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ogni giorno, ossessivamente, i mass media ci raccontano i conflitti che insanguinano il mondo e gli scenari che li hanno generati. ma la politica, l`economia, la religione, l`ideologia - e men che meno la brama di potere non possono giustificare in alcun modo le sofferenze generate da qualunque guerra. anche perche` a essere devastate, ormai, prima delle vite piu` o meno gloriose dei soldati e dei miliziani, sono le esistenze quotidiane dei civili: persone come noi che vengono travolte da ventate di distruttivita`, ferocia e sadismo, in un vortice di sanguinaria insensatezza. barbara schiavulli e` una giornalista libera e coraggiosa, che da sempre viaggia e scrive per raccontare quello che succede nel mondo, la` dove a dominare sono il sangue e la morte: negli ultimi anni, tra israele e palestina, dall`iraq al pakistan e all`afghanistan, ad haiti... per testimoniare i piccoli e grandi destini delle vittime, quelle che i mezzi d`informazione spesso trascurano. per trovare, in mezzo all`orrore, l`umanita` profonda di uomini e donne, vecchi e bambini. perche` non restino solo numeri nel conto delle vittime, ma tornino a essere nomi, volti, storie... tra quelle macerie si combatte anche un`altra guerra: per cercare la verita`, per restituire alle vittime, soprattutto a quelle innocenti, la loro dignita`.

un viaggio in versi e in prosa nella storia e nelle mitologie della scienza. un ritratto affascinante dei suoi protagonisti, dai grandi del passato agli "scienziati sciamani", ai "golpisti in laboratorio". dalla matematica agli automi, dalla meccanica celeste alla scienza della vita, da leibniz a turing, a taylor, a spallanzani, a darwin, a reich, una raccolta di saggi, poesie e interventi che testimoniano la passione dell`autore per le questioni scientifiche e i loro protagonisti. un interesse che dagli esordi negli anni sessanta arriva fino ad oggi, insieme ad un`analisi sottile e battagliera. "penso - sostiene l`autore - che il progetto scientifico vada difeso contro gli che fanno promesse che non si possono mantenere".

il 25 aprile e` ancora una data da festeggiare come festivita` nazionale? negli ultimi anni sono emerse nuove proposte di interpretazione di questa data. secondo alcuni il 25 aprile avrebbe rappresentato la liberazione di una sola parte del popolo italiano e l`oppressione dell`altra. questa lettura finiva per concludere che una vera pacificazione tra gli italiani non c`e` stata e che e` perdurata una guerra civile sotterranea, che vede oggi la rivincita della parte un tempo sconfitta. il libro esamina da un punto di vista storico queste tesi, il significato della costituzione antifascista, la plausibilita` della distinzione tra antifascismo e tolleranza verso i fascisti e svolge un`analisi comparata con altri paesi che hanno fatto i conti con il proprio passato.

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