"la nostra scienza e` giunta alla maturita` il giorno in cui l`uomo occidentale ha cominciato a rendersi conto che non avrebbe mai capito se stesso, finche` sulla faccia della terra, una sola razza, o un solo popolo, fosse stato da lui trattato come oggetto. solo allora l`antropologia ha potuto affermarsi per quello che e`: un`impresa, che rinnova ed espia il rinascimento, per estendere l`umanesimo a guisa dell`umanita`. permetterete dunque, che le mie ultime parole siano per quei selvaggi, la cui oscura tenacia ci offre ancora modo di assegnare ai fatti umani le loro vere dimensioni: quegli indiani dei tropici, e i loro simili sparsi per il mondo, che mi hanno insegnato il loro povero sapere in cui consiste, tuttavia, l`essenziale delle conoscenze che voi mi avete incaricato di trasmettere ad altri; e verso i quali ho contratto un debito di cui non mi sentirei liberato nemmeno se, al posto in cui mi avete messo, potessi giustificare la tenerezza che mi ispirano, e la riconoscenza che ho per loro, continuando a mostrarmi quale fui fra loro, e quale, fra voi, vorrei non cessare di essere: loro allievo, e loro testimone."
detenuti politici o ladri recidivi, omosessuali o zingari: attraverso il racconto della vita e del comportamento di sei prigionieri-funzionari del lager di auschwitz, charles liblau disegna un quadro vivido e necessario per comprendere le terribili procedure che regolavano i campi di sterminio. figure sinistre e inquietanti, individui senza convinzione e di dubbia moralita`, i kapo erano scelti tra i deportati per controllare e "governare" le squadre di lavoro e la vita nelle baracche, esercitando sugli altri internati un potere assoluto e, soprattutto, collaborando con le ss nell`opera sistematica di annientare i loro stessi compagni.
"la voce nella tempesta" e` la riduzione teatrale del romanzo "cime tempestose" di emily bronte, elaborata poco dopo che il giovane fenoglio ha assistito (ad alba nel 1945 in un campo da pallone elastico utilizzato come arena estiva) alla proiezione del film di w. wyler. il romanzo e` uno dei suoi preferiti, il film non lo convince, ma lo sprona a cimentarsi in un adattamento per la scena. un altro lavoro giovanile e` "serenata a bretton oaks", un doppio dramma d`amore che tocca la giovane e attraente cathy e il giovane maestro joel, appena "venuto da lontano", e amy e joshua colburn che tanti anni prima non ebbero la forza di percorrere insieme la strada dei sentimenti. con "atto unico", "solitudine", i "prologhi", l`attenzione si sposta dal tema amoroso a quello partigiano: in questi testi piu` tardi fenoglio non mette in scena personaggi dalla grandezza titanica come johnny, ma guerrieri fragili e pensierosi che riflettono sulle proprie paure e sulla possibilita` del compromesso.
uno strano amore e` quello tra una donna di facili costumi e un ciccione impiegato in una ditta di spurgo fogne. soprattutto se si considera che le turbe di lui sono niente rispetto a quelle di lei, che da bambina ha subito la violenza del marito della sorella, un uomo che non e` scomparso dalla sua vita perche` e` tornato e la sta cercando. dramma innescato come una bomba a orologeria, conto alla rovescia il cui tempo e` scandito da uno scambio epistolare tra sorelle ora struggente, ora acido, ora affettuoso ora risentito.
negli ultimi giorni di un processo internazionale per crimini di guerra, un giovane sostituto procuratore si prepara a inchiodare il mostro, un capo di stato colpevole di genocidio. mentre raccoglie i capi d`accusa si ritrova a fare i conti con l`idea stessa di responsabilita`, e con le mille piccole, gigantesche colpe di cui e` fatta la nostra vita. tullio avoledo, friulano, vive e lavora a pordenone nell`ufficio legale di una banca. in questo libro presenta un romanzo giudiziario atipico in cui la parte processuale rimane in ombra, ma non la parte preparatoria, con la sua tensione, le minacce, la dolorosa analisi delle fosse comuni; e al tempo stesso una storia familiare tenera e crudele.
inventori improbabili, teorici di lingue universali e creatori di incaute cosmogonie vengono minuziosamente antologizzati da chambernac-queneau: la loro teoria attraversa il frenetico agitarsi della genia dei lemon (figli dunque del limo, materia biblica per eccellenza). la vicenda, che si disarticola tra parigi e alcune cittadine di villeggiatura tra la fine della prima guerra mondiale e la frenesia degli anni trenta, mette a confronto il brulicare mediocre di una societa` di bottegai, feticisti e fascistoidi, e l`umanita` precaria ma autentica dei .
le monumentali rovine scoperte per caso, alla fine dell`ottocento, fra le lande dell`anatolia, i bassorilievi scolpiti su rupi nere, le tavole istoriate di geroglifici, i grandi leoni di pietra posti a guardia di templi e fortezze provavano l`esistenza di una civita`, ma quale? questo libro racconta il caso piu` straordinario mai verificatosi nella storia dell`archeologia: risolvere un enigma senza indizi e riferimenti di sorta, senza possibilita` di confronto. e l`archeologo inglese archibald henry sayce che per primo, nel 1880, identifica gli ittiti, una grande potenza di cui fino ad allora non si ipotizzava neppure l`esistenza e che, invece, aveva cambiato il corso della storia in asia minore combattendo contro gli eserciti di ramsete ii per la conquista di babilonia.
un futuro prossimo ma non troppo, un mondo simile al nostro ma diverso dal nostro, un`unione europea che sembra il risultato finale delle peggiori ipotesi secessioniste, una societa` dominata da femmine rampanti. e questo lo scenario in cui la vita del venticinquenne mika ganz, che sbarca il lunario preconfezionando tesi di laurea, si intreccia, attraverso situazioni grottesche e paradossali, a quella di un amministratore delegato che vuole una laurea honoris causa per la sua amante, di un padre ipocondriaco, di un infelice assistente universitario, di una fidanzata forse non troppo fedele, di un insospettabile barbiere.
"il prete giusto" e` la storia di un uomo libero, don raimondo viale (1907-1984), costretto a una sfida impari e solitaria con gli eventi piu` aspri del novecento. abbandonato dalla chiesa e malato, ha affidato a nuto revelli la memoria della sua vita. sullo sfondo della campagna povera del cuneese si snodano gli anni duri dell`infanzia, della prima guerra mondiale, le prime ribellioni in seminario, l`impegno nella parrocchia di borgo san dalmazzo fino allo scontro con i fascisti, le prediche coraggiose contro la guerra, l`imbarazzo della chiesa, il confino. poi, in un crescendo, i grandi drammi collettivi: l`8 settembre, le stragi naziste e fasciste, la persecuzione degli ebrei, fino alla sospensione "a divinis".
il racconto ravvicinato dell`imponente rivolta avvenuta nel carcere di san vittore a ridosso del secondo dopoguerra. bevilacqua ritrae un ribelle, ezio barbieri, costretto da sempre a recitare se stesso, alla ricerca dell`impossibile rivalsa contro un destino fallimentare, sullo sfondo di un carcere che ribolle di piccoli e grandi delinquenti. un possibile punto di svolta, un momento cruciale per il futuro dell`italia osservato dall`alto delle celle degli sconfitti, attraverso il risentimento di un uomo solo, accerchiato dall`esercito e dal suo passato.
primo dei tre volumi della cantata dei giorni, contiene alcune fra le commedie piu` celebri: napoli milionaria. questi fantasmi! occhiali neri. filomena marturano. le bugie con le gambe lunghe. la grande magia. le voci di dentro. la paura numero uno. amicizia.
gli undici racconti che compongono il volume, propongono ritratti di donne indiane emigrate in america, tutte ugualmente "in bilico" perche` vivono sulla propria pelle il conflitto fra l`antica societa` patriarcale e nuove vite dove sperimentare soddisfazioni e dolori inediti. molte di loro sceglieranno di deludere le aspettative tradizionali, di andare a convivere, di liberarsi di un marito crudele o piu` semplicemente di indossare abiti occidentali. ricomporre le loro esistenze secondo nuovi schemi non sara` ne` facile, ne` indolore.
in questo romanzo l`autrice prosegue le avventure del capitano di polizia florindo flores, ormai felicemente in pensione. ma il suo riposo dura poco, perche` viene subito richiamato per collaborare alle indagini su una serie di insoluti delitti avvenuti in sardegna. cosi` il capitano, con il suo consueto spirito indagatore e metodico, e con la curiosita` che lo contraddistingue, si mettera` sulle tracce dell`assassino, penetrando a poco a poco in un caso che piu` sembra intricarsi e piu` lo appassiona e sollecita le doti della sua intelligenza deduttiva. e infatti scopre che...
mario fortunato ha raccolto in questo libro una personale antologia del secolo che sta finendo. ogni brano scelto e` preceduto e seguito dalla storia di un ragazzo, prima adolescente e poi alle soglie della maturita`, che scoprendo l`amore per i libri scopre se stesso e la vita. lungo l`arco degli anni settanta e dei primi ottanta, seguiamo cosi` un`educazione sentimentale che fa i conti con l`italia del tempo, con i primi turbamenti sessuali, gli amori, la politica. dalla cronaca della rivelazione che la lettura della "recherche" produce nel narratore al ricordo della breve, intensa amicizia con tondelli, mario fortunato ci consegna in queste pagine una sorte di ideale autobiografia del lettore da giovane.
a questo romanzo (pensato e scritto in tre anni, dal 1971 al 1974) elsa morante consegna la massima esperienza della sua vita "dentro la storia" quasi a spiegamento totale di tutte le sue precedenti esperienze narrative: da "l`isola di arturo" a "menzogna e sortilegio". la storia, che si svolge a roma durante e dopo la seconda guerra mondiale, vorrebbe parlare in un linguaggio comune e accessibile a tutti.
Un saggio imprescindibile per capire il Novecento e ricostruire un'antropologia dell'uomo contemporaneo.
alla caduta del muro di berlino theo wuttke, meglio conosciuto come fonty per la sua ammirazione per lo scrittore ottocentesco theodor fontane, e` tra coloro che osserva scettico il susseguirsi degli eventi. grazie all`identificazione con il suo autore preferito, theo diviene un testimone informatissimo della storia tedesca, da federico il grande a helmut kohl. dall`accostamento di insoliti percorsi personali risulta un panorama di duecento anni di storia tedesca, con cui grass guida il lettore verso l`essenza stessa della germania.
pubblicato nell`aprile del 1950 e considerato il libro piu` bello di pavese, "la luna e i falo`" e` il suo ultimo romanzo. il protagonista, anguilla, all`indomani della liberazione, torna al suo paese delle langhe dopo molti anni trascorsi in america e, in compagnia dell`amico nuto, ripercorre i luoghi dell`infanzia e dell`adolescenza in un viaggio nel tempo, alla ricerca di antiche e sofferte radici. storia semplice e lirica insieme, costruita come un continuo viavai tra il piano del passato e quello del presente, la luna e i falo` recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di liberazione, e li lega a problematiche private - l`amicizia, la sensualita`, la morte -, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell`individuo rispetto al mondo e il suo triste destino di solitudine.
