


vittorino andreoli per la prima volta pone sul lettino dello psichiatra i temi dell`economia e mette a nudo la societa` moderna, ossessionata dal denaro, terrorizzata dallo spettro della poverta`. quando i soldi si insinuano nella vita delle persone instillando dubbi, minando ogni sicurezza, mettendo in crisi le altre certezze; quando i soldi si trasformano in un virus che produce i sintomi della malattia, l`economia non basta. la psicologia ci aiuta a spiegare e a comprendere la natura illusoria del denaro - la falsa promessa che tutto si possa comprare, anche gli affetti - per ricondurlo invece alla sua condizione di semplice strumento, il cui uso irrazionale e scriteriato puo` arrivare a trasformare le esigenze in dipendenza, i desideri in angoscia. quello che andreoli ci propone non e` una nuova teoria economica ne` una facile soluzione consolatoria, ma una riflessione su come anche l`etica sia potuta diventare oggetto di contrattazione, un percorso per riappropriarsi del vero significato della vita, delle relazioni interpersonali e del vivere civile.

e il 1814, siamo a vienna, e` in corso il congresso che ridisegnera` la carta dell`europa come la vorranno i vincitori di napoleone - lo zar, l`imperatore d`austria, il re d`inghilterra, il re di prussia. un giovane, che e` arrivato nella capitale al seguito del segretario di stato del papa, scrive a suo zio del congresso e del clima politico e artistico viennese. attraverso le sue lettere scopriremo la musica di beethoven, autore di sinfonie dalla dirompente carica innovatrice. e un momento di svolta: da qui in poi la musica non sara` piu` affare di pochi aristocratici. il virtuosismo diventa in questo momento la chiave di volta per la conquista di un nuovo pubblico borghese. le regolari stagioni sinfoniche e le regolari stagioni da camera che si diffonderanno ovunque nella seconda meta` dell`ottocento hanno una delle loro piu` importanti radici nella vienna del congresso. fa da contraltare alla potenza di beethoven, la musica di schubert, l`"escluso", il prodigioso giovane musicista incapace di farsi largo nel mondo e di cui il mondo non s`accorge.





esiste un tempo dell`esperienza, scandito dalla memoria e dal desiderio. esiste un tempo delle grandi distanze cosmiche. ed esiste un tempo dell`infinitamente piccolo. chronos e` un mistero, e non solo per i fisici. lo era per i primi uomini e continua a esserlo per noi oggi. ma da sempre chi comprende le leggi dello scorrere del tempo domina il mondo. da newton ad amleto, da einstein a dali, il tempo e` stato protagonista di metamorfosi vertiginose, affascinanti e mostruose. esiste? si puo` fermare? e se ne puo` invertire il corso? guido tonelli ci guida lungo la tortuosa via d`accesso alla comprensione di una realta` molto diversa da come crediamo che sia. in cui il ritmo regolare del nostro tempo, la sua periodicita` quasi perfetta, nasce da un insieme intricato e complesso di zone turbolente, fenomeni caotici, immani catastrofi, interi sistemi solari sbriciolati da esplosioni di supernove, galassie devastate da nuclei galattici attivi. quei mondi lontani sono una sfida alla nostra immaginazione, cosi` come lo sono le particelle elementari, con le loro esistenze effimere e le loro vite eterne. quando le distanze sono cosi` vaste o guardiamo all`infinitamente piccolo, il concetto di "adesso" e l`idea della simultaneita` perdono qualunque consistenza. il tempo e` uno strumento formidabile per sopravvivere nel nostro ambiente, ma ci inganna appena cerchiamo di capire come funziona il mondo al di fuori del nostro piccolo pianeta. e toccare con mano questa impossibilita` ci turba profondamente. ne nasce un viaggio che ci costringe ad abbandonare ogni certezza, e per il quale dovremo fare ricorso alla fantasia non meno che alla ragionevolezza. un viaggio in cui il mito, l`arte e la filosofia ci soccorreranno dove la mente vacilla.