



sanguineti e` noto come traduttore di versi scritti per il teatro (eschilo, sofocle, euripide, aristofane, seneca), ma le sue traduzioni coprono anche altri generi poetici che vanno dal poema didascalico alla lirica, all`elegia e all`epigramma. comune con le traduzioni teatrali e` il gusto per una parola sonora, da pronunciare. e la fedelta` al suono e al ritmo e` una regola ancora piu` rigorosa della fedelta` al senso (che pure non manca, nonostante la leggenda secondo cui sanguineti sarebbe sempre autore di riscritture molto libere o quasi autonome dal testo di partenza). le scelte di sanguineti rivelano l`aspirazione verso una "traduzione a calco" che riproduca l`originale proprio a partire da alcuni elementi formali. ma proprio in questo modo sembra emergere l`anima, cioe` la struttura profonda dei testi affrontati. testi e autori, peraltro, molto diversi fra loro: dal de rerum natura di lucrezio, amato come padre del materialismo, ai sonetti di shakespeare, di cui sanguineti esalta le profondita` manieristiche, al goethe ironico e sensuale delle elegie romane o a quello licenzioso degli epigrammi veneziani. una varieta` di temi e toni che esalta l`esercizio tecnico di sanguineti e la sua straordinaria "prova d`attore".

questo volume raccoglie tutti i saggi di carattere politico che carlo levi ha scritto negli anni che vanno dal 1922 al 1942. sono gli anni dell`italia fascista e dei totalitarismi, la difficile stagione che precede la maturita` di uno scrittore che tutti conoscono attraverso il romanazo "cristo si e` fermato a eboli". in queste pagine il lettore scoprira` un sorprendente filosofo civile che ha guardato la crisi dell`italia di provincia, di una classe politica che si spaccia per grande esperta e spesso e` solo alla disperata ricerca di un posto al sole. carlo levi delinea cosi` i deficit culturali di un paese che si crede moderno e che, invece, mostra tutte le proprie inadeguatezze.


critico letterario e poeta, nato a bologna nel 1920, giuliano gramigna sembra trarre dalla vecchiaia il miracolo di una semplicita` profonda e di un`impressionante lucidita` di sguardo sulle cose. il poeta considera, come dice il titolo, "quello che resta", vede l`esistere come un mediocre residuo, e prende nota degli strani barlumi di senso che gli pervengono dal presente o dalla memoria.





in una ferrara ricca, affascinante ma oppressa dal fascismo, un giovane studente ebreo, voce narrante del romanzo, incrocia il suo destino con quello di athos fadigati, un maturo medico di chiara fama. l`amicizia che nasce fra i due fara` scoprire al narratore che dietro tutta la cultura e la raffinatezza del dottor fadigati si cela un abisso di solitudine dovuto alla sua presunta omosessualita`. un peccato che l`italia di allora non contemplava fra quelli che potevano essere redenti... e gli occhiali d`oro dello stimato professionista diventano il simbolo di una diversita` sempre meno tollerata, cosi` come l`appartenenza all`ebraismo del narratore, una diversita` che non potra` che andare incontro a una catarsi tragica.

un orologio che si rompe da` l`avvio alla storia di tre giorni e tre notti nel dicembre del `45, che cambia il destino dell`italia. la fine del governo resistenziale di ferruccio parri, l`inizio della crisi dei partiti liberale e azionista, l`avvento al potere di alcide de gasperi e della democrazia cristiana, e soprattutto roma e l`italia di allora: un complesso intreccio di avvenimenti politici e di condizioni umane raccontano con una tensione e un pathos che coinvolgono il lettore e rivelano la temperatura di una stagione traboccante di vitalita` e nello stesso tempo vulnerabile di fronte a tutte le illusioni.








insieme ad apollodoro, igino e` autore della piu` preziosa opera strettamente mitografica che ci sia giunta dall`antichita` classica. dotto amico di ovidio, egli volle esporre le narrazioni fondamentali del mito greco per cicli, che compongono una sequenza di 277 racconti. a igino interessa innanzitutto la "pura trama" del racconto. e a lui dobbiamo se numerose, significative varianti dei miti piu` noti o dei piu` oscuri sono giunte fino a noi. la presente traduzione e` arricchita da un ampio commento che offre le indispensabili notizie antiquarie sia innumerevoli osservazioni di carattere antropologico, storico e religioso, utili a inquadrare il mito greco in un contesto piu` ampio.
serena, casalinga ultraindaffarata di un borgo vicino a pisa, si imbatte casualmente in un cadavere. e quello del professor caroselli, ottimo musicista e rigoroso insegnante nella scuola locale gestita dalle suore. serena ha una solida formazione da chimica e un buon lavoro, ma ha scelto di licenziarsi stanca della discriminazione maschilista. ma la sua identita` non si esaurisce nel ruolo di madre di famiglia. inoltre, la multitasking mamma di due figli e moglie di un distratto scienziato possiede quello che lei chiama , un olfatto formidabile e professionalmente coltivato che le consente di distinguere perfino i singoli componenti chimici delle sostanze. il passaggio da testimone in un caso di omicidio a investigatrice e` cosi` inevitabile. l`inchiesta ufficiale e` invece condotta da corinna stelea, sovrintendente di polizia alta quanto un giocatore di pallacanestro. la coppia indirizza i sospetti verso i traffici del convento che gestisce la scuola. molti pettegolezzi accompagnano l`indagine e molti segreti saranno svelati. ma la soluzione sara` la piu` triste. serena martini e corinna stelea, i due nuovi personaggi creati dalla collaborazione di un affermato scrittore con una quasi esordiente, ma soprattutto dalla fusione di un punto di vista maschile e uno femminile, hanno giornate cosi` complicate e vere che le loro piu` banali vicende quotidiane rischiano ogni momento di precipitare nell`acrobatico, nel paradosso, nell`avventura. come gia` nella serie del barlume, e` l`affermazione del lato umoristico, o benevolmente assurdo, della vita che introduce nel poliziesco l`elemento comico, a cui in questo romanzo si aggiunge la capacita` di rappresentare la sensibilita` femminile.

"ora muoio, ma ho ancora molte cose da dire. ero in pace con me stesso. muto e in pace. ma all`improvviso le cose sono emerse". l`uomo che in una notte di agonia e delirio decide di ripercorrere la propria esistenza, per "chiarire certi punti", per smentire le "infamie" messe in giro su di lui da quel "giovane invecchiato" che da un pezzo lo perseguita coprendolo di insulti ombra, o fantasma, o figura della sua innocenza perduta -, e` stato un sacerdote, un membro dell`opus dei, e anche un poeta e un autorevole critico letterario. ma e` stato soprattutto uno che ha sempre badato a tenersi al riparo da ogni rischio, e per riuscirci si e` piegato a molti compromessi, ha chiuso gli occhi dinanzi a molte nefandezze, si e` macchiato di molte vilta`. ha accettato e svolto coscienziosamente incarichi bizzarri, come dare lezioni di marxismo a pinochet e ai membri della sua giunta, e ha preso parte a squisite serate letterarie in una sontuosa villa, alla periferia di santiago, nei cui sotterranei venivano torturati gli oppositori politici al regime. e adesso che le cose e i volti del suo passato gli turbinano davanti come sospinti da un soffio infernale, "si scatena la tempesta di merda". in questo, che e` l`ultimo grande romanzo pubblicato in vita, roberto bola?o fa i conti una volta per tutte con la storia di quel cile che non ha mai smesso di amare e odiare. lo fa scegliendo il punto di vista di un personaggio equivoco e meschino, e riuscendo a costruire un possente "romanzo-fiume".

in un posto chiamato deuil-l`alouette (che, tradotto alla lettera, sarebbe ), un posto qualunque nella periferia di parigi, una donna qualunque, con un buon lavoro, un marito, un figlio, una sorella e dei vicini di casa, si lascia coinvolgere, nel corso di una strana notte di quasi primavera, in una faccenda che potrebbe costarle assai cara. per affettuosa solidarieta` con un uomo di cui non sa molto, tranne che e` solo, profondamente solo. o forse perche`, di colpo, ha voglia, foss`anche per un`ora, di respirare fuori dalla soffocante banalita` del quotidiano, di farsi un giro - di immergersi in una . tirando le fila di una vicenda in cui il comico e il tragico si mescolano in maniera inestricabile come in una sorta di perverso vaudeville, yasmina reza da` voce alle angosce piu` segrete, e mette in scena il suo beffardo teatrino della crudelta` scavando ancora una volta in quello spazio di connivenze e mostruosita` che puo` diventare la coppia; e ci ricorda che - non diversamente dagli ebrei, che sedevano e piangevano - ciascuno vive in esilio: da se stesso, da cio` che avrebbe voluto essere, e dagli altri.

"il messaggio dell`imperatore" e` la prima e piu` celebre raccolta di racconti di kafka che sia apparsa in italia. il volume contiene i seguenti testi: "la condanna" "la metamorfosi" "il nuovo avvocato" "un medico condotto" "in galleria" "una vecchia pagina" "sciacalli e arabi" "una visita nella miniera" "il prossimo villaggio" "il cruccio del padre di famiglia" "undici figli" "un fratricidio" "un sogno" "una relazione accademica" "nella colonia penale" "primo dolore" "una donnina" "un digiunatore" "josefine la cantante" "la costruzione della muraglia cinese" "intorno alla questione delle leggi" "lo stemma della citta`" "delle allegorie" "la verita` su sancio pancia" "il silenzio delle sirene" "prometeo" "il cacciatore gracco" "il colpo contro il portone" "un incrocio" "il ponte" "piccola favola" "una confusione che succede ogni giorno" "il cavaliere del secchio" "una coppia di coniugi" "il vicino" "la tana" "la talpa gigante" "indagini di un cane".