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tre uomini (il vecchio zio ather, il giovane sylder che contrabbanda liquori e il ragazzino john), sono i protagonisti di una vicenda che ruota attorno a un cadavere, quello del padre di john, ucciso da sylder e vegliato da ather in un orto fra le montagne del tennessee. ma in un`agghiacciante commedia degli errori nessuno dei tre ha davvero compreso l`identita` dell`altro. il romanzo, primo dell`autore, ricorre a una lingua volutamente arcaica.

"giovani che aspirate a essere i sacerdoti della bellezza, forse vi sara` gradito trovare in queste pagine il compendio di una lunga esperienza. amate con devozione i maestri che vi hanno preceduto. inchinatevi dinanzi a fidia e dinanzi a michelangelo. ammirate la divina serenita` dell`uno, l`angoscia violenta dell`altro. l`ammirazione e` un vino generoso per gli spiriti nobili. tuttavia guardatevi dall`imitare i vostri grandi antenati. rispettosi della tradizione, sappiate distinguere cio` che essa racchiude di eternamente fecondo: l`amore per la natura e la sincerita`. sono queste le due massime passioni dei geni. tutti loro hanno adorato la natura e mai hanno mentito. cosi` la tradizione vi offre la chiave grazie alla quale potrete sottrarvi alla routine. e la tradizione stessa che vi spinge a interrogare senza tregua la realta`, e che vi impedisce di sottomettervi ciecamente a qualsiasi maestro. che la natura sia la vostra unica dea. abbiate in essa una fede assoluta. siate certi che non e` mai brutta e limitate la vostra ambizione a restarle fedeli. per l`artista tutto e` bello, perche` in ogni essere e in ogni cosa il suo sguardo penetrante scopre il carattere, ossia la verita` interiore che traspare sotto la forma. e questa verita`, e` la bellezza stessa".

la lirica riveste un ruolo primario nella storia letteraria italiana di questo secolo. due presenze ingombranti, a cavaliere tra vecchio e nuovo aprono il novecento: pascoli e d`annunzio. contro la magniloquenza del secondo trovano voce poi i primi poeti del tutto novecenteschi, i crepuscolari. ma una tradizione novecentesca della poesia non si da`; il carattere del secolo e` anzi proprio nella compresenza di voci differenti.

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