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Rarissimo CD, edito nel 2001, che segna la collaborazione tra Miroslav Vitous, Vinnie Colaiuta e Aydin Esen.

nei sogni dei comunisti occidentali degli anni venti e trenta l`unione sovietica appariva come la "terra promessa". molti di loro intrapresero percio` lunghi viaggi clandestini verso la patria del socialismo, nella speranza di veder concretizzati gli ideali di uguaglianza e giustizia che da sempre perseguivano. ma una volta arrivati a destinazione scoprirono con amarezza che la realta` era ben diversa: la vita quotidiana era difficile e le condizioni di lavoro pesantissime. infine, segnalati dai delatori, sperimentarono l`orrore di torture e processi e l`epilogo della condanna a morte. arricchito da una serie nuova serie di documenti emersi dalle ricerche di francesco bigazzi negli archivi sovietici, il volume racconta la drammatica sorte che tocco` a tanti italiani deportati nei gulag di stalin. restituisce un nome e un volto a molti di questi giovani disillusi e svela finalmente la verita` sulla loro triste fine, contribuendo a far luce su una pagina dimenticata della nostra storia recente e denunciando le precise responsabilita` del comitato dirigente del partito comunista italiano di allora.

"un conto e` guardare e un conto e` vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere." liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. discriminata come "alunna di razza ebraica", viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa "invisibile" agli occhi delle sue amiche, e` costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprira` a lei e al suo papa` i cancelli di auschwitz. dal lager ritornera` sola, ragazzina orfana tra le macerie di una milano appena uscita dalla guerra, in un paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato ne` di ascoltarla. dopo trent`anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identita` ebraica a lungo rimossa. "scegliere di raccontare e` stato come accogliere nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsa dal suo mondo. e con lei il mio essere ebrea". enrico mentana raccoglie le memorie di una testimone d`eccezione in un libro crudo e commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con l`adorato papa` alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia ritrovata grazie all`amore del marito alfredo e ai tre figli. un racconto emozionante su uno dei periodi piu` tragici del secolo scorso che invita a non chiudere gli occhi davanti agli orrori di ieri e di oggi, perche` "la chiave per comprendere le ragioni del male e` l`indifferenza: quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c`e` limite all`orrore". nuova edizione con testi inediti.

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