




michael gasmair, scrivano presso le miniere di schwaz, poi segretario del capitano dell`adige, quindi al servizio del principe-vescovo di bressanone, eletto comandante dagli insorti della rivolta contadina tedesca del 1525 rimane tale fino a che, costretto a riparare in svizzera, non abbraccia la riforma di zwigli. rientrato poi nelle file rivoluzionarie, si ritirera` a padova. ma e` soprattutto l`autore dei landesordnung, gli statuti per il progetto di una repubblica di contadini e minatori da cui sarebbe bandita ogni disuguaglianza di ceto, aboliti il culto delle immagini e la messa, la giustizia esercitata da ufficiali elettivi e retribuiti dallo stato, l`eliminazione di imprenditori stranieri, il possesso statale delle ricchezze del sottosuolo.


"lo stato delle cose" e` l`ultimo capitolo della trilogia di frank bascombe, gia` protagonista di "sportswriter" e "il giorno dell`indipendenza". frank ha cinquantacinque anni, fa l`agente immobiliare e abita nell`immaginaria sea-clift, una cittadina costiera su quella lingua di terra che separa il new jersey dall`oceano atlantico. e il 2000, l`anno del millennio, l`anno delle elezioni presidenziali che videro contrapposti gore e bush e che decretarono l`inizio di uno dei periodi piu` bui della politica statunitense. anche per la vita privata di frank bascombe e` stato un anno a dir poco impegnativo: sally, la seconda e amatissima moglie, lo ha lasciato, frank ha scoperto di avere un tumore alla prostata, ha litigato duramente con il figlio paul, la figlia clarissa ha deciso di provare a essere eterosessuale e, per complicare ulteriormente le cose ann, la ex moglie, gli ha confessato di amarlo ancora e di voler tornare a vivere con lui. sono tre giorni di riflessioni sulla vita e di ricordi ma anche di grandi e piccoli eventi che costringono frank a raggiungere un livello di onesta` assoluta con se stesso, quel livello in cui un essere umano capisce che non puo` sfuggire agli eventi della propria vita, ma che li puo` solo accettare - profondamente, dolorosamente, liberatoriamente - per continuare a vivere nel pieno senso della parola.


