una riflessione intensa su alcuni snodi dolorosi della storia dell`italia unita e` quanto presenta l`autore nel suo nuovo libro. la storia nazionale appare qui marcata da una serie di "tragedie necessarie", di fratture traumatiche che hanno diviso lo stato dalla societa` e gli italiani dagli italiani. la rotta di caporetto nel 1917 e lo sfascio dell`8 settembre 1943 sono i punti di massima crisi, i simboli maggiori di una storia lacerata che occorre oramai riconoscere per tale, prendendo coscienza della sua intima tragicita`.
l`autore identifica la piazza quale teatro tipicamente italiano della vita pubblica e della lotta politica, ricostruendo, attraverso le trasformazioni dell`uso della piazza, le trasformazioni della vita civile italiana. dai moti del 1848 alle cannonate di bava beccaris e ai grandi scioperi, dai comizi interventisti alle adunate oceaniche del fascismo, da piazzale loreto ai disordini di piazza, ma anche alle piazze dei paesini, questa e` la storia dell`ultima stagione in cui "l`andare in piazza" e` stato parte integrante della vita dei cittadini, prima che la televisione diventasse il luogo della vita pubblica. il testo esamina anche come l`uso politico della piazza si stia riaffermando, in un interscambio fra la piazza mediatica e quella reale.
scritta a corinto, probabilmente nell`inverno dell`anno 58-59, la lettera ai romani occupa un posto assolutamente centrale nel pensiero paolino. slegata da problematiche contingenti, priva di stretti riferimenti alla situazione concreta della comunita` cristiana a cui e` indirizzata, essa e` una riflessione sul vangelo in quanto tale, e raggiunge una profondita` e un`ampiezza che non hanno riscontro in altri scritti: questa e` senz`altro la piu` squisitamente teologica delle lettere di san paolo, e non a caso e` quella che ha avuto maggior influenza sullo sviluppo della teologia della chiesa, da san`agostino ai giorni nostri. il volume si inserisce nella serie di pubblicazioni dei libri della bibbia introdotti da famosi scrittori, in questo caso s. vassalli.