrazia e pace sono per bobbio i tre elementi inseparabili del medesimo movimento storico. e` in questa prospettiva che egli considera centrale nella sua riflessione politica gli scritti sulla pace raccolti in questo volume. in essi bobbio esamina come si ponga il dilemma tra pace e guerra nella societa` attuale, che ha a disposizione i mezzi della propria autodistruzione, e discute le possibilita` del pacifismo e dell`azione non violenta per giungere a proporre un piu` realistico "pacifismo istituzionale" che demandi a superiori organismi di controllo la soluzione pacifica dei conflitti quanto meno la limitazione o la regolazione della violenza.