questo volume raccoglie oltre un centinaio di monologhi di shakespeare; si indirizza a tutti gli amanti della poesia teatrale (e della bellezza che essa, a dispetto dell`oltraggio del tempo, continua, dopo secoli, con intatta vigoria, a esprimere) ma, in particolare, a quei giovani che, nelle varie facolta` universitarie, seguono con passione gli studi teatrali e a quei loro coetanei, che, in altre scuole, si preparano ad intraprendere la carriera dell`attore. la traduzione e` quella realizzata per einaudi da cesare vico lodovici, i cui primi campioni videro la luce nel 1950.
in questo libro uno dei piu` importanti uomini di teatro italiani analizza le parole piu` interessanti per aiutarci a comprendere e ad amare "quella strana creatura chiamata teatro, che puo` apparire di una decrepita vecchiezza e subito dopo giovanissima e seducente". apre lo scrigno di un lessico singolare e spesso colorito, un patrimonio di parole che si calamitano l`un l`altra, e che meritano di essere conosciute non solo dagli addetti ai lavori. oltre alle parole del teatro, il libro e` composto da una scelta di biografie di uomini di spettacolo che hanno calcato le scene o le calcano tuttora con successo, da una sezione dedicata alle parole in scena, usate all`interno delle stesse opere, e da un pratico vocabolario teatrale da consultare.
"un paesino di campagna, tra piemonte e liguria. di li` e` partito, anni fa, il pittore orlando. tornando ai luoghi dell`infanzia egli scopre che e` in vendita la casa rosa della sua maestra e, senza sapere perche`, la compra. niente di piu` pacifico. ma poi la casa, o la maestra che vi e` morta, manda segnali, esprime una sua precisa e un po` sinistra volonta`. non rifiutando nessun mezzo... ma l`autrice non ama lo spettrale, di marca orrifica. ama l`ironia, il mistero sottilmente alluso... eppure per tutto il corso del libro siamo rimasti col fiato sospeso. e abbiamo accolto, senza quasi avvedercene, una musicale lezione che ricorda certi finali sussurrati di cechov". (italo a. chiusano)
