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pubblicato per la prima volta nel 1852, serate d`orchestra puo` essere considerato la prova letteraria piu` complessa e ambiziosa di hector berlioz, e rappresenta un indispensabile corollario alla sua creazione musicale; forse nessun altro compositore ha infatti espresso la propria poetica con altrettanta intensita` e completezza, pur ricorrendo a una prosa che non solo esula da ogni impianto sistematico, ma trasforma spesso la riflessione in un libero proliferare di narrazioni, immagini e invenzioni poetiche. al punto che perfino l`opprimente mestiere del critico, nei suoi momenti ispirati, si trasforma in un esercizio di liberta`, in un fedele e illuminante rispecchiarsi dell`artista attraverso un differente mezzo espressivo.

un libro di denuncia sulla malasanita` da parte di chi ha svolto da medico, per venticinque anni, numerosi compiti assistenziali e di ricerca, sempre nel settore pubblico. gli episodi riportati hanno carattere esemplificativo e sono stati scelti dall`autore perche` emblematici di un sistema che da decenni conosce un progressivo degrado culturale e morale. la vittima piu` comune di questo degrado e` stato il comune senso di solidarieta` umana, civile e sociale, radice dell`etica e della deontologia medica.

in realta` las vegas non e` altro che il nostro stesso orizzonte urbano: tutto cio` che e` stato costruito nel cuore del deserto a sud del nevada, la superpotenza dell`"entertainment" come senso dell`esistenza, l`organizzazione della citta` in funzione dei negozi e dei luoghi di divertimento, l`animazione permanente che regna giorno e notte per le strade, le architetture a tema che coniugano seduzione commerciale e immaginario infantile, la dipendenza beata dei cittadini dall`oppio spettacolare e mediatico, tutto questo e` qualcosa che conosciamo gia`. offerta rituale al dio divertimento e cimitero di insegne, trasfigurazione del banale e infinita variazione sul tema, sublimazione del grottesco al di la` del bello e del brutto, sogno americano.

"multinazionali della crema snellente, magnati delle merendine e dei fiocchi di cereali, banche e istituzioni finanziarie, grandi catene della distribuzione, nani e giganti dell`auto, ambulanti e telepiazziste del manubrio che promette tartarughe al posto di panze molli..." tutti vogliono solo spingerci a comprare i loro prodotti. ci convincono (di solito in fretta) seducendoci con le parole, intrappolandoci con le emozioni, contando sulla nostra distrazione e disattenzione. questo libro insegna a scoprire tutti i trucchi che ci irretiscono la mente, ci spalancano i portafogli e ci svuotano i conti in banca. dopo averlo letto, saremo in grado di costruirci un bel paio di indistruttibili mutande di ghisa, che ci proteggeranno dai furbi dalle fregature e dalle trappole in cui cade il nostro cervello.

il volume raccoglie undici storie, vere e documentate, che tentano di dar voce al non detto e all`immaginazione. nella roma papale fra quattro e seicento, la roma della costruzione dello stato della chiesa e poi della controriforma, queste storie rappresentano il rapporto fra il potere e la repressione: censure, processi, difese e accuse, esecuzioni, pentimenti. ma sono anche spaccati della politica e della cultura del tempo: dalle scelte della compagnia di gesu`, a quelle della chiesa sui rapporti con la minoranza ebraica, riflesse nel racconto di marcello ii e alessandro farnese.

un assassino sconvolge la vita di una tranquilla citta` finlandese con una serie di inspiegabili omicidi legati dall`esile filo della sottrazione: dalle case scompare infatti sempre un oggetto appartenuto alla vittima. la morte piu` sorprendente di tutte e` pero` quella di sanna, moglie del poliziotto incaricato di seguire il caso: appena venticinquenne, e` portata via da una malattia anch`essa inspiegabile. kimmo joentaa si ritrova cosi` doppiamente coinvolto nel mistero della morte: al dolore per la perdita della giovane moglie si aggiunge il vortice degli omicidi che lo colpiscono con la forza di una rivelazione; perche` con ogni nuova vittima torna a morire anche sanna e trovare il colpevole diventa l`unico modo per non farsi travolgere dal dolore.

con maria teresa si apri` nel nord del nostro paese un`eta` dell`oro che duro` almeno un secolo e vide enormi progressi in campo economico e sociale. e grandissima e` rimasta la sua figura nella storia degli altri popoli che governo` come erede degli asburgo. franz herre, autore di biografie storiche di grande successo, delinea il complesso ritratto di una sovrana che amava definirsi la madre dei suoi sudditi ma che fu soprattutto una monarca di grande acume politico, legata ai valori della tradizione e al tempo stesso illuminata nelle riforme.

il romanzo utilizza una tecnica narrativa particolare: pagine di diario dei due protagonisti, giovanni e maria, rievocazioni, narrazione in terza persona. giovanni e maria conosciutisi a quimper, si confidano il loro passato e le loro precedenti esperienze sentimentali. si sposano e anche dopo il matrimonio continuano nelle reciproche confidenze. poi giovanni sfida a duello un francese che ha insultato l`italia, ma resta ferito. maria muore, uccisa dalla tisi.

chi desidera sapere - nel senso innanzitutto di vedere - come e` fatto il mondo, oggi e l`altro ieri, non ha che da aprire questi reportage di naipaul, che coprono quattro decenni e abbracciano quattro continenti, soffermandosi anche in luoghi-crocevia come la trinidad. empatico e spietato al tempo stesso, naipaul vede in molti degli scenari che attraversa un`irrisolta concentrazione di modernita` e decadenza, esito di una continuita` deviante tra il periodo coloniale e i governi-regimi successivi. cosi` e` in un`india disseminata di villaggi anonimi semi o sottosviluppati e di stazioni ferroviarie che la notte rende . o in un congo-zaire - quello della dittatura di mobutu, - che si riverbera, al di la` dell`oceano, in tanti frammenti dell`. o, ancora, in un`argentina velleitaria e impoverita, predata e predatoria, archetipo di tutte le dittature latino-americane che hanno imparato come parte della . l`effetto finale, anche grazie a una prosa capace di alternare lunghi indugi descrittivi e improvvise sintesi aforistiche, e` una contemporanea compressione e dilatazione del mondo.

un cadavere che scompare, poi riappare. un duplice omicidio accompagnato da una macabra messinscena. se poi una delle vittime e` un prete, il caso diventa ancora piu spinoso per vanina guarrasi. comincia tutto in una notte di neve, sull`etna. il custode di un vecchio albergo in ristrutturazione chiama la mobile di catania: nel salone c`e` una donna morta. quando pero` i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi e` piu traccia. ventiquattr`ore dopo viene ritrovato nel cimitero di santo stefano, proprio il paese dove abita la guarrasi. al suo fianco e` disteso un uomo, un sacerdote, anzi un monsignore, assai conosciuto e stimato; entrambi sono stati uccisi. intorno a loro qualcuno ha disposto fiori, lumini, addobbi. il mistero si dimostra parecchio complesso, oltre che delicato, perche` i conti, in questa storia, non vogliono mai tornare, un po` come nella vita di vanina. l`aiuto del commissario in pensione biagio patane` puo` risultare al solito determinante. quell`uomo possiede un intuito davvero speciale, ma ha il vizio di non riguardarsi. una cattiva abitudine che, alla sua eta`, rischia di essere pericolosa.

berlino, 1942. bruno ha nove anni e ha appena scoperto che dovra` trasferirsi lontano, perche` il papa` ha ricevuto una promozione. ma la nuova casa non e` proprio come se l`aspettava: e` un luogo desolato, e noioso. un`alta recinzione di filo spinato separa bruno dalle altre persone e dal suo unico amico: shmuel, un bambino come lui, ma dalla vita molto diversa. illustrazioni di oliver jeflfers. eta` di lettura: da 12 anni.

zabor non assomiglia affatto agli altri bambini della sua eta`: orfano della madre, trattato dalla nuova famiglia del padre come un ospite indesiderato, cresce solitario e malinconico nel suo villaggio alle porte del deserto, allevato dalla zia e dal nonno. girovaga per le strade durante la notte e dorme di giorno, trovando compagnia e conforto solo nei libri presi da una biblioteca polverosa: quei romanzi gli sembrano l`unica cosa importante della sua esistenza, l`unica che possa darvi un senso. e proprio grazie ai libri che zabor scopre di avere un dono straordinario: se scrive, e` capace di respingere la morte, e coloro di cui racconta nel suo quaderno guadagnano per miracolo nuovi anni di vita. quando uno dei suoi odiosi fratellastri bussa alla sua porta, zabor dovra` prendere la piu` difficile delle decisioni: il padre sta morendo e solo zabor puo` provare a rinviare la fine. ma vuole davvero salvare un uomo da cui non ha mai ricevuto amore? kamel daoud celebra la forza e l`urgenza della scrittura, facendone un atto sacro anche quando e` soltanto umano. come una nuova sherazad, zabor sfugge al vuoto salvando se stesso e gli altri attraverso il potere supremo della parola e la verita` rivoluzionaria della fantasia.

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