graham greene ha ambientato in africa due dei suoi romanzi piu` noti, "il nocciolo della questione", del 1948, e "un caso bruciato", del 1961: aveva raccolto il materiale durante alcuni viaggi compiuti nel continente nero a partire dal 1934, e in particolare quelli in africa occidentale nel 1941 e nel congo belga devastato dalla lebbra nel gennaio 1959. in queste occasioni greene era solito tenere dei resoconti dettagliati: quaderni su cui annotava ritratti, fatti, riflessioni su colonie e colonialismo, perdizione e salvezza. quei diari, destinati in origine solo a un uso privato, consentono di scoprire come greene lavorava sulla propria scrittura, come dava forma a un racconto, come trovava gli spunti per la trama e i personaggi. ma gettano anche uno sguardo acuto sul mondo africano, sul suo fascino magico, visto con gli occhi di un autore che, proprio nella forma diaristica - piu` spontanea, meno elaborata, meno preoccupata di questioni formali -, sollecita il lettore a un rapporto complesso e continuamente stimolante.
nella sua inesausta lotta contro la stupidita` umana, flaubert compose un "dizionario dei luoghi comuni", cioe` delle opinioni che per la loro stessa banalita` comportano l`adesione del maggior numero di persone. "vi si trovera`, in ordine alfabetico, su tutti gli argomenti possibili, tutto cio` che bisogna dire in societa` per essere un uomo come si deve e amabile". in realta`, la persona pensante non dovrebbe mai pronunciare uno di questi luoghi comuni.