"sapienza e` una condizione dello spirito, un modo di essere, e non un insieme di contenuti che si ritengano veri e saggi. il sapiente e` radicato nella sorgente delle cose, e dell`esperienza sapienziale possono farsi testimonianza scritta o orale parole, come quelle di eraclito, parmenide, empedocle in occidente, e delle upanishad o dello chuangtzu in oriente, che vibrano della risonanza mistica da cui sorgono. a differenza della filosofia, la sapienza e` un modo di essere, non di pensare, ed e` frutto del se`, mentre la filosofia lo e` dell`ego. i sapienti greci non erano uomini di scrivania, come forse amerebbero dipingerli a propria immagine e somiglianza gli esangui ermeneuti contemporanei, bensi` individui che intraprendevano una via di continua ricerca di se stessi, all`insegna del motto delfico gn?thi sauton, e da questa pratica di ricerca spirituale venivano trasformati fin nelle intime midolla, come i sapienti d`oriente. nel versante orientale, la sapienza e` un immenso commentario intorno alle folgorazioni mistiche e alle formulazioni religiose dei veda, che trovano sistemazione nelle upanishad. diversa e` la sapienza greca, in cui fioriscono personalita` spiccate, con maggiore differenziazione di linguaggio e di pensiero. ma i temi di fondo sono gli stessi, e con ogni evidenza la madre della sapienza d`oriente e d`occidente e` una sola e la medesima, benche` da essa germoglino frutti ben diversi."
"lungi dall`essere poco teatrale, re lear puo` ben dirsi l`opera piu` teatrale di shakespeare, e cio` nel senso che in essa il linguaggio del drammaturgo raggiunge la sua piu` alta, e specifica, intensita` ed espressivita`. ne` poteva essere diversamente. nel dramma, composto intorno al 1605 (poco dopo l`0tello e pressoche` contemporaneamente al macbeth) e dunque nel momento in cui piu` profonda era la sua riflessione sull`uomo e sulla sua condizione, shakespeare crea un linguaggio la cui `teatralita`` e` suprema perche` suprema e` la funzione che ad esso viene affidata; un linguaggio che, volendo esplorare e conoscere il movimento e le ragioni della vita, ha cosi` approfondito e arricchito le proprie specifiche risorse e qualita` da aver bisogno, come mai prima, del proprio elemento naturale, il teatro." (dalla prefazione)
