





pubblicato per la prima volta nel 1930, "la carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica" e` ormai un classico degli studi letterari e costituisce una vera e propria pietra miliare nel campo della critica tematica. percorrendo la letteratura inglese, francese e italiana dell`ottocento, mario praz studia i tratti distintivi dell`estetica decadente nella cultura europea: l`evoluzione dell`idea di bellezza, spesso associata all`idea di morte; il tema della corruzione e della tristezza; la ricorrenza di personaggi satanici; la figura sadica della "femme fatale"; la fascinazione per la lussuria, il vizio e l`esotismo; la sensualita` della parola. un saggio anomalo, moderno, nel quale il pensiero critico si nutre di sottili intuizioni e la letteratura diventa appassionata esperienza.

Il riflesso della luna illumina la notte, dalla mia stanza questo mondo voglio poter cambiare, un sogno a tutti voglio regalare, sorrisi da regalare, e amore da consegnare, un infinità di carezze a voi che non sapete perché soffrite, e una casa per voi che nella notte trovate il sonno, una famiglia per voi che nella solitudine siete vissuti, e tanta musica a chi la sua melodia non hai mai potuto ascoltare, fiori per voi che nei fucili portate l’arroganza dell’uomo, arcobaleni di colori per voi che nella oscurità trovate la vostra pace, io insieme a voi questa notte sogno un mondo migliore, un mondo di speranza che non si consumerà mai, voglio cambiare ciò che io non potrò mai cambiare, accendo la luce che riesce ad avvolgere i cuori, che in cerca della nostra vita ci rifugiamo nei sogni, regalo a te, mio bellissimo mondo questo sogno enorme di amore che non potrà mai morire.

francesco la licata ricostruisce le vicende salienti della vita di giovanni falcone, palermitano autentico, magistrato protagonista del pool antimafia e del maxiprocesso di palermo, giudice a cui era stata data la delega per sconfiggere la mafia, e che dalla mafia e` stato neutralizzato mediante l`isolamento e la delegittimazione, con accuse di protagonismo, opportunismo e smania di potere, fino all`epilogo della strage di capaci, il 23 maggio 1992. con una nota di gian carlo caselli.




