nell`autunno del `41, un sommergibile tedesco salpa da saint-nazaire per una nuova missione nell`atlantico. l`equipaggio e` comandato dal vecchio, un ufficiale ombroso e magnetico. nell`attesa della battaglia, i giorni di questi uomini in guerra si caricano di una tensione contagiosa. e poi le tempeste, gli attacchi, le immersioni rapide, il rumore sordo delle bombe di profondita`.
caratteristica di questo volume e` l`arco cronologico interessato alla trattazione, anticipato rispetto alle storie canoniche del periodo: non e` il 1492 l`anno di partenza, ma l`intero corso del quattrocento, nell`ipotesi che gia` agli inizi di quel secolo si profilino nuove strategie urbane, distinte da quelle medievali. la citta` quattrocentesca risultera` assimilata quindi a un lungo rinascimento, in una stagione ricca di rinnovamenti e di sperimentazioni. analogamente, il punto di arrivo della narrazione coincide piu` o meno con la meta` del xvi secolo, poiche` quello successivo e` ormai un periodo di conferme, di sedimentazione e di abbellimento.
il processo rivoluzionario avviato in russia nel 1917 occupa uno spazio del tutto particolare all`interno degli eventi che hanno configurato la storia del ventesimo secolo. alla caduta degli zar del febbraio seguirono i primi governi provvisori che sfociarono con la presa del potere da parte dei bolscevichi nell`ottobre del 1917. la rivoluzione ebbe tra le conseguenze immediate l`uscita dalla guerra mondiale, la guerra civile interna e il terrore. dopo la grande discussione storiografica sullo stalinismo e il comunismo sovietico, dopo il crollo dell`urss e l`apertura degli archivi, marcello flores torna su questo evento-simbolo del novecento con una riflessione storico-interpretativa che intende ragionare senza paraocchi ideologici sul senso di uno spartiacque della storia contemporanea.