
vuole tornare a parigi, dove da molti anni ormai vive, l`iraniana protagonista di questo romanzo. ma deve rinnovare il passaporto, operazione per quale, anche in iran, come in ogni paese del mondo, sono necessarie delle fotografie. e proprio nell`atelier ecbatana ha inizio l`epopea di nahal, costretta dapprima a sottostare alle severe norme islamiche in fatto di ritratti e poi, assistita da un medico legale che baratta organi e che afferma di avere gli agganci giusti, affrontare la folle macchina burocratica dell`ufficio centrale dei passaporti di teheran. nella sua avventura non sara` pero` sola, perche` con il passare dei giorni, dodici in tutto, il medico intrallazzatore sara` affiancato da un numero infinito di persone che, con motivazioni piu` o meno filantropiche, si mobilita per aiutarla. portinai, taxisti, traduttori, burattinai, dietologi, amici, tecnici televisivi, domestiche (e loro figli oppiomani), tenutarie di bordelli, parenti di primo, secondo e terzo grado, insomma mezza teheran consiglia, critica, offre te` e accetta caffe` (francese), corrompe e si fa corrompere, talvolta recita le poesie di rumi, immancabilmente intavola ta`orof, gli infiniti convenevoli che regolano i rapporti sociali fra gli iraniani.

il gioco e` questo: si chiede ad alcuni grandi scrittori del nostro tempo di scegliere un personaggio storico o mitologico o letterario o immaginario pensandoci bene. perche` deve trattarsi non di un personaggio qualsiasi, ma del loro personaggio: rovistando nel tempo lungo della storia possono trovare un amore lontano, un maestro, un doppio, un nemico: in ogni caso uno a cui hanno delle domande da fare. e anche inventarsi le risposte diventa una forma d`interrogazione o di rispecchiamento, se ci si lascia guidare da un`ossessione, da una simmetria, dall`ironia o dalla complicita`. cosi` baricco e victoria cabello scelgono rossini, camilleri venerdi` di robinson crusoe, vinicio capossela bach, carofiglio tex willer, emma dante polifemo, lucarelli edgar allan poe, odifreddi galileo galilei, scurati garibaldi, walter siti ercole, pincio kurt cobain, gianmaria testa fred buscagline. un gioco nuovo che si misura con la tradizione: erano i primi anni settanta quando la rai rivolse lo stesso singolare invito ad alcuni dei maggiori scrittori e intellettuali italiani, tra cui italo calvino, umberto eco, leonardo sciascia, giorgio manganelli, vittorio sermonti, edoardo sanguinetti.

il settantacinquesimo compleanno di joe miller e` l`occasione per una riunione famigliare al gran completo, la prima da anni. ma questa volta tutto e` diverso: tre gravidanze contemporanee - quella di brenda, moglie del primogenito daniel, costretto su una sedia a rotelle da un incidente in bicicletta; di liz, in attesa di due gemelli dal secondogenito jake, il piu` benestante, il piu` compiaciuto, il piu` fragile dei tre fratelli; e della turbolenta hilary, la "piccola" di famiglia anche a 35 anni suonati, adesso incinta di un padre ignoto - soffiano un vento di novita` sull`intera famiglia e i suoi due capostipiti, e un vento ora minaccioso ora rassicurante, che a tratti avvicina e a tratti allontana, e solleva irriverente i molti veli che avvolgono i protagonisti fino a restituirci un ritratto terso e coinvolgente delle relazioni in seno a una famiglia, coi suoi equilibri, i suoi limiti, le sue inesauribili risorse.

sedici racconti sotto forma di lettere, pubblici appelli, memoriali, orazioni funebri, trattatelli di teologia, sbobinature, dichiarazioni rese in tribunale. giulio mozzi sperimenta quasi tutte le variabili di una forma-base: il testo scritto dal personaggio con intento non narrativo (ma piuttosto argomentativo). ambiguo perche` i vari pezzi sono quasi sempre accompagnati da piccole appendici che, offrendo un tutt`altro punto di vista sui fatti, lasciano il lettore non solo incerto su che cosa sia veramente avvenuto, ma anche dubbioso sull`effettiva natura dei personaggi e sulla realta` degli eventi. truccato, infine, perche` l`istanza realistica di fondo viene alla fin fine, radicalmente smentita.

la marana, un`isola nell`oceano atlantico, e` qui che vive la protagonista del romanzo, nel clima chiuso e stagnante del pieno franchismo. e` qui che maturano le vicende esistenziali di questa ragazza, che rimane sempre senza nome, fino al distacco da una struttura familiare viscosa, in cui "i padri non contano, l`identita` e` stata sempre materna". ma sara` proprio la scoperta di essere figlia di un uomo diverso da quello che aveva sempre creduto essere suo padre a costituire l` elemento centrale del romanzo...