Le più belle canzoni del BUSCADERO suonate dal vivo dai Borderlobo:
Alex Gariazzo (chitarre), Riccardo Maccabruni (piano, fisa, organo), Raffaele Kohler (tromba), Luciano Macchia (trombone), Paolo Ercoli (pedal steel), Michele Guaglio (basso)
special guests
RAFAEL GAYOL (batterista di Leonard Cohen) - DAVID FORD (UK) ELIJAH WALD (Usa) - RAY HEFFERNAN (Ireland) CAROLINE COTTER (Usa) - ANDY JOHN JONES (UK) - FREDDIE HALL (Usa) EDDY RAY COOPER (France) - ANDREA PARODI ZABALA
Evento GRATUITO - Posti limitati
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"il pensiero procede, associa, passa da un livello a un altro e tutti li trascina con la sua forza di gravita`" diceva giuseppe sinopoli parlando della musica di wagner. nelle interpretazioni del maestro veneziano il prediletto compositore tedesco e` agli antipodi di ogni visione eroica, titanista; appare invece come il piu` lucido narratore di un mondo europeo che sta iniziando a perdere la speranza e l`utopia, "senza le quali non si puo` vivere". ma wagner e` anche l`anticipatore di freud, l`indagatore dell`inconscio, l`artista che non rimuove. un grande mitografo, riprendendo in questo l`indicazione di thomas mann. e come metterlo in scena, come rappresentare senza tradire la complessita` della sua musica? giuseppe sinopoli, nato a venezia nel 1946, comincio` a interessarsi di musica all`eta` di 12 anni. debutto` in qualita` di direttore d`orchestra con la deutsche oper di berlino, dirigendovi il machbeth di verdi nel 1980. nel 1983 successe a riccardo muti nella direzione della new philarmonia di londra. il suo debutto a la scala risale al 1994, anno in cui vi diresse l`elektra di richard strauss. dal 1990 era il principale direttore della deutsche oper di berlino e, dal 1992, della staatskappelle di dresda.
"non esiste genio senza una vena di follia", sentenziava seneca. e anche la musica rock ne sa qualcosa, potendo vantare una lunga lista di "folli" e follie passate alla storia, di cui si e` sempre nutrita per creare opere immortali, performance eccezionali ed emozioni contrastanti - non senza gli eccessi che l`hanno resa cosi` celebre e seguita. da chi ha lasciato piccoli e grandi capolavori prima di una fine tragica o evitabile, a chi per tutta la carriera ha convissuto con i propri demoni piu` o meno nascosti, non di rado il processo creativo del rock e` stato indotto ed esasperato da un uso spregiudicato di sostanze stupefacenti e alcol, oltre che da inquietudini, angosce e traumi irrisolti. molti musicisti, per questo, hanno gettato la spugna perche` perseguitati dalle proprie ossessioni; tanti altri invece hanno proseguito tra alti e bassi in precario equilibrio, continuando a regalarci preziosi segni della loro arte. dal fondatore dei pink floyd, syd barrett, al genio dei beach boys, brian wilson, dalle sregolatezze di amy winehouse ai traumi di sinead o`connor, dalle fobie di mike patton alle follie estreme di gg allin, la lista e` lunga e suggestiva, e nasconde la parte piu` intima e tormentata della musica rock. quella che l`ha resa unica. prefazione di gianni maroccolo.