

se il primo tomo comprendeva un`ampia selezione degli scritti dal 1856 al 1864, questo secondo documenta il passaggio all`universita` di lipsia e, soprattutto, un nuovo orientamento culturale: l`abbandono della teologia, abbracciata per compiacere la madre, a favore della filologia classica. di questa decisiva transizione offrono ampia testimonianza gli scritti qui raccolti.


il volume raccoglie una scelta dei migliori racconti di adolfo bioy casares, scrittore argentino nato a buenos aires nel 1914 e scomparso nel marzo 1999. in mezzo secolo, bioy casares ha saputo creare un universo fantastico e insieme verosimile, e lo ha rappresentato in racconti memorabili, alcuni dei quali brevissimi e folgoranti. la scelta di questi sedici racconti - a cura di glauco felici -, risalenti agli anni tra il 1948 e il 1962, intende essere un avvicinamento fondatamente ammaliato a un universo misterioso e coinvolgente.

"voi non sapete quello che state facendo". e cosi` che bernardo provenzano ha accolto le forze dell`ordine al momento dell`arresto. il segno di un ordine costruito con sotterranea implacabilita`. e i "pizzini", con i loro codici e sottocodici, con il tono ora criptico, ora oracolare, ora dimesso, sono l`arcaico sistema che regola una modernissima ragnatela. nel rigoglio della sua produzione narrativa quasi mai, per esplicita scelta, camilleri ha toccato il tema della mafia. ma quando i pizzini di provenzano sono stati resi pubblici e` stato subito chiaro che costituivano per lui un`opportunita` di riflessione imperdibile: linguisticamente anomali, antropologicamente emblematici per la concezione della religione, della famiglia, delle gerarchie dei rapporti tra le persone, sembravano fatti apposta per entrare nell`universo letterario dello scrittore. questo libro e` un dizionario che, voce per voce, svela l`alfabeto con cui il capo dei capi ha parlato alla sua organizzazione per mostrare come, sotto la superficie di parole apparentemente comuni, puo` celarsi la feroce banalita` del male. e che i primi anticorpi che una societa` civile deve sviluppare contro la vischiosita` mafiosa sono quelli di un linguaggio limpido, onesto e condiviso. un libro in cui il gusto per la battuta e per il paradosso non nascondono un diffuso senso di allarme. e anche questa e` una nuova nota nello stile di camilleri: nessuna catarsi e` possibile, il lettore resta inchiodato alla grottesca efferatezza del mondo.







lungo l`intera storia del pensiero, il legame tra biografia e speculazione filosofica si e` spesso rivelato determinante, ma mai come in giordano bruno, che guardava alla propria vita come a un dono degli de`i, in vista di un destino eccezionale. lo testimonia questa documentata biografia, che, scritta dal massimo interprete di bruno, offre anche la migliore chiave d`accesso al nucleo piu` profondo della sua esperienza filosofica. un`esperienza, e una vita, eminentemente rinascimentali, indagate e raccontate con maestria, fino al culmine del celebre processo; e qui, prendendo le distanze dal mito di un bruno pronto a immolarsi quale martire del libero pensiero, ciliberto lo mostra impegnato a giocare tutte le proprie carte per salvarsi. solo dopo ottanta mesi di prigionia e di travaglio interiore, giordano bruno scegliera` la morte - e riuscira` nello stesso tempo a capovolgere il rapporto con gli inquisitori, ergendosi a giudice e riducendo la congregazione al ruolo di imputato davanti al tribunale della verita`.

Rizzoli, 1961, IT. La biografia di Charles Chaplin, forse la figura più complessa e sconcertante di un uomo, certamente la più grande d'attor comico che il cinema abbia posseduto. Chi la descrive la conosce fin dalla nascita, perché è Charles Chaplin Junior, il figlio che il grande attore inglese ebbe da Lita Grey in un matrimonio che fu tra gli scandali più clamorosi di Hollywood. il libro da un ritratto brillante ma soprattutto fedele. La figura dell'eclettico artista (attore, regista, scenografo, sceneggiatore, compositore) è qui completata con gli elementi puramente umani e privati: il ritratto di Charles Chaplin e di Charlot ne escono legati indissolubilmente.
