

"`l`italia del novecento` e` la descrizione dell`italia e degli italiani attraverso lo sguardo delle istituzioni e dei partiti, quello dei fotografi professionisti o delle agenzie e quello stesso degli italiani che si sono autorappresentati attraverso la fotografia di famiglia. dall`incrocio di questi sguardi emerge una storia italiana in cui la complementarita` tra locale, regionale e nazionale rappresenta la soluzione adottata, autonomamente dal basso, per sopperire alle carenze dell`"artificialismo" statuale; queste identita` locali sono infatti sopravvissute con spontanea vitalita`, non ponendosi in alternativa alo stato unitario ma semmai sottolineando i limiti nella capacita` di attivare un efficace processo di integrazione." (g. de luna)


l`egitto, con il sostegno della comunita` internazionale, ha intrapreso negli ultimi anni un piano di riforma volto a sanare i disequilibri macroeconomici che affliggono il paese e che sembrano essere le radici profonde del malessere sociale. sta dunque approntando un nuovo quadro legislativo in materia fiscale e commerciale che offre una serie di incentivi e agevolazioni tali da indurre maggiore fiducia nell`imprenditore straniero. si tratta di una sfida importante per il paese, che per la sua posizione geografica e strategica, tra mediterraneo e mondo arabo, potrebbe assurgere ad un ruolo chiave anche dal punto di vista economico.



i venticinque saggi delineano la storia economica del ruolo delle banche in italia. la prima parte studia il primato mondiale della finanza italiana del medioevo e dell`eta` moderna e si chiude con la descrizione della formazione delle reti di credito e della "rivoluzione finanziaria" ed economica dell`italia negli anni precedenti e subito successivi all`unita`. nella seconda parte viene individuato l`apporto della finanza internazionale all`avvio del sistema bancario unitario e sono descritti il rapporto tra banche e industrializzazione in eta` giolittiana e la raccolta del risparmio da parte del settore pubblico. la terza parte studia gli anni di espansione, crisi e innovazione istituzionale degli anni contemporanei tra i due conflitti mondiali. l`ultima parte si apre con la situazione del dopoguerra, segnala l`emergere di mediobanca, l`azione della banca d`italia e la graduale apertura al mercato internazionale, fino a descrivere gli assetti bancari dell`ultimo decennio.

la musica del secolo scorso, con tutte le rivoluzioni stilistiche, estetiche, tecnologiche ed economiche che ha conosciuto, richiedeva un approccio immediato e affidato alle nuove discipline. non a caso il primo volume dell`enciclopedia della musica sembra partire dalla fine, poiche` il suo primo volume e` dedicato al novecento.

come gia` il terzo volume ("musica e culture"), il quinto volume dell`enciclopeia della musica di interroga su cosa significhi per la musica essere un linguaggio universale. i saggi cercano una risposta affrontando le grandi culture musicali del mondo secondo alcuni temi fondamentali: il rapporto scrittura/oralita`, le voci e gli strumenti, i modi di pensare autoctoni sulla musica, i rapporti tra musica e societa`, la dimensione estetica, il problema dell`identita` nelle musiche tradizionali...

percorrendo un viaggio immaginario attraverso la citta` greca e le sue parti (mura, santuari, teatri, agora`, necropoli), questo atlante offre un campionario per immagini della cultura greca antica: la vita politica e religiosa, le attivita` ludiche ed economiche, l`arte. i due volumi, contenuti in un cofanetto, sono arricchiti dagli alberi genealogici delle divinita`, degli eroi e delle dinastie; da una cronologia a tre colonne (date, avvenimenti, fonti); e dagli indici dei nomi, dei luoghi e delle cose notevoli.

questo dizionario nasce dal desiderio di colmare una lacuna. esistono gia` altri dizionari che riuniscono le piu` recenti acquisizioni della ricerca sul medioevo, ma un libro del genere mancava. sessantatre autori hanno scritto piu` di ottanta voci, da aldila` a violenza, passando per amore cortese, cattedrale, cavalleria, immagini, impero, islam, predicazione, ragione, re, simbolo, sogni, stato, terra, per ricostruire l`occidente medievale e suggerire possibili percorsi di lettura. in questo volume, il primo, sono proposte le voci da aldila` (a cura di jacques le goff) a lavoro (dello stesso le goff).

"`l`italia del novecento` e` la descrizione dell`italia e degli italiani attraverso lo sguardo delle istituzioni e dei partiti, quello dei fotografi professionisti o delle agenzie e quello stesso degli italiani che si sono autorappresentati attraverso la fotografia di famiglia. dall`incrocio di questi sguardi emerge una storia italiana in cui la complementarita` tra locale, regionale e nazionale rappresenta la soluzione adottata, autonomamente dal basso, per sopperire alle carenze dell`"artificialismo" statuale; queste identita` locali sono infatti sopravvissute con spontanea vitalita`, non ponendosi in alternativa alo stato unitario ma semmai sottolineando i limiti nella capacita` di attivare un efficace processo di integrazione." (g. de luna)

in questo secondo volume confluiscono le rappresentazioni dei punti di contatto tra sfera pubblica e sfera privata, quelli in cui il cittadino esce dagli spazi domestici e incontra lo stato come soldato, scolaro, lavoratore-produttore, nello svolgimento delle sue attivita` di lavoro o di svago. qui lo sguardo e` "ad altezza d`uomo": nel corso del novecento numerosi fotografi professionisti hanno concentrato la loro attenzione sugli italiani e suoi loro luoghi di vita ricavandone immagini ricche di significati. professionisti grandi e piccoli hanno saputo osservare una societa` in cambiamento anche quando il loro scopo era realizzare un servizio sulla cronaca.

al centro di questo terzo volume c`e` la sfera privata, in cui la famiglia risalta come protagonista assoluta del novecento italiano; una famiglia inseguita sia nella sua domesticita` piu` riposta e interna, sia nella sua proiezione esterna. e accanto alla famiglia, i gruppi delle piccole comunita`, raffigurati nelle immagini raccolte negli archivi locali, opere di fotografi che spesso si sono fatti storici inconsapevoli del loro territorio.

dopo l`esplorazione della nascita, nel rinascimento, del teatro moderno e della sua crescita nei secoli dello sviluppo della borghesia europea la "storia del teatro moderno e contemporaneo" ci guida in questo terzo volume attraverso l`esplosione delle forme teatrali realizzatasi nel secolo appena concluso.

il volume conclude la "storia del teatro moderno e contemporaneo" diretta da roberto alonge e guido davico bonino e raccoglie circa milleduecento trame dei testi fondamentali della tradizione teatrale dal cinquecento ai giorni nostri. di ognuna di queste opere, oltre a fornire le date di composizione e di prima rappresentazione, si racconta sinteticamente la trama atto per atto. l`opera, cui hanno atteso una quindicina di collaboratori, specialisti delle piu` disparate lingue e letterature teatrali, e` consultabile a vari livelli: per autore, periodi storici, letterature nazionali, generi teatrali.

a guidare la costruzione dell`opera e` stata l`idea di approfondire le relazioni del caso lombardo con il contesto nazionale e con quello europeo. questa linea interpretativa emerge in particolar modo nei saggi storico-economici e in quelli dedicati alle modalita` di insediamento. la regione lombardia viene individuata come crocevia di un flusso di esperienze e comunicazioni culturali e politiche che si irradiano dall`italia verso il mondo al di la` delle alpi. infine si sottolineano i problemi e le sfide aperte nello scenario attuale, molto distante da quello che ha contraddistinto per oltre un secolo la storia di questa importante regione italiana.

il volume e` articolato in tre parti. nella prima "gli altri e i greci", si illustrano i rapporti che le principali culture del mondo antico ebbero con la grecia, interrogandosi su come gli "altri" hanno visto i greci, su cio` che della loro cultura e` stato accolto e su cio` che e` stato ignorato. "continuita` e riusi" esplora gli ambiti culturali che hanno contribuito alla trasmissione del sapere greco. con la terza parte, "riappropriazioni, riattualizzazioni", si giunge fino all`eta` moderna. si cerca di comprendere i processi che hanno portato la civilta` greca ad assumere un ruolo chiave nell`educazione e nel sistema di valori della cultura occidentale.

il primo di due volumi che ricostruiscono la storia degli ebrei nella penisola italiana dal medioevo fino ai giorni nostri: gli insediamenti, l`identita`, la cultura, le attivita` economiche, i rapporti con la chiesa, la vita nei ghetti.








che cosa e` la grafica? chi sono i designer? come funziona la loro logica creativa? quale uso fanno delle tecniche e dei materiali? un maestro del design italiano ha scritto il piu` divertente manuale per comprenderne i principi, le leggi e le possibili realizzazioni. bruno munari (milano, 1907-1998), pittore, designer e sperimentazione di nuove forme d`arte, ha segnato una svolta fondamentale nella storia del design in italia e nel mondo.

negli ultimi anni l`interesse verso il fenomeno delle crisi d`impresa si e` acuito a seguito della crescente frequenza di casi di insolvenza e di indebolimento della capacita` di sopravvivenza di numerose imprese. questo contributo affronta il tema delle crisi cercando di fornire un modello concettuale utile alla comprensione, alla diagnosi ed alla prognosi delle situazioni di crisi aziendali, qualificate come situazioni di squilibrio della formula strategica. un secondo obiettivo dello studio e` proporre un inquadramento delle principali tecniche di previsione delle insolvenze e delle crisi aziendali, al fine di metterne in luce potenzialita` e limiti applicativi. un ulteriore scopo del lavoro e` quello di prendere in rassegna le procedure giuridiche di risanamento attualmente rese disponibili dall`impianto normativo italiano. il lavoro si chiude con una rassegna di esperienze e di casi d`imprese sottoposte a procedure concorsuali. il testo si rivolge a studenti iscritti a corsi di laurea o di specializzazione di materie economiche e manageriali, a consulenti e professionisti chiamati a fronteggiare situazioni di crisi ed avviare procedure di risanamento, oltre che a imprenditori e manager direttamente o indirettamente coinvolti in situazioni di crisi.

La gelosia tra fratelli offre un valido aiuto per capire la gelosia del primogenito, ma anche quella del piccolo verso il grande e in generale le dinamiche tra i fratelli. Si trovano riflessioni, esperienze, idee e suggerimenti che si possono utilizzare per affrontare la gelosia in modo positivo e per sostenere ciascun figlio nel modo più appropriato. Sarà essenziale la sensibilità dei genitori per calibrare i tempi, i modi, le parole, i comportamenti più adatti. Sarà bene farsi guidare da lui a rispettare la propria individualità. Stargli accanto senza deriderlo, senza compiangerlo, senza anticiparlo. Con grande rispetto e fiducia nelle proprie capacità.

un`infanzia vissuta sotto la stella dell`assenza e dell`estraneita`. parigi, ottobre 1942. durante l`occupazione un uomo e una donna si incontrano. lui e` un ebreo di origini toscane, lei e` una fiamminga arrivata a parigi inseguendo l`impossibile sogno di diventare ballerina. i due si sposano e hanno due figli, uno e` patrick modiano. per vent`anni vivono in un appartamento al numero 15 di quai de conti, ma quelle che conducono sono vite parallele che a volte si intrecciano per brevi istanti ma che non si incontrano mai del tutto. un`indifferenza tenacemente perseguita, segnata, per il piccolo patrick, da affidamenti a persone di fiducia (che un bel giorno vengono arrestate dalla polizia) o reclusioni in collegi spartani e inospitali (dove si viene sistemati come "nel deposito bagagli di una stazione dimenticata"). a essere narrato in queste pagine e` un universo di volti, a tratti solo un nome o un soprannome, che modiano cerca di far riemergere dalla profondita` della memoria per ricostruire una personale carta d`identita`, o meglio per tracciare un impossibile e indefinito pedigree (lasciando pero` la sensazione che quella raccontata non sia mai la sua vita). una narrazione colma di nostalgia e mistero, un affascinante ritratto di una parigi-mito, un racconto generoso e impietoso di uomini ed esistenze reali o forse soltanto possibili.

sono tre le donne che camminano lungo le strade di questo libro. e camminando cercano una direzione: dietro le spalle tutte le sicurezze di un`esistenza stabilita dagli altri, davanti agli occhi le infinite possibilita` di chi ancora non ha scelto. confuse nei desideri e veementi nel desiderare, incerte nel definirsi, non ci dicono di se` nemmeno il nome. la prima arriva da lione; approda a parigi senza motivo ne` scopo, quasi per caso, alla ricerca del grande amore. quel che l`aspetta e` un mistero piu` grande di lei. la seconda a parigi non ci arrivera` mai. ha sedici anni e "la bellezza del diavolo"; non desidera che partire, ma in valigia porta una pistola. la terza ha lasciato a londra tutto quel che aveva, tranne la chiave in prestito di un piccolo atelier di vaugirard, dove l`angoscia che ha dentro trovera` uno sbocco e una ragione. tre voci piane e intense a raccontare la solitudine e il silenzio, la paura, la violenza, l`abbandono. a ricordare quell`attimo preciso della giovinezza in cui la vita per la prima volta s`inceppa.







l`ultimo tomo del secondo volume vede il passaggio dalla grecia delle poleis all`impero universale di alessandro magno, ai regni ellenistici dei diadochi, al dominio di roma: la perdita dell`indipendenza e` bilanciata dalla supremazia della cultura greca, che conquista il nuovo ordine mondiale imposto dai romani. i 48 saggi, integrati dal ricco apparato iconografico, sviluppano inoltre molti altri temi di grande interesse storico e culturale: dall`"uomo divino" all`ambizione di conoscere e controllare il futuro; dai commentari che riscrivono le enciclopedie del passato agli oratori itineranti che influenzano l`opinione pubblica.


i mobili per l`infanzia conoscono in italia alla fine dell`ottocento un rapido successo. prima con l`importazione dei mobili in faggio curvato della ditta thonet, poi con la produzione di molte piccole industrie italiane, l`arredo per bambini interessa ditte specializzate per l`arredamento privato e pubblico, designer, artisti, ed e` oggetto delle mode e degli stili della produzione maggiore. ricchissimo di illustrazioni, questo libro e` il frutto di una ricerca originale di grande interesse su un tema finora mai affrontato e su una documentazione reperibile solo in archivi o in collezioni private.




nel 1946 furono molti i cronisti che accorsero in germania per raccontare quel che restava del reich finalmente sconfitto, ma dal coro di voci si distinse quella di uno scrittore svedese di ventitre` anni, intellettuale anarchico e narratore dotato di una sensibilita` fuori dal comune, inviato dall`expressen per realizzare una serie di reportage poi raccolti in un libro che e` considerato ancora oggi una lezione di giornalismo letterario. mentre le testate di tutto il mondo offrono il ritratto preconfezionato di un paese distrutto, che paga a caro prezzo gli orrori che ha seminato e dal quale si esige un`abiura convinta, dagerman, libero da ogni pregiudizio ideologico e rifiutando ogni generalizzazione o astrazione dai fatti concreti e tangibili, si muove fra le macerie di amburgo, berlino, colonia, su treni stipati di senzatetto e in cantine allagate dove ora vivono masse di affamati e disperati, cercando di capire nel profondo la sofferenza dei vinti. ne emerge un quadro molto piu` complesso di quello che e` comodo figurarsi. mentre ci si accanisce a cercare nostalgici nazisti, dagerman si chiede come puo` un padre che vede morire il figlio di stenti dichiarare che ora sta meglio di prima; mentre le potenze occupanti pensano a punire e ad allestire processi, dagerman descrive la di una denazificazione di facciata e la morte spirituale di un paese che e` troppo impegnato a lottare ogni giorno con la morte per riflettere sui propri errori, perche` per educare i colpevoli. con il suo acume analitico e la sua empatia capillare, dagerman scava nelle contraddizioni della germania postbellica offrendoci un manifesto di accusa contro tutte le guerre, e una riflessione amaramente attuale sul potere, la giustizia e lo stato. con un contributo di giorgio fontana.

documento di una cultura remota e affascinante, narra l`avvincente storia di uno dei piu` celebri e popolari eroi della letteratura islandese in un ambientazione dai toni magici e leggendari.

l`arte astratta affonda le sue radici nell`esperienza del mondo reale: questo l`assunto dello storico dell`arte pepe karmel in questa innovativa ricostruzione delle origini e dell`intera evoluzione dell`arte astratta. gli studi tradizionali si sono sempre concentrati sulle mutazioni formali, dove l`astrazione e` processo estremo dei vari , si sono interessati pochissimo delle molteplici connessioni di quest`arte con la realta`, e hanno infine dato rilievo solo all`opera di artisti maschi bianchi, europei o statunitensi. karmel evita di concentrarsi in modo esclusivo sulle personalita` e i movimenti abitualmente associati con l`astrattismo, e dimostra come anche le donne e gli artisti di colore, di ogni parte del mondo, abbiano fatto ricorso a immagini astratte per esprimere le proprie esperienze personali e trovare risposte ai mutamenti sociali, politici e culturali. pur partendo dal lavoro dei pionieri dell`astrattismo, il libro rinuncia a una convenzionale struttura cronologica, e individua piuttosto cinque categorie tematiche: corpi, paesaggi, cosmologie, architetture, segni e motivi, suddivise a loro volta in sezioni: macchine, fluidi, onde, orbite, decorazioni, finestre, calligrafie. ogni sezione e` composta da un`ampia introduzione che ripercorre la transizione del tema dalla figurazione all`astrazione precisandone il contesto storico, seguita da letture ravvicinate di singole opere, messe a confronto per svelare sorprendenti affinita` o significative differenze. un libro che propone nuovi modi di guardare all`arte astratta, dando forma a un universo piu` ampio e meno convenzionale di artisti: da vasilij kandinskij e piet mondrian a ibrahim el-salahi, da francis picabia e paul klee a norman lewis, da carlos cruz-diez a bridget riley, da anni albers a sean scully, da julie mehretu a wu guanzhong.

tra la fine del xiv e la meta` del xvi secolo, i paesi bassi si affermarono come uno dei maggiori centri artistici del mondo occidentale. in questo libro, jan blanc ricostruisce brillantemente le condizioni e le ragioni in virtu` delle quali l`arte degli antichi paesi bassi si impose progressivamente sulla scena internazionale, inventando nuove maniere, profondamente moderne, di pensare l`arte e il suo rapporto con il mondo, senza per questo rinunciare agli stretti legami con le forme concepite alla fine del medioevo. dall`avvento di filippo ii di borgogna detto l`ardito (1384) alla scissione dei paesi bassi del 1581, questo vasto percorso tocca tutti i grandi maestri della pittura (jan van eyck, petrus christus, rogier van der weyden, hans memling, jan gossaert, joachim patinir, jan van scorel, pieter bruegel il vecchio), ma anche la miniatura, il disegno, l`incisione, l`architettura, la scultura, gli arazzi e l`arte orafa - altrettante aree di eccellenza del periodo. uno studio storico-artistico che offre un nuovo sguardo sui fiamminghi. una ricca analisi cronologica e tematica, supportata da 600 illustrazioni di grande qualita` e da numerosi dettagli.
testo integrale, traduzione cei 2008.