se per ovidio l`amore e` un gioco dei sensi, se per tibullo e` un sentimento sommesso e delicato, per properzio e` invece una forza imprevedibile, senza limite ne` misura, che si abbatte sulla sua anima con furia implacabile. la poesia che canta questo amore e` colta, raffinata, ricca di suggestioni metaforiche e mitiche frutto di una grande ricercatezza linguistica. e in questi accenti, in questi scorci di infinita passione, che ispirarono anche goethe e pound, il lettore moderno ritrova una voce sorprendentemente vicina alla sua sensibilita`. l`introduzione di paolo fedeli, il piu` noto specialista di properzio, ripercorre i quattro libri delle "elegie" nei diversi temi e generi, alla ricerca dei motivi che portarono l`autore all`elezione di un ideale di vita elegiaco, tra negazione dell`attivita` politica e il rifiuto di una vita familiare, i rapporti con la propaganda augustea, e la ricezione dei grandi contemporanei. la fedele traduzione di luca canali e` accompagnata da un ampio commento di riccardo scarcia.
e` un freddo pomeriggio invernale: un vecchio, seduto in una stanza che si affaccia sul mare, guarda il sole che tramonta dietro le onde. sono passate ventiquattr`ore da quando sua moglie e` morta a seton castle, la casa che hanno condiviso per piu` di quarant`anni. mentre scende la notte, l`uomo cerca di capire il senso della propria vita e di spiegarsi come un uomo pacifico, quale lui e` sempre stato, abbia potuto uccidere a sangue freddo, dopo mezzo secolo di felice convivenza, la sua compagna. ma le risposte non si trovano facilmente. ogni tentativo di spiegazione implica la rievocazione di eventi vecchi di cinquant`anni, risalendo all`epoca in cui un giovane virtuoso del violino s`innamoro`, ricambiato, di ella, la cugina di sua moglie.
il protagonista e vari`, un contadino che ha smesso di coltivare le sue terre di fame, bruciate dal gelo. vari` ama sabe`l, una giovane bellissima e inquieta che lo convince per amore a fare il passeur, la guida di clandestini di tutte le razze e nazioni per i sentieri scoscesi che dalla liguria portano alla francia.
a vederlo da lontano, belcolle sembra un paese da cartolina, una barca arenata su una montagna verde, e sullo sfondo il mare di cefalu`. ma da vicino e` ben altra cosa: d`inverno e` gelido e nevoso, e per tutto l`anno e` abitato da persone taciturne e diffidenti, "genti di montagna". son cinque anni che il maresciallo antonio brancato, "un omo preciso al quale piaciva che tutto stava al posto indovi doviva stare", e` a capo della stazione dei carabinieri di questo isolato paesino siciliano. cinque anni non facili, ma durante i quali il maresciallo brancato e` riuscito a guadagnarsi la confidenza e la stima dei belcollesi. forse addirittura troppo, infatti ormai tutti lo cercano, anche a sproposito, per ogni problema...
tante dritte e tanti consigli e un aiuto magico dalle witch alla scoperta del pianeta amicizia, confidenti, complici e dintorni. eta` di lettura: da 8 anni.
chi ha inventato la tombola? gli antichi romani. chi per primo faceva andare su e giu` uno yo-yo? i bambini romani. chi giocava infuocate partite di rugby? sempre loro, i romani. una quantita` di giochi e di abitudini e` nata in quei tempi lontani ed e` ancora viva ai nostri giorni e nelle nostre citta` moderne. eta` di lettura: da 6 anni.
eta` di lettura: da 6 anni.
Quella di Andrea Alciato è un'opera di grande pregio e curiosità. Iniziatore di un vero e proprio genere letterario, tipicamente rinascimentale (il testo data al 1531-34), quello della "emblematica". Di ispirazione moraleggiante e spirituale, gli Emblemata hanno lo scopo di individuare tipi umani e di rappresentarli, oltre che a parole, attraverso l'iconografia.
dopo una pausa di trent`anni dall`uscita de "il sentiero del west", nel 1982 guthrie pubblica "dolce, dolce terra" e torna a raccontare il west americano a meta` del diciannovesimo secolo. ritorna cosi` il personaggio di dick summers, diventato ormai un raggrinzito ambientalista che cerca di vendicarsi del suo compatriota di un tempo, boone caudill, e di ripristinare la sua relazione con l`indipendente teal eye. impregnato da una forte consapevolezza della transitorieta` dell`aspetto idilliaco delle grandi pianure, "dolce, dolce terra" e` un commovente spaccato dell`erosione fisica e spirituale di uno dei piu` affascinanti territori degli stati uniti d`america.
a vent`anni, karl ove decide di trasferirsi a bergen per seguire i corsi di una prestigiosa accademia di scrittura. come studente piu` giovane mai ammesso, e` eccitato e pieno di aspirazioni. presto pero` si sente defraudato delle sue illusioni giovanili. a disagio in compagnia e senza speranza con le donne, si da` al bere e alla musica rock. poi, pian piano, le cose prendono una piega piu` luminosa. si innamora, lascia perdere lo scrivere e si concentra sulla piu` gratificante critica letteraria, e il principio di una vita adulta prende forma. questo, fino a quando i suoi demoni, le sbronze e l`irresistibile esca della battaglia dello scrittore lo richiamano all`ordine. nel quinto volume del ciclo de "la mia battaglia", karl ove knausg?rd rivela la sua personale e spesso vergognosa lotta contro l`introversione, l`abuso di alcol, l`infedelta` e le ambizioni artistiche, e ci riporta tutto il dramma quotidiano dell`esistenza, in un romanzo in equilibrio tra il disperato desiderio di essere buono e il terribile potere della trasgressione.
. nei "dialoghi" la pratica dei sofisti e di socrate si unisce alla vocazione di platone per il teatro e la loro forma e` parte essenziale del pensiero che vi si incarna, in cui la parola si fa sentire come un avvicinamento approssimativo alla verita`.