
Il meglio del geniale musicista. 21 classici in versione rimasterizzata, dai masters originali.

Raro album del 1982

Ristampa rimasterizzata, album del 1998.

washington dc. gli ingegneri della nsa riescono a dare un senso al messaggio delle strigi. il generale corey da` cosi` inizio a un`operazione segreta destinata a scoprire l`origine di queste misteriose creature. nel mentre, l`ombra sfugge a un attentato mortale e raggiunge nivek nel cuore della giungla amazzonica, dove li attendono inquietanti rivelazioni. una vera e propria discesa agli inferi...




perche` la filosofia, e piu` in generale l`attivita` intellettuale "ufficiale", sembra sempre meno capace di interpretare il nostro tempo? la nostra cultura e` dominata da due diversi atteggiamenti, entrambi sbagliati: da una parte, c`e` chi tende alla schematizzazione, col rischio di perdere la ricchezza del reale; dall`altro c`e` la concretezza, l`attenzione al caso singolo, alla specificita` di ogni situazione, col rischio di rinunciare a ogni possibilita` di categorizzazione ma soprattutto col rischio di mitizzare l`autenticita`. il tao e` il possibile strumento di mediazione fra questi due estremi. l`atteggiamento taoista e` infatti un atteggiamento che privilegia la passivita` e la pazienza - l`una ci evita di sovrapporre alla realta` i nostri schemi interpretativi, annullandone la ricchezza, l`altra ci evita di cadere nel mito della felicita` a buon mercato, dell`illuminazione subito, delle esperienze turistico-interiori della new age ecc. ecc.




nel 1998 giuseppe caliceti e giulio mozzi avevano raccolto in "quello che ho da dirvi" le lettere di ragazzi e ragazze italiani ai loro genitori. ora gli stessi curatori hanno costruito un secondo libro-collage raccogliendo le lettere di tanti genitori che, rivolgendosi ai figli, rivelano aspettative e speranze, motivano le ragioni dei conflitti, cercando di dire con le parole scritte - quindi meditate e lente - cio` che nelle parole parlate non si riesce a dire.

tre ragazzini - luca, voce narrante, davide e mario -, i tre moschettieri, come vengono chiamati, sono i protagonisti di quotidiane avventure: giocano a biglie, ai pirati, alla guerra con mitici sten di legno di faggio. giocano, rovistano nei solai in cerca di cimeli, ed esplorano i luoghi proibiti dei partigiani... e proprio durante una di queste esplorazioni luca scopre un cadavere: e` delmo, un uomo buono e innocente - lo scemo del villaggio, qualcuno direbbe - al quale i ragazzi, come tutti, volevano bene. quando gli indizi sembrano incolpare giona, un reduce inglese rissoso e ubriacone, mario, il piu` maturo dei tre forse perche` ha perso la mamma e ha un padre alcolizzato e violento, decide che non si puo` lasciare impunito l`assassino di delmo. bisogna vendicarlo. si fa in fretta a passare dal gioco a una terribile realta`, soprattutto se si incontrano delinquenti senza scrupoli. ma occorre molto coraggio, o incoscienza, quando la linea d`ombra che separa la giovinezza dall`eta` adulta non attraversa solo il mutare dei sentimenti e delle emozioni, ma si sporca di sangue. questo e` il messaggio chiaro che viene dalla voce addolorata e fiera dell`italina, splendida figura di vecchia che di quei ragazzi e` l`unica confidente, forse perche`, custode a sua volta di un antico lacerante segreto, e` l`unica che puo` veramente capirli.


l`idea di ekiken e` semplice: al momento della nascita, a ogni individuo, con rare eccezioni, viene concesso un corpo che e` predisposto a durare cento anni. il modo in cui ce ne prendiamo cura a livello mentale, spirituale e fisico, determina se vivremo o meno la nostra vita al massimo dei suoi limiti, godendocela dall`inizio alla fine. l`elemento chiave si trova nella moderazione, nel controllo dei nostri desideri, nell`apprezzamento delle giuste cose e nella capacita` di regolazione della forza vitale che si trova dentro di noi. con abbondanti note basate sui classici cinesi, la sua pratica medica, i numerosi viaggi e l`ambiente circostante, questo samurai dottore svela passo dopo passo la sua via per coltivare la vita, un metodo sorprendentemente intuitivo e ancora eccezionalmente valido anche ai giorni nostri, quasi trecento anni dopo la sua prima esposizione.




il primo decennio del novecento fu un periodo di straordinario fervore, in italia come nel resto d`europa: la fiducia incondizionata nel progresso e la vittoria di "luce e civilta` sull`oscurantismo", continuavano ad alimentare un ottimismo diffuso, che si basava sulla convinzione che nulla avrebbe interrotto la marcia trionfale della scienza e dell`umanita` verso luminosi destini. varese e la sua provincia furono tra i piu` concreti assertori di questa filosofia, grazie a uno sviluppo industriale impetuoso e generalizzato, ma anche grazie a cospicui investimenti verso quanto di nuovo e originale veniva manifestandosi nelle scienze, nella tecnologia, nella cultura, nell`arte, nello sport, nel turismo. basti pensare al successo dell`architettura liberty, alla creazione di una rete di grandi alberghi e di una capillare rete di tramvie e funicolari, al sostegno dato al melodramma lirico, al turismo internazionale che prediligeva i laghi e le valli. l`expo internazionale di milano del 1906 fu tra le cause scatenanti di questo fervore di iniziative.











42 escursioni di ogni difficolta`. benvenuti nella valle delle grandi foreste. porta delle dolomiti per chi arriva dalla valle dell`adige e da trento, attraversata dalle acque tumultuose dell`avisio (e da quelle del suo limpido affluente, il travignolo), la conca di fiemme stupisce con il verde dei suoi boschi di abeti che rivestono le pendici del lagorai, del latemar, delle pale di san martino e dei cornacci. strade, trincee e fortilizi della grande guerra, chiese decorate da affreschi preziosi, miniere in abbandono e malghe sfruttate da secoli testimoniano di una storia dell`uomo ricca di spunti e di suggestioni. ma la val di fiemme e` prima di tutto natura, non sempre conosciuta come merita. attraversata dagli alpinisti e dagli escursionisti frettolosi che corrono verso le dolomiti di fassa e le pale, la conca di fiemme merita di essere esplorata con calma. tra gli abeti del lagorai e di paneveggio vive una delle piu` importanti popolazioni di cervo dell`arco alpino ed e` tornato da pochi anni il lupo. in cielo volano aquile, picchi e gracchi alpini, le fioriture nelle radure sono ricchissime di sorprese.

questo volume raccoglie tre sceneggiature: accattone, mamma roma e ostia (quest`ultima realizzata a quattro mani con sergio citti, che del poeta era per i romanzi e i film, nonche` collaboratore fidato alle sceneggiature e ai dialoghi). in "accattone" (1961), che segna il suo esordio come regista, pasolini ripropone il mondo dei suoi romanzi in una struttura piu` scarna e profonda; l`odissea del diseredato accattone si dipana come in un affresco antico conferendo una dimensione sacrale a un universo che sta per scomparire. con "mamma roma" (1962), partendo da una situazione di analoga , attraverso le vicende dell`ex prostituta che vuole strappare il figlio alla strada, ci avviciniamo a un ideale piccolo-borghese. "ostia" (1970) rivisita in forma di apologo tragicomico i temi della morte, del mito, della congiunzione di sacro e profano, spogliati della loro drammaticita`, cantati con vena ingenua, nostalgica, straordinariamente arguta. il libro e` corredato da numerosi interventi scelti da pier paolo pasolini - pagine dai diari di lavorazione, appunti personali, riflessioni sull`arte cinematografica, letture private - che permettono di osservare da una prospettiva privilegiata l`officina creativa di un grande artista. prefazione di ugo casiraghi,
