
convinto da sempre che le etichette e i generi letterari fossero sull`orlo di "una strepitosa bancarotta", julio cortazar non si limito` a scrivere racconti, romanzi ibridi e "non lineari" o libri in cui mescolava saggi, poesie, racconti, citazioni, frammenti biografici. jaime alazraki, il curatore di uno dei tre volumi dell`opera critica dell`autore argentino, ha sottolineato che, fin dagli esordi, "molto prima dei "quaderni di morelli" inclusi ne "il gioco del mondo", per cortazar raccontare e teorizzare sullo strumento espressivo costituivano il dritto e il rovescio di una stessa operazione". percio`, i "saggi" qui scelti e riuniti (che a volte non sono facilmente comprimibili nel "genere" e che abbracciano sia tematiche strettamente letterarie sia i rapporti tra letteratura, politica e storia) forniscono una chiave per accedere con maggiore cognizione di causa all`opera di cortazar e alle sue scelte politiche ed esistenziali.


inverno 1947: anais nin e` in messico e si sente invasa di gioia, in armonia con la natura e con "il ritmo dei nativi". il suo ritorno negli stati uniti costituisce un duro impatto con la realta`, realta` che, affrontata sul piano dell`arte, non costituisce un rifiuto di responsabilita`, ma un`ossigenazione psicofisica per sopravvivere. la nin si sente spezzata: arte e vita sono due momenti diversi e inconciliabili, solo la natura le da` sollievo, solo il suo essere nella natura costituisce per lei un momento di coesione e sintesi. e`un periodo di ribellione e di ripensamento per la donna e per la scrittrice. dopo quattro anni di analisi, la nin ha superato la crisi, ha debellato la nevrosi, e` libera, piena di voglia di vivere e di dedicarsi alla scrittura.



"parlare di moda vuol dire esprimersi sulle radici dell`essere sociale dell`uomo, sul gusto degli uomini nei loro tempi, vuol dire saper leggere e apprezzare attraverso l`arte figurativa e plastica, attraverso le immagini del teatro e del cinema, attraverso i costumi e le "divise", le raffinate manifestazioni della creativita` e della genialita` artistica, vuol dire saper leggere le mutazioni culturali delle generazioni e dei popoli. parlare di moda vuol dire insomma parlare dell`uomo, delle sue ricchezze e delle sue miserie, della sua grandezza e talora della sua meschinita`".


un giovane impulsivo e romantico vuole vendicarsi delle ingiustizie della societa`: e` stato condannato a cinque anni per il presunto furto di un cavallo e in prigione ha subito brutali violenze e umiliazioni. ora, che e` uscito dal carcere per un`amnistia, prepara un colpo clamoroso insieme a un famoso maestro in rapine. ma i sogni artistici di una ballerina, la forza dei sentimenti e dell`amicizia piegheranno il loro destino verso imprese piu` nobili. il tutto e` raccontato con humour e tenerezza dallo scrittore cileno, autore del "postino di neruda", che con questo romanzo ha ricevuto il premio planeta 2003.

notte, un vagone di seconda classe, linea parigi-venezia: qui beneacquista, che ha lavorato davvero come cuccettista, ambienta il suo giallo. alle 19.32 il treno chiude gli sportelli. antoine si prepara per una notte di lavoro. distribuire coperte, raccogliere passaporti, contare biglietti, intrattenere gli insonni. il cuccettista e` pagato per non dormire. a volte raccoglie una confidenza inattesa, oppure si infiamma per una bella svedese che scomparira` nelle calli veneziane. perche` sulle rotaie corre un mondo parallelo che a terra svanisce. questo quando tutto fila liscio. ma se negli anfratti di uno scompartimento si nasconde un uomo malato, le cose cambiano. e se il morbo e` una variante della peste del xx secolo, ogni fermata e` un pericolo.



nell`aprile del 2009 un uomo politico di settantadue anni, l`uomo piu` ricco del paese, nonche` presidente del consiglio in carica, si presenta in un ristorante della periferia di napoli per partecipare ai festeggiamenti dei diciotto anni di una ragazza. la notizia, corredata di foto, sara` riportata su tutti i giornali. dovrebbe essere "scandalo", e invece nessuno, o quasi, parla di vergogna. perche`? che si tratti di un sentimento in via di scomparsa? ma cos`e` esattamente la vergogna, che tipo d`affetto costituisce? perche` differisce dalla colpa e dal pudore? il libro di marco belpoliti parte da questo fatto di cronaca per poi allargarsi e diventare subito un`indagine a tutto campo sulla vergogna stessa nell`attuale societa`, segnata dalla cultura del narcisismo e dal dominio delle immagini. scritto come un racconto, questo saggio ci conduce nel carcere iracheno di abu ghraib, a tokyo, nelle camerette degli hikikomori, a citta` del capo in compagnia di j.m. coetzee, a new york con andy warhol, e nella londra multietnica di salman rushdie; ritorna a nagasaki, ritratta da un fotografo giapponese subito dopo l`esplosione atomica e visitata da gunther anders, e poi va nella las vegas del porno di david foster wallace. due scrittori attraversano le pagine con le loro riflessioni: primo levi e franz kafka.






