
continua la pubblicazione dei singoli libri della bibbia, accompagnati dall`introduzione di un protagonista della letteratura (ma non solo). in questo caso, steven rose, docente di biologia presso la open university di londra. cosi` la bibbia si offre come opera letteraria di immenso valore culturale e non solo teologico: l`interpretazione degli autori di oggi prescinde da qualsiasi lettura confessionale. ne e` un esempio il prologo che rose ha scritto per il primo libro della bibbia: la sua difficile identita` (ebreo, ateo, biologo) ci permette infatti di leggere la "genesi" in chiave moderna, legandola a problemi scientifici ed etici sempre attuali.

presente da quasi un secolo su tutti i giornali del mondo, assente da qualsiasi storia del giornalismo, del costume, della lingua, il cruciverba e` l`inavvertito elefante che siede nel salotto della comunicazione del novecento. molti lo ritengono piu` antico di quello che e`: eppure non poteva che nascere nella new york degli anni dieci, contemporaneamente a tutto cio` che ha costituito l`orizzonte del moderno, dalla catena di montaggio al cubismo, dal giornalismo dei reportage alla musica jazz. vuoto, il cruciverba e` una griglia ortogonale di caselle; pieno, e` un caleidoscopio alfabetico in cui si frammentano e si ricompongono le parole della lingua e i nomi del mondo, dando la possibilita` ai lettori di verificare le proprie conoscenze in una sfida con se stessi, circoscritta a una percorrenza in metropolitana o a una sosta in poltrona durante il weekend. la storia del cruciverba e` un romanzo. i suoi personaggi sono tutti straordinariamente eccentrici (e apparentemente tutti "normali"), i suoi dialoghi collegano definizioni indiziarie e soluzioni congetturali, la sua ambientazione e` la metropoli, con i suoi giornali, i suoi grattacieli, i suoi mezzi di trasporto.
