
questo volume e` un classico della letteratura memorialistica su beethoven e una delle piu` importanti fonti dirette sulla sua vita. alla sua origine sta la singolarissima esperienza di un ragazzo poco piu` che dodicenne, che per due anni, gli ultimi della vita di beethoven, ne frequenta quotidianamente la casa, gli diviene amico affettuoso, lo assiste, e piu` tardi, in eta` ormai avanzata, con consapevolezza ben maggiore, ripercorre quei momenti, riferendone episodi e impressioni con fedele semplicita` e composta commozione. sullo sfondo della vita culturale-musicale, non soltanto viennese, del tempo, nella quale il maestro appare assorbito dalla sua imponente attivita`, prende rilievo un beethoven intimo e umanissimo.


il ballo, i suoi luoghi e i suoi riti si confermano come metafora dell`esistenza umana. perche` quando si entra in una sala da ballo ci si esibisce, ci si confronta, si lotta con se stessi e con i rivali, si cerca di far brillare il meglio di se`, ma senza rivelarsi troppo. perche`, come nella vita vera, quello che conta e` mantenere tutto su un piano di non-compromissione. si impara molto in balera, si impara a conoscere se stessi e il proprio genere, a fidarsi e a diffidare, a osservare e essere osservati.









