
e` la storia, narrata in prima persona e ambientata tra brescia, mantova e verona, di un ragazzo, figlio di un partigiano, che, insieme alla sua banda di amici, partecipa nonostante la sua giovane eta`, alla guerra civile successiva all`8 settembre 1943. il freddo nelle ossa e` la paura, che viene comunicata senza retorica, con ironia e con freschezza.









"l`estasi insicura" e` una delle sillogi piu` corpose di silvio raffo, suddivisa in venti brevi suite secondo la proverbiale misura e armonia "classica" caratteristiche del suo stile, che ha attraversato le stagioni degli sperimentalismi e delle avanguardie ignorandole e mantenendosi sempre fedele alle esigenze di una lirica melodica e insieme modernissima per le componenti esistenzialiste dei suoi contenuti. maestri di raffo che lo hanno incoraggiato riconoscendo in lui un erede ideale sono mario luzi, maria luisa spaziani e sandro penna. gli esponenti della critica letteraria che hanno elogiato la sua figura e il suo "anticonformismo iperlirico" e la sua "tradizionalita` eversiva" sono stati principalmente elio gioanola, giorgio barberi squarotti e enrica salvaneschi. prefazione di silvio aman.