
succede di subire tremende delusioni sentimentali e di capire di poter fare affidamento soltanto su se stesse per affrontare la vita. succede, allo stesso modo, di non riuscire piu` a sopportare l`ossessione di fidanzati gelosi, ansiosi soltanto di controllare ogni momento dell`esistenza della persona a cui dicono di voler bene. succede persino, osservando come va il mondo, di arrivare a pensare che se ogni cosa ha un prezzo anche l`amore deve avere il suo. inizia cosi` la storia della protagonista di questo libro, una giovane donna a cui basta pubblicare qualche foto su internet insieme a un numero di cellulare per iniziare a praticare quello che e` stato definito "il mestiere piu` antico del mondo": una professione immediatamente balzata agli onori delle cronache da quando, per definirla, si e` pensato di utilizzare la piu` moderna parola "escort". un lavoro che, svelando "la vita segreta dei maschi", si trasforma in un romanzo talvolta crudo, spesso esilarante e sempre istruttivo. un imperdibile affresco in cui le miserie del "maschio italiano" (uno strano macho sempre a caccia di prestazioni a pagamento...), le sue fantasie e le sue magre figure in camera da letto, danno corpo a uno scanzonato e corrosivo diario di bordo: un bestiario dedicato agli uomini, scritto per le donne e firmato da un`ironica e disincantata "navigatrice dei sensi".

la vicenda di amore e morte che ha come protagonista il giovane cavaliere tristano rappresenta senz`altro uno dei miti letterari alla base dell`immaginario occidentale, disponibile a continue risemantizzazioni, dal medioevo fino alla modernita`. a partire dal nucleo originario della storia, databile intorno alla meta` del xii secolo, il lettore potra` percorrere le principali linee di sviluppo della leggenda in area romanza, ma anche tedesca e medio inglese, fino alle riscritture in prosa italiana della fine del xiii secolo. il volume si propone dunque di coniugare a una duplice prospettiva diacronica e comparativa l`attenzione alle singole realizzazioni letterarie e alla loro specificita`, intrecciando a un`informazione chiara, ma attenta al dibattito critico, la lettura diretta di una scelta di testi che questo mito ha contribuito a formare. non dunque un`antologia, ma "una storia della storia" di tristano che accompagni il lettore nei labirinti complessi e suggestivi della leggenda senza privarlo del prezioso contatto con i brani letterari.

in quanto intervento attivo sui problemi della comunita` e del suo territorio il tirocinio e` divenuto l`occasione per un primo vero incontro con la prassi assistenziale, con i concreti problemi dei cittadini prima che con le astrazioni della pura teoria. nato dall`esperienza di un gruppo di lavoro dell`universita` di catania, il libro ripercorre la storia del tirocinio professionale in italia alla ricerca di un modello in grado di misurarsi con la centralita` dell`allievo, con le sue specifiche capacita`, con le sue motivazioni alla scelta professionale. completano il testo una trattazione del percorso formativo professionale all`interno del gruppo di lavoro e un`appendice bibliografica specifica.


le vicende clamorose e segrete di editori, autori, libri: le fedelta` e i conflitti, i retroscena dei contratti e delle censure, il funzionamento della macchina editoriale, i successi e gli insuccessi di mercato, i casi letterari dal gattopardo a eco, dalla tamaro a camilleri, il ruolo dell`informazione e della critica, i mille volti del lettore, e ancora le crisi finanziarie, i passaggi di proprieta`, i rapporti con il potere ecomonico e politico. gian carlo ferretti ripercorre la storia dell`editoria letteraria in italia analizzando i vari aspetti culturali, sociali, economici, politici.







in fatto di stile audrey hepburn non ha eguali: il suo nome rimanda immediatamente a un`eterea combinazione di grazia, fascino e sobrieta`. ma non e` soltanto questo aspetto ad avere un`influenza fondamentale sulla moda: la sua stessa personalita` e` ancora oggi fonte d`ispirazione per le donne di tutto il mondo. audrey e` un modello di femminilita` e, attraverso la sua vita, ci ha insegnato che essere una donna significa prima di tutto sapere chi siamo e che cosa vogliamo. tra numerosissime interviste, melissa hellstern ha selezionato una raccolta di dichiarazioni che ci fanno ascoltare la voce dell`attrice su argomenti imprescindibili per ogni donna: carriera, vita di coppia, maternita`, relazioni. impreziosito da fotografie poco note, storie inedite e rivelazioni di chi l`ha conosciuta, "come audrey" ci svela la vera essenza della hepburn attraverso le sue stesse parole, offrendoci uno sguardo nuovo sulla donna che si nascondeva dietro il mito, ed e` il libro perfetto per chi vuole trarre ispirazione da un`icona eccezionale e imparare a vivere con eleganza, glamour e grazia.





il libro e` il tragico monologo di una donna che aspetta un figlio guardando alla maternita` non come a un dovere ma come a una scelta personale e responsabile. una donna di cui non si conosce ne` il nome ne` il volto ne` l`eta` ne` l`indirizzo: l`unico riferimento che viene dato per immaginarla e` che vive nel nostro tempo, sola, indipendente e lavora. il monologo comincia nell`attimo in cui essa avverte d`essere incinta e si pone l`interrogativo angoscioso: basta volere un figlio per costringerlo alla vita? piacera` nascere a lui? nel tentativo di avere una risposta la donna spiega al bambino quali sono le realta` da subire entrando in un mondo dove la sopravvivenza e` violenza, la liberta` un sogno, l`amore una parola dal significato non chiaro. con la prefazione di lucia annunziata.

"anziche` lo scrittore," ha detto una volta roberto bola?o "mi sarebbe piaciuto fare il detective privato. sicuramente sarei gia` morto. sarei morto in messico, a trenta, trentadue anni, sparato per strada, e sarebbe stata una morte simpatica e una vita simpatica". simpatica, eppure segnata gia` dalla sconfitta e dalla follia, dissipata e bohe`mienne, esaltante e allucinata, dopata di sesso, poesia, marijuana e mezcal, e` sicuramente la vita dei protagonisti di questo libro, che enrique vila-matas ha descritto come "il viaggio infinito di uomini che furono giovani e disperati, ma non si annoiarono mai". "i detective selvaggi" e` infatti il romanzo delle loro avventure, ed e` quindi un romanzo di formazione; ma e` anche un romanzo giallo nonche`, come tutti quelli di bola?o, un romanzo sul rapporto tra la finzione e la realta`. un libro, ha scritto un critico messicano, "simile a uno stadio dove la gente entra ed esce in continuazione", e dove, come avviene in 2666, si incrociano e si aggrovigliano, spesso contraddicendosi, le "versioni" di un`infinita` di personaggi (tutta gente che "on the wild side" non si e` limitata a farci un giro): poetesse scomparse nel deserto del sonora e puttane in fuga, ex scrittori di avanguardia e magnaccia imbufaliti, architetti vaneggianti e poliziotti corrotti, cameriere libidinose e poeti bisessuali, e poi avvocati, editori, neonazisti e alcolizzati...

protagonista indiscusso della cultura internazionale, riconosciuto in tutto il mondo per l`originalita` delle sue tesi e la finezza della sua scrittura, autore di libri diventati best sellers: e` roland barthes, uno degli intellettuali piu` importanti del novecento. per primo ha indagato la societa` dei consumi, dalla moda all`alimentazione, dai viaggi al discorso politico, dall`arte alla fotografia; per primo ha divulgato i principi di una nuova disciplina, la semiologia. molti suoi concetti si sono rivelati centrali nella cultura contemporanea come le intuizioni sul diffondersi della narrazione e del discorso autobiografico e sentimentale, la centralita` del fruitore, la necessita` del piacere e di un approccio estetico al mondo quotidiano. la sua opera e` un prezioso strumento di rilevazione, una potente messa a fuoco di cio` che oggi va sotto il nome di `societa` della comunicazione`.

il libro parte da un chiarimento dei termini storici della questione e illustra i rapporti tra il movimento italiano e quelli europei, per addentrarsi poi nello studio della scapigliatura, dei crepuscolari, del futurismo. l`analisi delinea cosi` un momento fecondo della storia letteraria europea e al tempo stesso permette di comprendere i termini di quel dibattito sulle avanguardie che attraversa tutto il novecento.

progressivamente ridimensionate dalla societa` patriarcale e dal cristianesimo, le divinita` femminili hanno rivestito un ruolo fondamentale nella mitologia classica e in molti culti pagani, come sintesi di cio` che doveva essere nelle donne in carne e ossa, come forme archetipiche di realta` naturali, tessiture primigenie che oggi giacciono, sopite o soppresse dall`attualita` sociale e culturale, nello spirito di ogni donna. questo libro e` una rilettura in chiave junghiana delle qualita` divine che appartengono ad ogni donna. ciascuna ha la sua dea, ciascuna ha di fronte a se` il percorso per scoprire la divinita` d`appartenenza: atena, figlia di zeus, dea della saggezza, della sapienza, della lotta; afrodite, dea dell`amore, della bellezza, della sensualita`; era, sovrana dell`olimpo, dea del matrimonio e del parto; demetra, sorella di zeus, dea nutrice del grano e della gioventu`; artemide, divinita` lunare, dea della caccia; persefone, sposa di ade, dea degli inferi e regina dell`oltretomba. sulla base di dieci anni di studi nel campo della psicoanalisi, "la dea sulla terra" delinea la strada per la conoscenza di se`, per evitare aspettative inadeguate, per affrontare i punti di svolta della vita imparando a riconoscere la divinita` verso cui si e` maggiormente inclini, senza pero` trascurare il bisogno di dialogo tra le dee, perche` permettere a una di loro di dominare la propria personalita` significa rendere impossibile la polifonica ricchezza che un equilibrio "divino" ci puo` dare.






















Ricorrendo nel 2017 il 140° anno dalla fondazione del Liceo, dal 1923 Conservatorio “S. Cecilia”, Domenico Carboni (per 9 anni allievo e per 31 docente e bibliotecario) ha voluto ripercorrere questo lungo cammino che termina nel 1999 quando la legge di riforma 508 ha trasformato la fisionomia storica dei conservatori facendone Istituti di Alta Formazione di livello universitario. È una grande storia ricostruita attraverso i documenti ma senza tralasciare notizie inedite, curiosità e le memorie dei protagonisti più celebri.
Fin dalle sue più remote origini la musica è sempre stata strettamente legata all’esperienza religiosa, accompagnando di epoca in epoca l’intero percorso dell’umanità, dando vita ad un repertorio musicale di enorme vastità e di straordinaria varietà nell’avvicendarsi di linguaggi, forme, stili e tecniche compositive, spesso intrecciate alle più diverse manifestazioni artistiche, alla letteratura, alla filosofia in un connubio tanto più denso, suggestivo e stimolante: dalla monodia cristiana, alla prime forme polifoniche, dall’esperienza dell’Ars Antiqua a quella dell’Ars Nova, dal Rinascimento al Barocco, dal Classicismo al Romanticismo al Decadentismo, giungendo fino alle avanguardie del Novecento, la musica sacra ha lasciato un segno indelebile ed imprescindibile attraverso un repertorio immenso e straordinario comprendente alcuni degli esiti più alti della sensibilità, dell’intelligenza e della fantasia dell’uomo, fosse egli credente o ateo.





L’attenzione prestata ai vari fenomeni naturali venne sempre più legata alla fruizione artistica, tanto che determinate forme di paesaggio non mancarono di suggerire parallelismi con le altre arti: le albe rugiadose, i crepuscoli, le varietà di fogliame delle foreste, le cascate e i corsi d’acqua vennero sempre più percepiti come forme artistiche della natura al punto da essere fruiti come pittura, come architettura e come musica, una “musica degli occhi”, come venne scritto nel romanzo Allwill di Jacobi, un’espressione poi ripresa in altre opere narrative di altri autori e nella stessa trattatistica pittorica, musicale, filosofica.

Il termine “galempio”, che non esiste nella lingua italiana, nasce da una errata lettura di un “colga l'empio” che si trova nel grande concertato finale del primo atto del Macbeth di Verdi. I coristi prendono il fiato dopo col e quindi cantano “col galempio”. Questo è uno degli innumerevoli casi di patenti assurdità in cui incappano i direttori artistici ai quali i dipendenti più coscienziosi chiedono lumi. La vita del teatro musicale è fatta di una infinità di questioni che risultano incomprensibili per chi non è del mestiere, o anche semplicemente per chi, ragionando con il comune buon senso, di fronte a cose insensate prova un rifiuto, una repulsione di principio. Chi fa invece di mestiere il dirigente in un teatro lirico deve prendere pazientemente in carico anche le assurdità, che sono però controbilanciate dalla possibilità di sviluppare nel lavoro, malgrado tutte le trappole, una forte creatività.


"tesori d`insubria", guida per itinerari, costituisce un attento viaggio a ritroso volto a delineare uno scenario ampio e variegato, al di la` dei soliti cliche`; un excursus nello spazio e nel tempo, entro i confini di un`area geografica e culturale solo apparentemente nota: la nostra terra, rivisitata a partire dall`interno e oltre i limiti scolastici e di campanile. megaliti e palafitte, tracce romane e tesori barbarici, borghi antichi e pitture segnano i luoghi dell`anima, come tracce che ci indicano la via per comprendere, fin dove e` possibile, e ritrovare le testimonianze di uomini e donne di epoche perdute. e cosi` che, sullo sfondo dei laghi e delle montagne, fino alla pianura, i tesori della lombardia occidentale, del piemonte orientale e del canton ticino, riuniti in questo lavoro sotto un`unica storia proprio come accadde in passato, ci svelano tutte le loro bellezze: dalla preistoria al medioevo.

una nuova edizione rivista e aggiornata, illustrata dagli scatti dei piu` celebri fotografi fetish italiani. il bdsm (acronimo di bondage dominazione sado masochismo) e` un fenomeno sempre piu` visibile e diffuso, che ha finito per conquistare moda, pubblicita` e cultura di massa. questa guida, scritta da chi lo pratica personalmente, spiega e analizza tutte le fantasie piu` estreme, da informazioni inedite e introduce il lettore ai codici di comportamento che regolano questo sottomondo con una serie di norme non scritte. nei capitoli dedicati alle diverse pratiche (bondage, spanking, clinical, body modification) vengono sfatati molti luoghi comuni: il bdsm e` un parco giochi per adulti liberi e consenzienti, una via di conoscenza da esplorare senza preconcetti.

sono le cinque meno dieci esatte. il lago s`intravede all`orizzonte: e` una lunga linea di grafite, nera e argento. l`uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che e` necessario. e sa che e` proprio in cio` che le persone gettano via che si celano i piu` profondi segreti. e lui sa interpretarli. e sa come usarli . perche` anche lui nasconde un segreto. l`uomo che pulisce vive seguendo abitudini e ritmi ormai consolidati, con l`eccezione di rare ma memorabili serate speciali. quello che non sa e` che entro poche ore la sua vita ordinata sara` stravolta dall`incontro con la ragazzina col ciuffo viola. lui, che ha scelto di essere invisibile, un`ombra appena percepita ai margini del mondo, si trovera` coinvolto nella realta` inconfessabile della ragazzina. il rischio non e` solo quello che qualcuno scopra chi e` o cosa fa realmente. il vero rischio e`, ed e` sempre stato, sin da quando era bambino, quello di contrariare l`uomo che si nasconde dietro la porta verde. ma c`e` un`altra cosa che l`uomo che pulisce non puo` sapere: la` fuori c`e` gia` qualcuno che lo cerca. la cacciatrice di mosche si e` data una missione: fermare la violenza, salvare il maggior numero possibile di donne. niente puo` impedirglielo: ne` la sua pessima forma fisica, ne` l`oscura fama che la accompagna. e quando il fondo del lago restituisce una traccia, la cacciatrice sa che e` un messaggio che solo lei puo` capire. c`e` soltanto una cosa che puo`, anzi, deve fare: stanare l`ombra invisibile che si trova al centro dell`abisso.


i ferruzzi sono stati protagonisti di una delle piu significative esperienze imprenditoriali del novecento italiano. figlio di contadini romagnoli, serafino ferruzzi fu il costruttore di un impero silenzioso in meno di vent?anni. cereali, zucchero, oli vegetali, cemento. navi, silos e oltre un milione di ettari coltivati, sparsi tra le americhe e l?italia. un gigante con radici nella terra e lo sguardo sul mondo. dopo di lui, raul gardini guido il gruppo verso i vertici dell?industria italiana ed europea, entrando nel settore petrolchimico, farmaceutico e dei nuovi prodotti dell?agro-business attraverso l?acquisizione della montedison, fino a raggiungere dimensioni senza precedenti. con oltre 250 stabilimenti sparsi tra europa, america e asia, ferruzzi-montedison incarno la forza e l?ambizione dell?imprenditoria italiana sulla scena internazionale. incapace tuttavia di uscire dalla mentalita padronale, che poteva funzionare a ravenna, per passare a una cultura imprenditoriale da grande azienda, dove quella mentalita non era adeguata, gardini fini per contribuire in maniera decisiva alla crisi del gruppo sia in termini gestionali che finanziari. l?inchiesta enimont svelo un sistema di relazioni pericolose, dove politica, finanza e industria si muovevano nell?ombra. gardini, il giocatore, venne risucchiato in una spirale di errori, pressioni, silenzi e decisioni drammatiche. il mondo bancario, che pure aveva collaborato alla crescita del gruppo, nel giugno del 1993 prese il controllo di ferruzzi-montedison. un processo segnato da un?enorme anomalia, secondo l?autorita garante della concorrenza: il secondo maggiore azionista, mediobanca, prima si trasformo in advisor per poi diventare, in una fase successiva rispetto al completamento della ristrutturazione, l?azionista di riferimento. il gruppo si sgretolo sotto il peso delle proprie contraddizioni: una governance troppo personale, una struttura finanziaria instabile e un capitalismo familiare non pronto a reggere l?ur