






"loris mi faceva vedere un grosso libro pieno di illustrazioni di mostri, animali e vegetazioni dell`origine della terra, deserti e mostri con enormi code che non riuscivano piu` a trascinare, mari con rari ed enormi uccelli implumi. seppi che erano tutti ovipari sterminati da invasioni di sorci che bucavano e succhiavano tutte le uova enormi. oppure guardavamo una storia d`italia piena di grosse illustrazioni a colori, uomini dentro gabbie di ferro sospese sui torrioni, altri mangiati vivi da cani, oppure murati vivi, squartamenti e ammazzamenti di eroi in tutte le maniere immaginabili e possibili. loris aveva una sorella matta, raspava col petto sui muri, si metteva la terra tra le cosce, ci correva dietro e se riusciva a prenderci ci trascinava per i capelli, ci buttava per terra e ci pestava, buttava fuori i suoni inarticolati, grugniti, piu` che voce." 50/80 e` il titolo bizzarro che nel 2010 unisce due scrittori marchigiani di fermo, luigi di ruscio e angelo ferracuti, negli anni dei loro rispettivi compleanni. scrittori generazionalmente e stilisticamente molto distanti, il primo nato nella temperie neorealista degli anni `50 e l`altro esordiente trent`anni dopo come "nuovo narratore", qui pubblicano due testi narrativi legati entrambi alle memoria dei luoghi della loro regione, le marche. il testo e` accompagnato da un inserto fotografico di ennio brilli, e una introduzione del critico letterario massimo raffaeli.

nel 1901, alla svolta del nuovo secolo, congedato il fantastico mondo del wunderhorn, mahler si rivolge al lirismo elegiaco di friedrich ruckert, permeato di delicata mestizia. nei kindertotenlieder, il musicista percepisce la segreta armonia del canto della morte e da` prospettiva metafisica alla visione dell`azzurro regno dell`aldila` per tentare di svelare la risoluzione ultima agli enigmi della vita.