
dopo le storie e i personaggi legati al mondo della fabbrica antonio galdo racconta le storie di coloro che hanno rifiutato la china che conduce al consumo inconsapevole di tutto cio` che compone la nostra vita, coloro che hanno scelto di non sprecare se stessi. un agronomo ha creato una rete di "last minute market": per non sprecare cibo si raccolgono confezioni vicine alla scadenza per orfanotrofi e ospedali. due celebri cuochi predicano una cucina fatta anche di avanzi. una ragazza anoressica si fa fotografare nuda per una campagna del ministero della salute. la fondazione civicum fa le pulci a bilanci e spese delle pubbliche amministrazioni: una battaglia di civilta`. a milano una comunita` aiuta a superare la dipendenza dalla febbre degli acquisti. un monaco camaldolese misura e pesa le parole, le riduce all`essenzialita`. un esperto di clima del cnr racconta i guasti dei nostri sprechi delle risorse ambientali.










inizialmente pubblicato a puntate sul "giornalino della domenica" tra il 1907 e il 1908, il libro e` scritto in forma di diario: il diario di giannino stoppani, detto gian burrasca. questo soprannome, datogli in famiglia a causa del suo comportamento molto irrequieto, e` divenuto col tempo un nuovo modo di definire tutti i ragazzini "discoli". e giannino di guai ne combina davvero tanti: fa scappare i fidanzati delle sorelle, rompe vasi, allaga la casa, strappa l`unico dente di zio venanzio, dipinge di rosso il cane di zia bettina, tira l`allarme di un treno... alla fine i genitori decidono di mandarlo in collegio. anche qui, tuttavia, riuscira` a combinarne di tutti i colori, ottenendo anche di sostituire la solita minestra di riso con la pappa col pomodoro. eta` di lettura: da 10 anni.

enrico carella, tra le 20.40 e le 20.45 del 29 gennaio 1996, con la complicita` del cugino e dipendente massimiliano marchetti, appicca il fuoco alla fenice di venezia. carella era il titolare di una piccola ditta che aveva ottenuto il subappalto per alcuni lavori elettrici nel restauro della fenice (il capocantiere dell`azienda appaltatrice era suo padre). carella (d`ora in poi il cugino padrone, ) era in ritardo sulla consegna dei lavori: avrebbe dovuto pagare una penale che non sarebbe mai stato in grado di saldare. il cugino padrone conduceva una vita al di sopra delle sue possibilita`, una vita che coincideva con l`immagine che aveva di se stesso ma non con le finanze di cui disponeva. decide di appiccare un incendio: un incidente nel cantiere avrebbe rimandato la chiusura dei lavori. e l`innesco che provochera` la completa distruzione della fenice. . il flashover identifica il momento di transizione tra un incendio in crescita e un incendio nella sua fase matura: la temperatura e` altissima e uniforme, il fuoco ha raggiunto la totalita` delle superfici disponibili, tutto brucia all`unisono. giorgio falco ha scritto un libro che come un incendio illumina e divora il suo oggetto: ricostruzione di una storia vera e sua decostruzione; autobiografia di tutti, ritratto in maschera - e di una maschera - degli ultimi quarant`anni di storia italiana; romanzo di un`ossessione; iconotesto in cui le fotografie inchiodano le parole, in un autentico controcanto che brucia sotto traccia fino all`esplosione finale; interrogazione del denaro, del suo potere distruttivo e seduttivo; indagine sul desiderio, il desiderio di cose, di possesso, di riconoscimento, ma anche sul