


gli autori mostrano come i traguardi raggiunti dalla psicoanalisi nella comprensione delle emozioni dell`inconscio e del subconscio possono portare a un nuovo modo di intendere il teatro. la tesi del libro, esposta nell`introduzione e chiarita attraverso lo studio dei drammaturghi e delle opere, e` che il teatro, in occidente, ha rappresentato le tensioni fondamentali della societa` come la crisi tra i sessi e le generazioni, attraverso la rappresentazione, sulla scena, della vita piu` intima dei personaggi. un`interessante lettura per chiunque sia interessato al teatro, semplici spettatori, attori o studenti di psicoanalisi e letteratura.

la critica piu` attenta ha visto in rebora, poeta e mistico, una "tra le personalita` piu` importanti dell`espressionismo europeo", rilevandone il "vocabolario pungente, il registro d`immagini e metafore arditissimo" (contini): tutta una novita` stilistica, i cui risultati spesso non hanno l`eguale tra i poeti del nostro secolo. ma nell`opera complessiva emerge anche quel singolare "colore umano" che ha tanto commosso i lettori piu` fraterni: rebora possiede infatti "quella particolare rozzezza e timidita` che e` propria degli spirituali; uomini dall`inconfondibile accento, dal passo impreciso che non si dimentica" (betocchi).







al termine della prima guerra punica i mercenari che hanno combattuto per amilcare barca si ribellano. e` l`inizio di una devastante guerra. in questo scenario si colloca l`impossibile storia d`amore tra salammbo`, la bellissima figlia di amilcare, e matho, il capo dei ribelli. romanzo storico, poema epico, opera gia` parnassiana. la guerra tra mercenari e cartagine, la babele dei linguaggi e delle culture, i riti sacrificali, la crocefissione degli schiavi, l`ordinaria crudelta` sono uno specchio terribile per ogni stagione della storia umana, tutte le volte che riemerge il rischio di un ritorno alla barbarie.






le provocatorie tesi di willard van orman quine sono esposte qui in modo unitario. quine analizza "da un punto di vista logico" alcuni dei problemi chiave della scienza e della filosofia. ne esce un`immagine della conoscenza inedita e sorprendente. forse "gli oggetti fisici non sono troppo diversi dagli dei di omero": funzionano da intermediari tra il mondo del pensiero e quello dell`esperienza quotidiana, portando ordine nel continuo fluire dell`esperienza.


quando la sorprendente indeterminazione della meccanica quantistica travolse il mondo ordinato della fisica newtoniana, albert einstein e erwin schrodinger erano in prima linea nella rivoluzione. entrambi pero` rimasero sempre insoddisfatti dell`interpretazione "ortodossa" della meccanica quantistica e si ribellarono a cio` che consideravano la sua caratteristica piu` irragionevole: la casualita`. einstein protesto` con una battuta che "dio non gioca a dadi con l`universo", mentre schrodinger costrui` il celebre paradosso di un gatto che era vivo e morto contemporaneamente. ma questi due giganti non si limitarono a opporsi, cercarono di formulare una teoria onnicomprensiva che rendesse nuovamente sensato l`universo. il fisico paul halpern racconta la vicenda di come einstein e schrodinger abbiano cercato di trascendere gli aspetti bizzarri dei quanti, dando ai lettori spunti originali circa la storia della fisica e raccontando l`impresa di due scienziati le cui ossessioni ne hanno guidato il progresso.

il 3 maggio 1938, nella nuova stazione ostiense, mussolini insieme a vittorio emanuele iii e al ministro degli esteri ciano attende il convoglio con il quale hitler e i suoi gerarchi scendono in italia per una visita che tocchera` roma, napoli e firenze. da poche settimane hitler ha proclamato l`anschluss dell`austria e mussolini, dopo aver deciso l`uscita dell`italia dalla societa` delle nazioni, si appresta a promulgare una legislazione razziale di inaudita durezza. eppure sono ancora molti a sperare che il delirio di potenza dei due capi di stato possa fermarsi: tra loro ranuccio bianchi bandinelli, l`archeologo incaricato di guidare il fuhrer tra le rovine della citta` eterna; renzo ravenna, decorato nella grande guerra, fascista zelante e podesta` di ferrara, che al pari di migliaia di altri ebrei italiani non si da` pace per i provvedimenti che lo pongono ai margini della vita civile; margherita sarfatti, che sino all`ultimo spera in uno spostamento degli equilibri verso l`asse anglofrancese ma deve cedere il passo alla giovane claretta petacci e fuggire; e lo stesso ciano, distratto da tresche sentimentali e politiche insensate come il piano di conquista dell`albania, che solo un anno dopo, nel maggio 1939, si trova a siglare insieme a ribbentrop il patto d`acciaio con il quale "l`italia e la germania intendono, in mezzo a un mondo inquieto e in dissoluzione, adempiere al loro compito di assicurare le basi della civilta` europea". antonio scurati ricostruisce con febbrile precisione lo spaventoso delirio di mussolini, pateticamente illuso di poter influenzare le decisioni del fu?hrer, consapevole dell`impreparazione italiana, piu` che mai solo fino alla sera del giugno 1940 in cui dal balcone di palazzo venezia proclama "l`ora delle decisioni irrevocabili". in questo nuovo pannello del suo grande progetto letterario e civile, scurati inquadra il fatale triennio 1938-40, culmine dell`autoinganno dell`italia fascista, che si piega all`infamia delle leggi razzia

inizi del 1200. nella firenze infiammata dagli scontri tra guelfi e ghibellini, la storia di farinata degli uberti, nobile ghibellino ed eroe di montaperti, personaggio storico reso celebre dai versi dell`inferno di dante. gli eventi della famosa battaglia tra siena e firenze sono il fulcro della vita intensa e drammatica di un uomo dai forti ideali, valoroso condottiero e brillante capo politico, il cui cuore e` conteso da due grandi amori: la bella e fiera senese adaleta, l`unica donna in grado di tenergli testa, e la sua firenze.