
una raccolta scritta in tempi brevi, come se le poesie che la compongono fossero spinte da un lampo, un chiarore, una "vertigine", mettendo in campo altre prospettive dettate da un unico tempo capace di riassumerli tutti nel punto dantesco "a cui tutti li tempi son presenti". nell`ultimo stadio della sua poetica si puo` osservare come lo stilista dell`usuale lasci il posto allo stilista dell`universale. la vita, la morte, il tempo, i rapporti con la scienza e i problemi filosofici e letterari che a essi si legano sono un tema che scorre come un fiume sorgivo, un lungo ragionamento che, come una goccia d`acqua nel fondo di una grotta, si fa lago, fiume, stalattite. tutto resta cristallizzato nel vero di un pensiero che s`irradia sul presente, giorno dopo giorno, ora dopo ora, fino al punto finale, oltre al quale esiste solo "la memoria del futuro". in un mondo "abbrunato a mezz`asta", nelo risi offre cosi` il suo silenzio ricco di sonorita`, lasciando una traccia di un suo presente aeternitatis, di un attimo fuggente che orazio aveva celebrato come un momento irripetibile, eterno, libero dalla prospettiva del futuro. questa visione laica dell`ineffabilita` reca il marchio di una forma letteraria che sprigiona un`energia radiante senza ricorrere a orpelli linguistici. queste sono le note che nelo risi ha sentito vibrare, giorno dopo giorno, nel comporre questa sua sonata, "per cogliere l`istante di vero che talvolta mi da luce". (dal saggio introduttivo di giovanna ioli)

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il tema-base di "giallo matrigna" e` la perdita della memoria, un topos gia` presente in grandi mystery del passato: il protagonista e` uno scrittore affermato che, il giorno della presentazione del suo ultimo libro (la biografia di una cantante non famosa ma molto particolare come personaggio) si accorge di aver cancellato dalla memoria le ultime ventiquattro ore. in questo lasso di tempo e` stato compiuto un delitto. la vittima e` proprio la cantante, nita landis. un simile episodio era gia` accaduto vent`anni prima, il vuoto riguardava il giorno della morte della sua matrigna. un ulteriore elemento di mistero riguarda il figliastro della cantante, scomparso nel nulla. il titolo allude al colore del vestito indossato da entrambe le vittime. atmosfere morbidamente crepuscolari e decadenti (l`hotel regina palace di stresa e la tenuta in riva a un fiume dove vive il protagonista) danno al racconto un sapore old fashion di squisita eleganza, come del resto la scrittura sapientemente sorvegliata. "giallo matrigna" si e` classificato secondo al premio "alberto tedeschi" per il miglior romanzo giallo italiano nel 2002.
