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passando in rassegna una serie di fattori aggreganti (il legame etnico, il rapporto con il territorio, la lingua, la memoria, le norme di convivenza incarnate nelle istituzioni), l`autore ripercorre la vicenda storica dei popoli europei e il processo di formazione delle rispettive identita` nazionali attraverso alcuni punti di svolta fondamentali: la caduta dell`impero romano d`occidente, la cristianizzazione degli invasori barbari e la nascita della societa` medievale, la costituzione degli stati assoluti e la loro democratizzazione. un affresco che consente da una parte di spiegare i motivi della "diversita`" italiana, dall`altra di comprendere i tratti distintivi della civilta` europea, nello scorcio dei rapporti con le altre grandi civilta`.

la storia della filosofia si e` a lungo confrontata con lo studio della mente, delle sue facolta` e delle sue operazioni, mantenendo per secoli una sorta di dominio privilegiato su questo territorio. oggi pero` le scienze cognitive (psicologia cognitiva e dello sviluppo, linguistica, intelligenza artificiale, neuroscienze e antropologia cognitiva) hanno sviluppato metodi specifici sia sul piano teorico che sperimentale per analizzare e interpretare l`interazione tra la mente e il cervello studiando in particolare la percezione, la memoria, il linguaggio, l`interferenza e il controllo motorio. l`autore esamina talune acquisizioni emerse dalla ricerca cognitiva per vederne i riflessi sul piano filosofico.

chi ha inventato la tombola? gli antichi romani. chi per primo faceva andare su e giu` uno yo-yo? i bambini romani. chi giocava infuocate partite di rugby? sempre loro, i romani. una quantita` di giochi e di abitudini e` nata in quei tempi lontani ed e` ancora viva ai nostri giorni e nelle nostre citta` moderne. eta` di lettura: da 6 anni.

Il capolavoro assoluto della nostra letteratura, l'opera che ha fondato la lingua italiana. Una creazione poetica di assoluta novità, versi di potenza e dolcezza inaudite che scolpiscono indelebilmente nella mente del lettore ritratti di personaggi e immagini di straordinaria forza suggestiva. È questo la Divina commedia dantesca, un poema che, quanto più lo leggiamo e rileggiamo, quanto più tempo passa a separarci dall'epoca in cui fu composto, e tanto più sembra avere cose da dirci. Un libro che, come ha scritto Eugenio Montale, ci insegna come «la vera poesia abbia sempre il carattere di un dono», reso disponibile al pubblico in un'edizione dal rigoroso commento, curato da Anna Maria Chiavacci, grande esperta di Dante, e dai ricchi apparati critici, comprendenti glossario e rimario, due utili strumenti per orientarsi nel vasto mondo dantesco.

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