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camminare sul filo del rasoio e` difficile e, in effetti, tutt`altro che facile si presenta l`impresa di larry, un giovane americano traumatizzato dagli orrori della grande guerra che si decide a percorrere - molto in anticipo sui suoi coetanei di qualche decennio dopo - la via dell`india, e dell`illuminazione. e lo fa senza rinunciare a una fitta schermaglia amorosa con l`incantevole isabel, a un duello col feroce zio di lei, e al cimento piu` arduo di tutti: la mera sopravvivenza nella spietata comunita` di espatriati che fra le due guerre abitava la riviera francese.

nazionalismo, letteratura, attrazione per la morte: in questa opera marguerite yourcenar esplora i temi della vita e dell`opera di yukio mishima, lo scrittore giapponese che si diede la morte con uno spettacolare harakiri nel 1970, a soli 45 anni, dopo aver terminato il suo testamento spirituale, la tetralogia de "il mare della fertilita`".

quale spazio e dunque quale senso si dischiude al di la` di una porta? quale funzione puo` avere la dicotomia spazio chiuso/spazio aperto nel contesto della scena teatrale? questo il punto di partenza del lavoro di indagine condotto su alcuni testi teatrali appartenenti alla grande tradizione occidentale, alla ricerca degli spazi e dei significati nascosti che si celano dietro precise strutture sceniche. dallo spazio "aperto" del teatro greco classico, alla scena del teatro rinascimentale, dal primo esempio di spazio scenico "chiuso" del dramma borghese tardo settecentesco e ottocentesco, per arrivare sino a ibsen, a pirandello e al teatro di kantor, alla ricerca degli spazi e dei significati nascosti che si celano dietro precise strutture sceniche.

un piccolo albergo nelle valli della bergamasca. l`omicidio di un ragazzo di passaggio. un cuoco con trascorsi da rapinatore costretto a reinventarsi investigatore. l`ombra delle triadi cinesi e della criminalita` organizzata. tra oscuri rimedi orientali e ambientalisti arrabbiati... "al mondo esistono liberi meno di cento esemplari di uccello del paradiso, meno di duecento esemplari di lince pardina, meno di trecento rinoceronti di sumatra. questi animali, e molti, molti altri vengono uccisi dai cambiamenti climatici, dall`inquinamento, dalla distruzione del loro habitat e dal contrabbando. vengono mangiati, scuoiati, trasformati in soprammobili e portacenere. le loro ossa, tritate, diventano l`ingrediente base di medicinali assolutamente inutili contrabbandati anche nel nostro paese. e una strage che fa orrore perche` quando una specie scompare non potra` essere rimpiazzata e lascera` noi, scimmie nude, un po` piu` soli e miserabili su questo pianeta. per questo ho deciso di occuparmi di zoomafia e di scrivere questo libro." (sandrone dazieri)

primi anni cinquanta, una sperduta localita` nell`appennino. nazario, guardia forestale, ha la passione dei lupi. li osserva, li studia. lontano, in citta`, ha una moglie e una figlia che i medici dichiarano incurabile. nazario viene accolto con gentilezza da una comunita` che vive appartata dal mondo, in una valle. appartata, ma con un commercio fiorente: il loro vino straordinario, frutto di vigne molto antiche. per caso, pero`, la guardia forestale scopre che dietro quelle vigne ci sono riti inquietanti, e segreti orribili che nessuno deve conoscere.

dopo che gli avvenimenti raccontati nel precedente romanzo,"attenti al gorilla", lo avevano fatto finire all`ospedale, sandrone dazieri, e` finalmente guarito dai suoi malanni. ma per un tipo cosi` e` difficile stare lontano dai pasticci. torna a cremona, in convalescenza a casa della madre, incontra una ragazza meritevole di seduzione e finisce dritto dritto sul cadavere di un albanese. sembra uno di quei casi risolto in partenza, pero` sandrone, che i particolari li osserva, non e` affatto convinto. comincia a indagare e accetta anche la proposta di andare a torino, come coordinatore della sicurezza durante una strampalata convention di fantascienza. presto i due lavori si saldano in uno solo e la soluzione del caso si avvicina.

milioni di italiani vivono il ruolo di "utenti della citta`", disinformati e assenti, firmando una delega in bianco a architetti, ingegneri, geometri, amministratori comunali. questo libro vuole avvicinare all`architettura e all`urbanistica gli "utenti" che considerano tali argomenti materie da iniziati, documentando attraverso vaste indagini un dato di fatto innegabile: negli ultimi decenni, l`architettura e` riuscita raramente a comunicare sensazioni di gioia e di appartenenza. la scissione tra architettura di massa e architettura d`autore ha accentuato il distacco dalle esigenze umane e dal contesto storico e naturale.

registro di classe e` prima di tutto il diario di un anno di vita. e` un breviario rivolto agli studenti, ai genitori, alla societa` civile, ma che lo scrittore destina soprattutto a se stesso. in questo libro onofri mette in gioco la sua vita intera e in particolare quell`adolescenza che lo ha visto cosi` simile agli studenti proletari con cui condivide una sorta di cromosoma interiore. e la ricerca di un modo per comunicare con quei ragazzi, con la loro timidezza e afasia, sfrontataggine e indolenza, e` anche una ricerca nelle radici della propria educazione che lo ha portato da ragazzo ad amare un`idea della vita cosi` diversa da quella condivisa con i suoi compagni di allora.

"revolutionary road" e` uno dei piu` acclamati classici della letteratura americana del novecento. nella commovente storia d`amore di frank e april wheeler - giovane coppia anticonformista e romantica, caparbiamente attaccata al suo sogno di una vita felice fuori dagli schemi, malgrado le convenzioni sociali e gli eventi sembrino congiurare contro di loro - i lettori di tutto il mondo continuano a riconoscere se stessi e le proprie aspirazioni alla felicita`. dal 2008 "revolutionary road" e` anche un film di successo, diretto da sam mendes e interpretato dalla straordinaria coppia leonardo di caprio kate winslet.

ci sono momenti in cui un uomo pensa che la sua vita non abbia valore. ce ne sono altri in cui si pensa che non abbia piu` valore la vita di nessuno. per molti di noi questo e` un momento come il secondo. e questo, vivere oggi in italia. e questa erosione di speranza, di coraggio e di slancio creativo a ridurre in cenere i nostri giorni. e forse a ridurre anche la crescita del pil. con il tono appassionato di un`orazione civile, roberta de monticelli mette a fuoco con esattezza il cuore della tragedia che stiamo vivendo, e mostra come dal buon uso della nostra indignazione possa risultare una rifondazione, un progetto per una nuova civilta`.

la condanna tutta umana al lavoro inizia per vitaliano trevisan a quindici anni, quando una sera a cena chiede al padre una bicicletta nuova, da maschio, perche` girare con quella della sorella maggiore significa essere preso in giro dai compagni. per tutta risposta, il padre lo porta nell`officina di un amico che stampa lamiere per abbeveratoi da uccelli: "cosi capisci da dove viene", gli dice, alludendo al denaro. inizia per l`autore una "carriera" che e` un succedersi di false partenze: dal manovale al costruttore di barche a vela, dal cameriere al geometra, dal disoccupato al gelataio in germania, dal magazziniere al portiere di notte, fino allo spaccio di droga e al furto, "un commercio che obbedisce alle stesse fottute regole di mercato". trevisan racconta gli anni settanta schiacciati tra politica ed eroina, cui sembra essere sopravvissuto quasi per caso, la storia di un matrimonio e della sua fine, le contraddizioni del mondo della cultura - dove per ironia della sorte la frase piu ripetuta e` "non ci sono soldi", la stessa che gli propinava il padre - e la sofferenza psichica, il percorso pieno di deragliamenti di un ragazzo destinato a fare lo scrittore.

era uomo fuori dall`ordinario, giuseppe garibaldi: capo carismatico, rivoluzionario entusiasta, idealista che non si lascio` corrompere dal successo e dalla fama. da morto, il potere lo trasformo` in un mito, un `santo laico` da manipolare per suscitare il consenso e l`entusiasmo delle masse popolari. con ogni mezzo. in che modo garibaldi divenne `garibaldi`? quando? e, soprattutto, perche`? lucy riall racconta il primo emblematico caso di creazione pubblica di un eroe, concepito, costruito e promosso per divenire un simbolo.

. l`incipit di questo libro ha la cadenza perentoria del dato acquisito, eppure registra un paradosso: marx non possedeva ne` (come herzen), ne` la di bakunin, ne` un qualsivoglia tratto che suscitasse l` (come kossuth o mazzini). muovendo da questo enigma, berlin ripercorre magistralmente gli eventi "esterni" della biografia di marx e gli aspetti salienti della sua formazione intellettuale (la mediazione tra l`empirismo scientifico dei francesi e lo storicismo metafisico dei tedeschi; il peso decisivo della ; la passione divorante per la letteratura). e ci fa via via scoprire come marx, , interessato piu` alle teorie che agli uomini, sia tuttavia riuscito a cogliere lucidamente gli effetti dell`economia e dell`ideologia sulla societa`, inquadrandoli in una serie di prognosi di impressionante esattezza, a partire da quella sull`influenza decisiva dei mutamenti tecnologici e del capitale finanziario. quello di berlin e` dunque un marx opportunamente depurato da ogni presunta ortodossia - aderente al suo celebre autoritratto: .

pochi filosofi o storici della cultura novecenteschi hanno saputo restituire la quintessenza del romanticismo come isaiah berlin; e nessuno scritto piu` di queste memorabili mellon lectures puo` rappresentare, di quell`accurato lavoro di filologia dello spirito, la sintesi definitiva. in sei sequenze di luminosita` tagliente, berlin spazza via con gesto deciso e perentorio i luoghi comuni che ancora gravavano su quella che egli considera la piu` grande rivoluzione cognitiva dell`occidente moderno. berlin ci rivela ad esempio che l`attacco ai lumi e` gia` implicito negli stessi lumi, grazie a figure come vauvenargues (col suo pessimismo nichilista), montesquieu (col suo esasperato relativismo antropologico) o hume (col tarlo scettico che rode dall`interno il grande edificio empirista). non solo: oltre a gettar luce su figure misconosciute eppure decisive come hamann - il cui vitalismo mistico sfocia nell`idea che dio non sia ne` un geometra ne` un matematico ma un poeta -, berlin delinea il romanticismo di kant, schiller e fichte, contrapponendolo a quello di schelling, della lucinde di schlegel, delle poesie di tieck e dei racconti di hoffmann. e, per finire, addita le ramificazioni del romanticismo nel nostro secolo, da quelle aberranti (sfociate nel fascismo) a quelle piu` autentiche (prodromi di un compiuto liberalismo).

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