

dasein inteso come da-sein e`, in heidegger, il segno dell`affrancamento dalla metafisica. la parola pensa dunque in vista di un`umanita` che non sia piu` incardinata, contro la propria indole, nell`animalita` e nel mero vivere. in italia, l`ormai consolidata interpretazione del dasein mediante il conio "esserci" e` ritenuta non solo in se` consona, ma addirittura come la piu` felice fra quelle finora proposte nelle varie lingue. il presente studio - il cui costante riferimento resta la sfera d`incontro fra le lingue madri italiana e tedesca - giunge a una conclusione sorprendente: l`"esserci" non solo non permette di intendere, in italiano, il dasein, ma addirittura riporta - e nel piu` subdolo dei modi - l`intero tentativo di heidegger sul piano del vissuto, mostrando cosi` una singolare capacita` di infirmazione. l`"esserci", insomma, impedisce che un universale seme di liberta` dell`uomo, inizialmente custodito in tedesco, possa infine essere accolto anche nel terreno del pensiero italiano.


il 22 dicembre 2006 e` stato firmato il "manifesto di autoregolamentazione della moda italiana contro l`anoressia": un impegno congiunto tra governo e mondo della moda per una parziale ma significativa azione di contrasto a malattie come l`anoressia e la bulimia, sempre piu` diffuse tra le giovani generazioni. l`autrice, impegnata nella guida del nuovo ministero per le politiche giovanili, ripercorre la genesi di questo esperimento di responsabilita` politica e sociale, intrapreso per contrastare malattie che colpiscono, in nove casi su dieci, soprattutto le donne. partendo dai dati della ricerca clinica, che vede nei modelli socioculturali uno dei fattori implicati nella crescente diffusione dei disturbi alimentari, la sfida delle politiche giovanili ha puntato sulla collaborazione tra diverse forze sociali - le istituzioni, la comunita` scientifica e la moda - fino a raggiungere il risultato di una vera e propria "carta dei valori" che vincola la moda nazionale a un impegno senza precedenti, con lo scopo di tracciare un confine netto tra corpo magro e corpo malato. il libro illustra la valenza simbolica e gli impegni concreti contenuti nel manifesto, evidenziando l`urgenza di una prevenzione fondata sull`ascolto, sulla responsabilita` sociale e sulla promozione di modelli culturali positivi. dal corpo "cucito" nell`icona della magrezza, dunque, verso un`autostima dei giovani fondata sulla valorizzazione della propria bellezza individuale.







piu` di cento sopravvissuti raccontano la loro storia, componendo un grande racconto corale dell`ebraismo italiano. dal mondo di prima, l`infanzia, la scuola, alle leggi antiebraiche e alla conseguente catena di umiliazioni. e poi l`occupazione tedesca, gli arresti, le detenzioni, la deportazione. complessivamente nel 1943 venne deportato circa un quinto degli ebrei residenti sul territorio italiano: oltre 9000 persone. nella quasi totalita` dirette ad auschwitz. ma chi erano gli ebrei italiani? all`inizio degli anni trenta erano circa 45 000 persone; le comunita` piu` consistenti erano quelle di roma (oltre 11 000), milano, trieste, torino, firenze, venezia e genova. comunita`, in generale, fortemente integrate nel tessuto sociale del paese, a tal punto che dopo la liberazione solo un`esigua minoranza dei sopravvissuti scelse, a differenza degli ebrei di altre nazionalita`, di vivere altrove. un mosaico di testimonianze che ha sui lettori un effetto dirompente proprio grazie al fittissimo intreccio di ricordi, traumi, sogni, rabbia, smarrimento, sensi di colpa, e persino speranza, dopo il ritorno alla vita.

pubblicata originariamente in tedesco a zurigo nel 1934 dall`esule silone, questa monografia appare ora in italiano in un`edizione critica curata dallo storico mimmo franzinelli, che in un ampio saggio introduttivo ricostruisce genesi e impatto del testo. si tratta di una rivisitazione di importanti capitoli della storia italiana, alla ricerca delle radici del fenomeno fascista, dalla quale emerge un quadro complesso, un groviglio di fattori in cui risulta impossibile individuare un`unica causa determinante.

north segno`, al suo apparire nel 1975, la definitiva canonizzazione poetica del suo autore. heaney vi affronta la questione irlandese distaccandosi dall`attualita` e incastonandola nell`arco del divenire dei secoli, nel mondo celtico delle incisioni su roccia e dei sacrifici umani. come in una specie di spoon river preistorica, i corpi degli antenati parlano di se`, del presente e del futuro, in un monologo di intensa drammaticita`.













un libro illustrato per bambini dai 6 anni, perfetto per grandi e piccoli. un`edizione speciale per celebrare i 60 anni di "favole al telefono", riccamente illustrata con doppie aperture e alette da sollevare. drindrin... come ogni sera, alle nove in punto, non un minuto di piu` ne` uno di meno, squilla il telefono. e il ragionier bianchi che mantiene la sua promessa: quando il lavoro lo porta lontano, chiama sua figlia per raccontarle una storia della buonanotte. ma le sue non sono storie come le altre, durano lo spazio di un abbraccio, confortano come coperte calde e trasportano nei fantasmagorici universi che si nascondono negli occhi di chi le ascolta. allora ecco che ci si puo` inerpicare su strade lastricate di cioccolato, si possono visitare palazzi di gelato o terre abitate da uomini di burro; o ancora, incontrare personaggi che preferiscono fare le cose solo al contrario. vi chiederete se tutto questo sia possibile... certo che lo e`, basta liberare la fantasia e alzare la cornetta. a sessant`anni dalla prima pubblicazione, "favole al telefono" conserva intatta la sua sorprendente freschezza e originalita`. 70 brevi storie, illustrate in questa nuova edizione da valerio vidali, che, con vivacita` e arguzia, ridonano l`incanto del mondo a chi ha ancora voglia di sognare. eta` di lettura: da 6 anni.

bathsheba everdene e` una donna appassionata, libera, affascinante, che eredita una fattoria nella campagna inglese di meta` ottocento e fa innamorare di se` tre uomini diversi per carattere ed estrazione sociale - il pastore gabriel oak, il fattore william boldwood, il soldato francis troy sconvolgendo gli equilibri dell`intera comunita`. attraverso le contrastate vicende di bathsheba, hardy indaga i desideri, le fragilita`, i conflitti nascosti dietro l`apparente immutabilita` di un paesaggio millenario. perche`, come osserva sara antonelli nell`introduzione, "cosa c`e` di sobrio e placido nella vita dei personaggi che abitano questo romanzo? quasi nulla, giacche` si accendono di passioni e si infiammano come gli esseri frenetici che si urtano tra le strade di una metropoli". una storia d`amore e di riscatto, il primo grande successo letterario di thomas hardy in una nuova traduzione dell`edizione definitiva voluta dall`autore.

in una nuova traduzione, il romanzo che dostoevskij stava scrivendo al momento del suo arresto per mano della polizia zarista. le prime tre parti di vennero pubblicate all`inizio del 1849: a fine aprile dostoevskij fu arrestato, condannato a morte, graziato mentre gia` si trovava sul patibolo. a cio` seguirono la deportazione, i lavori forzati, il confino: dieci anni nel buio della steppa, a cercare la luce; dieci anni dai quali dostoevskij fece ritorno profondamente mutato, colmo di nuove idee, nuove passioni e intuizioni. le altre parti del libro non vennero mai scritte: l`aprile del 1849 segno` davvero la cesura fondamentale della creativita` dostoevskiana. dopo, nulla sarebbe piu` stato lo stesso, nulla di quanto prima era stato progettato sarebbe piu` stato realizzabile. ci si offre cosi` come straordinario esempio di un`opera "di confine" tra due mondi, con pagine di impressionante efficacia, di sconvolgente verita`, che preludono ai grandi romanzi del periodo maturo. netocka e` l`esclusa, e` colei che non e` invitata al banchetto della vita, e che dal suo cantuccio e` destinata a scrutare il mondo, degli adulti di casa prima, degli estranei di fuori poi. un dostoevskij al femminile, dunque, che pero` intreccia all`analisi del mondo interiore della bambina le tematiche tipiche del suo primo periodo, quello a suo modo "romantico", nel quale ragiona ancora sul ruolo dell`artista.

l`esistenza grigia di emilio brentani viene a un tratto animata dalla passione per la popolana angiolina, bella, vivace, volgare. ma emilio e` incapace di giovanile trasporto, e angiolina poco propensa ad assecondare i propositi moralizzatori dell`innamorato; la loro avventura resta un episodio sterile, e tuttavia l`unica nota di colore nella del protagonista. secondo romanzo di italo svevo, "senilita`" tocca tutti i temi principali della narrativa dello scrittore triestino: l`inettitudine alla vita, il senso di fallimento di un`esistenza proiettata verso un`interiorita` psicologica tormentata e maniacale, il tutto attraverso un`autoanalisi lucidissima del protagonista, la sapienza dello stile, la puntuale costruzione dei personaggi.